Kurisumasu omodetou!!!
domenica 23 dicembre 2007
Unico post
Kurisumasu omodetou!!!
venerdì 30 novembre 2007
Primi 2 mesi
Eccomi qui. Sono quasi le 11 di sera, e sto guardando la replica di ieri sera dello spettacolo di Benigni (benedetto sia RaiSat e chi lo ha inventato), stesa sul letto, e in attesa di una telefonata.
La situazione all'università sta davvero degenerando. Quasi mi dispiace il fatto che a dicembre finiscano le lezioni di Letteratura Giapponese. La ricerca di tutti i doppi sensi che la prof dice si fa sempre più minuziosa. Grazie a tutto questo, e in particolare all’analisi del Genji Monogatari (Storia di Genji), abbiamo intenzione di comporre il Rokko Monogatari, ossia la storia di Rocco Siffredi. Non potreste mai immaginare quante cose in comune hanno quei due. Non so se effettivamente la prima cosa che hanno in comune sia quella che si pensa immediatamente nello stesso momento in cui si sente parlare di Rocco (tralasciando i particolari, che potrebbero esserci i bambini su internet), quanto il fatto che entrambi erano dei grandissimi “amanti” (e qui le virgolette erano d’obbligo).
Insomma, il Genji Monogatari tratta della vita sessuale degli antichi giapponesi. Motivo per cui il Rokko Monogatari era obbligatorio stendere.
Tornando seria (anche se davvero ce ne vuole), ho notato che effettivamente questi miei primi due mesi di università sono passati come niente. E sto seriamente prendendo in considerazione il fatto che se anche i prossimi due mesi passeranno così velocemente, mi troverò a pochi giorni dagli esami senz’aver fatto un emerito cavolo. E’ giunto il momento che inizi seriamente a studiare. Ma la prospettiva non mi spaventa, né mi sconvolge e neppure mi deprime, come quando mi succedeva al liceo. Ho voglia di studiare, e soprattutto ho voglia di andare a seguire le lezioni, di qualunque lezione si tratti. Quelle di Giapponese in primis, ma anche le altre, anche perché sono interessantissime, e anche se la cosa che viene spiegata magari è “inutile” (parlando secondo l’etica liceale), è il professore stesso, quando te la spiega, a rendertela interessante, e ti appassiona, e tu ne vuoi sapere sempre di più. È questo il bello dell’università. L’approccio con le materie è completamente diverso.
Ma la vera diversità, che ho capito da poco, e mi ritengo alquanto fortunata per questo, è proprio l’ambiente che si vive alla mia università. A sentir parlare gli altri miei amici, l’università è peggio del liceo, in quanto ambiente. Nel senso che trovi una quantità immensa di ragazzi con la puzza sotto al naso, che sono lì solo grazie ad un qualche aiuto del parentado, che invece di aiutarsi tra di loro si sfidano a suon di voti agli esami. Invece, all’Orientale non è così. C’è un’atmosfera amichevole, che ti invita a stare lì anche solo a non fare niente, e che ti fa sentire bene anche se sei discriminato dalla “società”. Credo che l’Orientale sia l’università per eccellenza: aperta a tutto e a tutti nel vero senso della parola. Se di nome ti apre alle diverse culture del mondo, di fatto le accoglie e le raggruppa. Puoi davvero trovare tutti i tipi di persone, e nessuno che sia colto dai pregiudizi, anzi, l’esatto opposto. Tutti vogliono essere amici di tutti, dallo straniero al gay. Nessuno è discriminato, nessuno è giudicato, tutti sono accolti da tutti, indifferentemente. È questa per me l’università. Un ambiente aperto in tutti i sensi, e che ti invoglia ad aprirti al mondo e alle sue realtà.
Sono contenta della mia scelta. Sono davvero felicissima di essere capitata in questo ambiente e aver trovato il gruppo di colleghi con cui sto condividendo questa splendida esperienza, e non me ne pentirò mai.
lunedì 26 novembre 2007
Allegria...
