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lunedì 12 agosto 2013
Cose belle, parte 2
Diciamo che non mi posso lamentare :)
(NB: gli Stratovarius li ho visti a Helsinki il 30 aprile scorso. E sì, ho pagato solo 20 euro. E sì, sono finalmente stata in Finlandia. E sì, ci voglio tornare.)
sabato 25 dicembre 2010
Natale 2010

Linus: (scrive) "Caro Babbo Natale, ecco una lista di ciò che voglio.
Lucy: "Come credi che faccia Babbo Natale a sostenere le spese di tutti quei regali? Attività promozionale! Non volio farti delle illuzioni... Oggi tutto è attività promozionale! Scommetto che se venisse fuori la verità sopriresti che è finanziato da qualche grande catena commerciale"
Con questa perla di saggezza di Lucy Van Pelt, vi auguro un buon Saturialia.
martedì 1 dicembre 2009
25/11/09: Sonata Arctica
A parte il fatto che ci sarebbe da urlare un "Alleluja" con tanto di eco, dire che è stato un delirio è dir poco.
Sì, finalmente, dopo ben 5 anni sono finalmente riuscita a vederli: i Sonata Arctica, miei compagni di sventure liceali (leggasi anche: filoni), momenti gioiosi, momenti tristi, cantate a squarciagola in macchina di Comet e film mentali sul perchè tutte le loro canzoni finiscono sempre male (spezzando una lancia in favore di "Flag in the ground", ma ho il timore che bisogni ascoltarla al contrario...).
La settimana precedente al concerto è stata un vero e proprio travaglio, in primis perchè si pensava che il concerto sarebbe saltato, visto che Tony Kakko ha avuto la brillante idea di prendersi un'infezione alle corde vocali a pochi giorni dal concerto di Milano, ma fortunatamente sono state annullate solo le date in Germania (alla faccia vostra, crucchi di merda!!!). Poi soliti problemi logistici dell'ultimo minuto, tra cui il cercare di capire perchè nel bagaglio a mano potevo portare un rasoio usa e getta e non l'eye-liner.
Viaggio in aereo e permanenza a Milano a dir poco perfetti, senza contare le strafogate a casa di Sergio e il tutto-a-volontà al ristorante giapponese. Abbiamo girovagato per il capoluogo lombardo da cui mancavo da circa 10 anni e visitato qualche altro posticino carino. La mattina del concerto andiamo a visitare Monza (davvero moooolto carina) e poi, dopo cena, ci muoviamo in direzione PalaSharp.
Il caso vuole che il suddetto PalaSharp si trovi letteralmente attaccato allo stadio S. Siro, dove quella sera giocava il Milan in casa: un traffico assurdo per tutto il tragitto, ma per fortuna arriviamo in tempo, parcheggiamo, raggiungiamo il mio amico Andrea e ci fiondiamo nel tendone, che a 30 minuti dall'inizio del concerto era ancora quasi vuoto e ne approfittiamo per andare il più possibile sotto il palco.
Alle 21 spaccate il concerto inizia, ed è subito delirio. Partono con "Flag in the ground" e "Paid in full" per poi continuare spaziando tra qualche canzone degli ultimi due album e i vecchi successi. La voce di Tony si sentiva che non era nelle migliori condizioni, ma è riuscito a cavarsela egreggiamente, arrivando fino alla fine di "Don't say a word" (l'ultima canzone), che non è delle loro più facili, per poi urlare con il pubblico l'onnipresente "Vodkaa song".
"Last drop falls" è stata cantata dalla cantante dei Delain (il gruppo spalla), credo anche perchè lui non ce la facesse (ci sono un bel po' di acuti), ma è stata una buona scelta, anche perchè è una canzone davvero splendida, e la voce femminile la valorizzava particolarmente (contando che