Stranamente, quel film rispecchia quasi del tutto quello che ho sempre immaginato per il mio funerale: un'accozzaglia di gente intenta a strafogarsi di qualsivoglia ben di Dio, un parente/amico che parla di tutto fuorchè di me alle altre persone presenti, aggiungendoci parecchie battute di sottofondo per rallegrare l'atmosfera (manco fosse un live di Zelig) e un concerto rock durante il quale si incendiano le tende della sala per colpa del calore dei riflettori, e quindi parte il sistema antincendio e tutti a ballare a ritmo di rock sotto l'acqua. Insomma, tutto fuorchè una cosa triste e strappalacrime. In più, niente sepoltura. Cremazione e spargimento delle ceneri nei luoghi che più ho amato, e perchè no? anche odiato. Insomma, i luoghi dove la mia vita si è formata a poco a poco.
E' una cosa assurda. Tutto nei minimi particolari. Ho immaginato il mio funerale talmente tante volte in quel pericolo in cui la morte era troppo comoda in un periodo di schifo totale, che vederlo vissuto da qualcun altro, anche se per finta in un film, è quasi allucinante.
Tralasciando il lato cinematografico della faccenda, il motivo per cui voglio così il mio funerale è quasi banale, e, se vogliamo, quasi egoistico.
Tutti i funerali a cui ho partecipato sono stati tragici. E quando dico tragici è dir poco.
Premettendo che sono stata seriamente male solo al primo a cui ho partecipato (sarà che agli altri sapevo cosa aspettarmi, o semplicemente che li ho presi con più filosofia), ho notato che durante la funzione vera e propria, tutto si fà fuorché consolare chi sta male. Non ne faccio solo una questione di ipocrisia generale, ma proprio dell'atmosfera. Sembra quasi che nessuno voglia in realtà rallegrare le persone che hanno appena perso qualcuno a loro caro. Cioè, quando io ho bisogno di rallegrarmi non mi va di sentire condoglianze qui e mi spiace lì e se-hai-bisogno-ci-sono là.
E' per questo che voglio un funerale allegro. Perché voglio che nessuno debba soffrire nè della mia dipartita nè di altro, e che il mio ultimo ricordo sia allegro. Insomma, due piccioni con una fava.
L'unica cosa che mi rattrista di tutto questo, è che non potrò parteciparvi.
mercoledì 21 novembre 2007
Tempo morto
Mi viene da pensare che a quest'ora, se fossi andata all'uni, starei duellando a colpi di grammatica inglese con una troietta che crede di essere chissacchì solo perché ha un 8° grado Trinity (che tralaltro ho anche io...), e un po' mi rincresce aver abbandonato tutti i miei collegucci (Lavi per prima) alla triste sorte che ci attanaglia tutti i mercoledì: 6 ore di spacco!!!
Tutte le settimane cerchiamo il modo migliore per occupare quell'arco di tempo così infinitamente lungo (e pensare che le 3 ore di venerdì ci sembravano infinite... finchè non è iniziato il corso di inglese...): una volta infiltrandoci a Letteratura Tedesca, un'altra cazzeggiando in aula "studio" cercando di capire perché la macchinetta del caffè sia diventata improvvisamente una distributrice di zucchero (per farvi capire: selezionavi "caffè espresso dolce" e usciva solo lo zucchero... Ingegnoso...), e un'altra andando in giro tra le varie sedi dell'uni sparse per il centro storico napoletano (grazie alla quale ho ripreso tutti i giorni in cui non sono andata in palestra). Sono quasi tentata di provare una volta a tornare a casa per poi ritornare all'uni, ma considerando il tempo che ci vuole, praticamente starei a casa solo un paio d'ore e per il resto starei bloccata nel traffico cittadino (aggiungendoci una buona dose di cazzeggio post-giapponese-pre-spacco-pre-inglese).
martedì 20 novembre 2007
domenica 11 novembre 2007
Sonata Arctica
Spero solo che sul sito del fanclub italiano mettano la scaletta. Non tanto per un attacco di masochismo nei miei confronti (il che è obbligatorio) quanto per poter fare una mini compilation e far finta di essere stata lì quando la sento...
E spero che diano il meglio di loro, di modo che che chiunque sarà lì potrà dire che è stato un gran bel concerto.
venerdì 9 novembre 2007
Novembre
Rileggendo quelle poche righe che ho scritto 7 mesi fa, mi sono resa conto che, in realtà, il mese che odio di più è novembre.
Maggio è comunque messo bene. E' in un bel periodo. Giornata fresche, sole luminoso, atmosfera estiva in avvicinamento, premonizioni di giornate intere passate al mare, tra i bagni e la sabbia, poca voglia di tornare a casa anche se sono le 17...
Novembre è l'opposto.
Il giorno diventa notte troppo presto, così presto da farti perdere la voglia di fare tutto anche se sono solo le 17, e fa così tanto freddo che anche quel piccolo servizio che devi fare dall'altra parte della strada diventa un'impresa.
E' quasi inverno, ma non del tutto. Non c'è quell'aria per le strade che ti invoglia ad uscire solo per guardare nelle vetrine illuminate cosa desideri per Natale, o cosa farebbe piacere ricevere a chicchessia. E nemmeno quella dell'inverno che sta finendo, in cui si respira la primavera che sta per arrivare anche se si gira ancora con piumini e cappelli di lana.
Da questo punto di vista, poi, Napoli è una città strana... Fa' freddo, ci sono le nuvole grige che coprono il cielo, ma la neve non cade. Al massimo piove...
Sui libri di scienze ti dicono che se la temperatura esterna raggiunge gli 0°, le goccioline d'acqua che cadono, ghiacciano e diventano neve. D'inverno, la notte, qui la temperatura arriva anche al di sotto di quella temperatura (anche se il meteo solitamente dice che non si vada al di sotto dei 3-4°...), eppure la neve sembra che abbia paura di scendere. Vuole solo stare attorno al cratere del Vesuvio. Che poi dovrebbe fare molta più paura lui che le strade di Napoli... O no? Siamo sempre in una delle città più pericolose d'Italia...
E' novembre il mese che più odio. C'è un'atmosfera troppo cupa... Forse è per questo che hanno messo in questo mese la commemorazione dei morti, o come la vogliamo chiamare...
mercoledì 31 ottobre 2007
...e infine arrivò Dafne
Oggi è stato l'ennesimo delirante giorno passato all'università, e vi dirò, non mi sono mai sentita meglio in vita mia. Finalmente posso assaporare la vita universitaria in tutte le sue sfumature, dal cazzeggio a lezione, al cazzeggio post lezione.
A parte il fatto che ormai le lezioni di Giapponese sono diventate "la caccia al doppio senso", ormai tutto si fa fuorchè seguire. O per meglio dire la lezione di una prof in particolare. Diciamo che a guardarla fa tenerezza. Già non parla bene italiano, poi ci fa rivivere le esperienze della scuola elementare, quando facevamo quei giochini idioti per imparare lettere, numeri e giorni della settimana. Però, appunto per questo, le sue lezioni sono di una noia stratosferica. Ma per fortuna, i miei cari e dolci colleghi di università sanno come rendere queste lezioni tutto fuorchè noiose.
Tra una cantata in cinese della pubblicità di Very Victoria, gli pseudonimi al femminile (Dafne pe l'appunto) di uomini alti 1.80m (veramente solo uno), cadute per le scale e quant'altro, ogni giorno all'università diventa un'avventura.
sabato 27 ottobre 2007
L'Orientale: un nome, un perchè
Le giornate universitarie sono assurde: si alternano giorni in cui si accavallano corsi su corsi, e altri in cui hai un'infinità di ore di spacco tra una lezione e l'altra.
Ma la compagnia è buona, e la voglia di fare (ma soprattutto quella di cazzeggiare) non ci manca.
E' un ambiente stupendo, anche se cambia a seconda della sede in cui devo andare. Ma Palazzo Corigliano è una reggia in tutto e per tutto, e per fortuna, la sede della mia facoltà è questa, quindi la maggior parte dei corsi che devo seguire si tengono qui.
In più, ho ritrovato il mio amore perduto per il venerdì.
Da quando ero piccola non sono quasi mai andata a sucola il sabato (non bigiavo, era semplicemente chiusa la scuola), tranne che nei tre anni delle medie e l'ultimo anno di liceo, in cui il sabato, a lezione, ero tutto meno che sveglia.
Il venerdì universitario si articola in questo modo:
dalle 8 alle 9.50: Letteratura Italiana: prima ora di lezione appunti, seconda lettura della Gerusalemme Liberata, cioè si dorme;
dalle 9.50 alle 10: Show di Lotta libera per prendere i posti per la lezione di Lingua Giapponese;
dalle 10 alle 12: Lingua Giapponese con il terrore di essere presi dalla prof e interrogati;
dalle 12 alle 15: Cazzeggio (e in queste tre ore accade davvero di tutto... dall'imitazione del papa e di Mussolini dalle balconate alla trascrizione di termini assurdi in giapponese alla lettura delle carte in "aula studio");
dalle 15 alle 17: Letteratura Giapponese classica, ossia dormita colossale causata dalla monotonia della voce della prof, e l'unico modo per rimandere svegli è cercare di trovare più doppi sensi possibili nelle poesie e nelle parole della stessa prof, e, in assenza dei quali, trovare argomenti inutili per passare il tempo (ad esempio il fatto che la prof non abbia i due denti incisivi superiori).
Insomma, tutto si fa meno che studiare.
mercoledì 24 ottobre 2007
Domanda del cazzo del giorno
Perchè ha scoperto che esistono 6 modi diversi per dire "the".
lunedì 22 ottobre 2007
Munchkin, I love you!
La presa per il culo per eccellenza dei gdr da tavolo esistenti (credo che tutti voi conosciate Magic almeno epr sentito dire...)
Per farvi avere un'idea, vi dico solo che l'arma più potente è la Spada dello Sporco Bastardo, che gli Avvocati sono i mostri più potenti, ma non attaccano i Ladri per affinità professionale, e che il fine ultimo di questo gioco è barare il più possibile.
giovedì 18 ottobre 2007
Aggiornamento test del 16/04/07
1. ULTIMA SIGARETTA: mai fumato sigarette
2. ULTIMO BACIO: domenica sera
3. ULTIMO BUON PIANTO: boh? e chi se lo ricorda??
4. ULTIMO LIBRO DI BIBLIOTECA RESTITUITO: mai preso libri in biblioteca (o meglio non ancora...)
5. ULTIMO FILM VISTO: "Shark Tale"
6. ULTIMO LIBRO LETTO: "Dracula" di Bram Stocker
7. ULTIMA PAROLACCIA: Fanculo
8. ULTIMA BIRRA ALCOLICA BEVUTA: Birra e un sorso di vino
9. ULTIMO CIBO CONSUMATO: Caffellatte con i corn flakes
10. ULTIMA COTTA: quel ficone di cosplay di Sephiroth al Romics *___*
11. ULTIMA TELEFONATA: pochi minuti fa a mia madre
12. ULTIMO SQUILLO: ieri sera a Maya
13. ULTIMO MESSAGGIO: a Maya ieri pomeriggio, per avvisarla che avrei fato un po' tardi
14. ULTIMO PROGRAMMA TV GUARDATO: I Simpson in questo momento
15. ULTIMA DOCCIA FATTA: stamattina
16. ULTIME SCARPE INDOSSATE: oltre alle pantofole, le Converse All Star
17. ULTIMO CD ASCOLTATO: "Diabolos" di Gackt
18. ULTIMO ACQUISTO: McFlurry agli smarties
19. ULTIMO DOWNLOAD: l'immagine per l'avatar
20. ULTIMA SECCATURA: mio padre che non capiva che come andava pagata la rata dell'uni...
21. ULTIMA DELUSIONE: ripeto la stessa risposta dell'ultima volta: Posso fare un elenco che dura tutti i miei 19 anni
22. ULTIMA COSA SCRITTA: un promemoria
23. ULTIMO PULSANTE USATO: quello dell'accendino per accendere la candela
24. ULTIMA FANTASIA SESSUALE: e chi ne ha bisogno? XD
25. ULTIMO STRANO INCONTRO: sul treno di ritorno da Roma, la settimana scorsa... Per 2 ore non c'è stato (e ovviamente io e Aranhart ne abbiamo approfittato per pulirci le mani sulla sua giacca XD), ma per l'ultima mezz'ora ha cominciato a parlare di cose assurde e non la finiva più...
26. ULTIMO GELATO MANGIATO: un McFlurry agli smarties ieri pomeriggio
27. ULTIMA VOLTA CHE TI SEI INNAMORATA: lo sono...
28. ULTIMA VOLTA CHE SEI STATA SGRIDATA: non me lo ricordo...
29. ULTIMA SEDIA IN CUI TI SEI SEDUTA: quella della cucina per fare colazione
30. ULTIMO REGGISENO INDOSSATO: bianco panna
31. ULTIMA MAGLIETTA INDOSSATA: quella che uso come pigiama, con un'immagine di Slam Dunk
32. ULTIMA VOLTA CHE HAI BALLATO: ieri pomeriggio, mentre facevo il cambio di stagione, ascoltando musica a tutto volume
mercoledì 22 agosto 2007
Shine on me
Come avrete ben notato, sono finalmente tornata dalle vacanze, anche se non sono del tutto finite (non ho ancora finito di lavare i panni che già li devo rimettere in valigia, NdR). Mi toccano gli ultimi giorni della settimana da passare con la famiglia nella tanto sperata (e affittata) casetta al mare, con probabilità pari a meno dello 0,002% (manco fossi una particella di sodio nell'acqua Vitasnella, NdR) di vedere il mio ragazzo, il quale sta subendo la mia stessa medesima sorte, ma da un'altra parte della costiera casertana.
Che dire di questi giorni? Sono stati strani... La maggior parte delle persone con cui sono stata le avevo viste sì e no 3 volte in tutto.
Sono stati giorni di luuuuuunghe passeggiate notturne, di cantate stonate con le chitarre, di pseudo-dormite in tende rotte montate su piazzole oblique (nel senso che erano in pendenza, NdR), di scarpe rotte e camminate a piedi nudi sull'asfalto), di partite a biliardino e soldi sprecati al coso dove si cerca di catturare i peluches, di mezze rapine ai bar di sedie e tavolini (restituiti)... E di pasta scotta al sugo pronto!!! Se vedo anche solo in lontananza un barattolo da mezza porzione di sughi pronti giuro che mi taglio le vene...
A dir la verità non so se mi sono divertita o meno... A parte quando stavo sola col mio ragazzo, non mi sono sentita molto a mio agio. Certo, in alcuni momenti mi sono divertita da matti, ma in altri avrei preferito mille volte essere di nuovo a Napoli nella solita routine... Non sapevo cosa dire, cosa fare, come comportarmi... Loro erano già un gruppo consolidato da mesi di amicizia, mentre io ero l'ultima arrivata e molte delle cose di cui parlavano non riuscivo a capirle, e quasi mi vergognavo di chiedere "Potrei capire anche io perché state ridendo?", e nell'esatta altra metà delle volte mi vergognavo ad essere l'unica che non parlava, che non rideva, che non fumava, o che non beveva (o quasi). Ero intimorita, anche se questo non è propriamente il termine più adatto, ma è l'unico che riesca a dare un senso a quello che ho provato. E mi chiedevo: perché L. che sta così sul cazzo a tutti alla fine viene sempre accettata (e portata in vacanza, NdR), e tutti le devono dare ascolto, mentre io ho dovuto subire le angherie di "tutti" perché volevo risparmiare i soldi per comprarmi qualcosa, e alla fine ho rischiato anche di fare debiti per comprare il biglietto di ritorno, e passavo dalla parte del torto?
Come sempre, faccio un miliardo di sforzi per farmi accettare, ma resto sempre mezzo passo indietro rispetto agli altri...
Di una cosa sono sicura: le prossime vacanze saranno con i miei amicici. Non mi importa dove, come, né quando. So solo che voglio stare con loro.
Comet, Maela, Mire, Zio, Maya, Dego, Pas... Non immaginate minimamente quanto mi siete mancati!!!
martedì 31 luglio 2007
Pausa estiva
Buone vacanze a tutti!
domenica 8 luglio 2007
Come alimentare la mia personalità emo...
mercoledì 4 luglio 2007
A new chapter
Ho finalmente finito. La scuola ormai è un capitolo chiuso della mia vita, anche se lascia qualche spiraglio su quella che sono e su quella che sarò da adesso in poi.
E' stato meglio di qualunque aspettativa, anche se, come tutte le previsioni annunciavano già da settembre, alle domande di matematica e fisica ho letteralmente fatto scena muta. Poco male. Dovevo fare scena muta per apparare quel minimo di punteggio che mi avrebbe permesso di arrivare al tanto ambito 61/100.
Intanto, tutte le prospettive di vita si stanno aprendo davanti a me. Già mia madre mi ha detto di fare domanda per il servizio civile (anche se non ne sono ancora convintissima, NdR), poi i discorsi con i miei amici un po' più "vecchiotti" che mi aiutano con l'iscrizione all'università... Sono tutt'un fremito!!!
La previsione di un'estate passata a fare quello che voglio senza sentirmi oppressa dall'incombere della scuola e dei debiti da saldare si è finalmente avverata... LIBERTA'!!!!
Ho già inaugurato con la mia buona dose di manga, leggendomi anche gli ultimi numeri di Dragon Ball per evitare di perdere qualche punto saliente della serie TV (non si sa mai, con l'estate in corso, NdR).
Mi manca solo una bella giornata passata davanti alla play e sto a posto.
Ora voglio solo godermi questi tre mesi di pura anarchia, con chi voglio e (spero, NdR) dove voglio.
lunedì 18 giugno 2007
Tanti ricordi...
Io non ho mai goduto appieno di una vera e propria vita scolastica. Non ho mai avuto dei veri e propri amici all'interno delle classi che frequentavo, ma solo "compagni di scuola" con cui condividevo la vita di quelle quattro mura scolastiche per quelle 5 o 6 ore quotidiane, ma poi passavo il resto della giornata con altre persone, anche se magari erano della scuola stessa, ma che erano comunque di uno o anche due anni più avanti, o se erano del mio stesso anno erano di un'altra sezione.
Non so se lo facessi per snobberia o perché non ne avevo voglia, ma ripensandoci adesso quasi rimpiango non aver avuto legami più profondi con i miei compagni di classe. Non che rimpianga loro, certo, ma quelle situazioni che si vengono a creare solo quando i tuoi amici più cari sono nella tua classe, come filoni, o gruppi di studio, o cose simili. Cose che si possono fare solo con i tuoi compagni di classe.
Ripensando ai miei cinque anni di liceo, l'unica vera amicizia che ho avuto è stata con il mio attuale migliore amico e un altro paio di persone che se vedo un paio di volte all'anno è tanto (Papi/Zio e Ciokki a parte).
Nella vecchia classe, i gruppetti si erano già formati da tre anni, dato che tutti provenivano dalla stessa scuola media (alcuni addirittura dalla stessa classe), mentre in questa in cui dovrò l'esame sono entrata a far parte di un gruppo diciamo "d'elite" (11 persone in una classe.. fate un po' voi, NdR) in cui non mi ci ritrovavo per un motivo o per un altro; e in entrambe le scuole ho finito col far amicizia con persone di altre classi, addirittura a innamorarmi e fidanzarmi con una di queste, e a trovarmi inserita in un altro contesto a me quasi estraneo (la classe del mio ragazzo), in cui ho ritrovato la stessa identica situazione delle classi che ho frequentato. Non che mi sentissi esclusa o mi escludessero, questo mai, anzi, dovrei dire l'esatto opposto. Solo, che ogni volta mi sento come un'estranea. Loro hanno ben 5 anni di amicizia alle spalle, passioni e progetti in comune, serate passate a ridere e ubriacarsi, mentre io con loro condivido solo la "conoscenza" (lo metto tra virgolette perché non so in che altro modo esprimermi, NdR) di una persona, che con me condivide certe cose, mentre con loro altre. Non so se sarebbe stata la stessa cosa se per un fortuito caso mi avessero messa nella sua classe, quando ho fatto il trasferimento alla nuova scuola, ma quando ci penso, credo che molto probabilmente avrei legato molto di più con loro che con altre persone. Sono la classe che ho sempre desiderato, unita non solo dallo studio, ma anche dalle passioni, che sono le stesse che ho anche io.
So che ormai è inutile piangere sul latte versato, ma non posso fare a meno di pensarci.
mercoledì 6 giugno 2007
L'ultimo giorno di scuola
Ora non me la ricordo esattamente, ma il senso di liberazione che descriveva in quella frase è lo stesso che ho provato oggi. Una sensazione paradisiaca, come a voler dire "Andatevene tutti a fare in culo!!!!"; e in quell'atmosfera di liberazione, l'ultimo sfizio si doveva togliere: scrivere "ADDIO" a caratteri cubitali nel bagno delle ragazze con l'uniposca nero.
L'ultima tragedia, prima della tragedia finale, è andata.
Quella sensazione che si ha solo stando nel corridoio della scuola, mentre aspetti che i tuoi amici escano per salutarti, o magari sei tu che aspetti che loro escano nell'ora successiva, per poter fare per l'ultima volta insieme quei 3 piani di scale che hai tanto odiato (specialmente dopo 7 minuti di salita a pendenza 30%), parlottando di qualche brutto voto o qualche botta di culo, poi giù nella piazzetta dove passavi quei pochi minuti prima di affrontare la giornata scolastica mangiando un cornetto al cioccolato, per sfizio o perché non sei riuscito a far colazione per paura di fare tardi. L'ultima pizzetta, magari anche offerta a qualcuno, giusto per la compagnia, i progetti per l'estate, la speranza di incontrarsi nei 3 mesi che precedono il nuovo anno scolastico, con qualche commento cattivo di chi sta per affrontare l'esame di maturità (me compresa, NdR), e infine l'attesa del pullman che ti riporta a casa, con l'mp3 nelle orecchie e qualche lacrima che trattieni a stento, pensando che, in fondo, è stato un bell'anno, anche se qualche volta credevi di voler buttare tutto all'aria per qualche incomprensione o qualche brutto voto.
Ma la sensazione di libertà dura poco. Appena arrivi a casa e metti a posto i libri dallo zaino, ti rendi conto di quanto devi studiare per affrontare la prova finale, e finisci con lo sperare che arrivi il più tardi possibile perché non hai abbastanza tempo per studiare tutti i programmi di tutte le materie.
Ormai manca poco. La maturità si avvicina.
domenica 13 maggio 2007
300!!!
http://www.youtube.com/watch?v=Ub7bZKo28CA
martedì 8 maggio 2007
Il tragico mese
Guardando il lato positivo della cosa, finalmente manca un mese scarso alla fine di quell'incubo straziante chiamato scuola... Un mese e basta. Un solo mese e finalmente sarò libera... di farmi bocciare all'università XD (citando una vignetta della Smemo, NdR). Ma vogliamo mettere una bocciatura all'uni con una a scuola?
Spero solo che passi in fretta.
Conoscendomi, so già che lo stress da studio mi farà talmente rizzare i capelli in testa da diventare la persona più intrattabile del mondo (è successo per tutti gli anni dalla 1^ media... quest'anno con la maturità prevedo che sarà ancora peggio), il che mi preoccupa, dato che il mio ragazzo (e non solo lui) non conosce ancora questo lato di me e non sa ancora come "prendermi". In ogni caso, lo metterò in guardia.
venerdì 27 aprile 2007
...e finalmente...
Mi sento cambiata, mi sento diversa, mi sento rilassata, mi sento finalmente felice.
Non ricordo esattamente l'ultima volta che mi sono sentita così. Quanto tempo sarà passato? Troppo, direi. Se non riesco a ricordarmela, direi che è passato fin troppo tempo. Ma, sinceramente, non me ne frega un bel niente dell'ultima volta. Voglio pensare solo a quello che sta succedendo ora, a quello che sto vivendo ora.
lunedì 16 aprile 2007
Qualche domanda per conoscermi meglio...
2.ULTIMO BACIO: ieri
3.ULTIMO BUON PIANTO: un paio di settimane fa
4.ULTIMO LIBRO DI BIBLIOTECA RESTITUITO: mai preso libri in biblioteca
5.ULTIMO FILM VISTO: Melissa P. ... Semplicemente uno schifo!!!
6.ULTIMO LIBRO LETTO: Sei personaggi in cerca d'autore, Pirandello
7.ULTIMA PAROLACCIA: Ma che cazzo...
8.ULTIMA BIBITA ALCOLICA BEVUTA: Un semplice bicchiere di Peroni...
9.ULTIMO CIBO CONSUMATO: Un pacchetto di Pavesini.
10.ULTIMA COTTA: Non saprei... Forse 3 settimane fa, forse 2 giorni fa...
11.ULTIMA TELEFONATA: Pochi minuti fa, a mia madre
12.ULTIMO SQUILLO: Qualche oretta fa...
13.ULTIMO MESSAGGIO: ieri sera alle 23.30 al mio migliore amico
14.ULTIMO PROGRAMMA TV GUARDATO: Dragonball adesso vale??
15.ULTIMA DOCCIA FATTA: Ieri sera prima di andare a ninna
16.ULTIME SCARPE INDOSSATE: le mie solite American Eagle bianche e nere.. Ormai ci ho fatto le cozze dentro XD
17.ULTIMO CD ASCOLTATO: "Canzoni per me" di Vasco Rossi
18.ULTIMO ACQUISTO: Un caffè al bar, un portachiavi a forma di palla da biliardo num.8 e il Satyricon di Petronio
19.ULTIMO DOWNLOAD: Un'immagine di Dante di Devil May Cry
20.ULTIMA SECCATURA: A Pasqua. A mio zio dava fastidio che me ne andassi mentre mi stavo rompendo le pallottole a non fare un cavolo...
21.ULTIMA DELUSIONE: posso fare un elenco che dura tutti i miei 19 anni
22.ULTIMA COSA SCRITTA: un elenco di canzoni di cui devo scaricare il testo
23.ULTIMO PULSANTE USATO: quello dell'ascensore di casa
25.ULTIMA FANTASIA SESSUALE: Sempre la stessa: io e Sephiroth *ççççç*
26.ULTIMO STRANO INCONTRO: ieri in piazza ho ribeccato il sosia di Silente ubriacone XD
27.ULTIMO GELATO MANGIATO: a ottobre credo.. Non ricordo nemmeno quale XD
28.ULTIMA VOLTA CHE TI SEI INNAMORATA: non lo so.. potrebbe essere tanto 3 settimane fa, tanto un anno fa, tanto due giorni fa...
29.ULTIMA VOLTA CHE SEI STATA SGRIDATA: ieri sera da mio padre perchè non ci eravamo capiti sul luogo dell'appuntamento che avevamo preso XD.
30.ULTIMA SEDIA IN CUI TI SEI SEDUTA: a parte quella su cui sono seduta ora, quella del bar in piazza stamattina
31.ULTIMO REGGISENO INDOSSATO: nero ricamato
32.ULTIMA MAGLIETTA INDOSSATA: nera a strisce colorate
33.ULTIMA VOLTA CHE HAI BALLATO: stamattina in piazza, da seduta, mentre canticchiavo "Around the world" dei Daft Punk con lo Zio Gio.
giovedì 5 aprile 2007
Benvenuti nel mio mondo!!!
Ecco il mio piccolo angolino pubblico.
Essendo, per l'appunto, un angolo pubblico, non ho molta voglia di parlare di me. Dirò solo che sono una ragazza napoletana che vive alla giornata e che ho una grande passione per il Sol Levante.
Beh, non ho altro da aggiungere.
Buona permanenza!
mercoledì 4 aprile 2007
"Angel Sanctuary"
Voi che volete ripetere gli atti malvagi della sconsiderata Lilith, che fu la prima moglie di Adamo e poi la sposa del Diavolo...
Voi che volete ripetere la ribellione di Lucifero, del Mondo Celeste il più splendente...
Voi: ascoltate l'afflizione della sottospecie alata che vola alta nel cielo.
Essi sono i messaggeri del Creatore, coloro che annunciano il giorno del Giudizio Universale.
Non sono né dèi, né uomini. Il loro nome è Angeli.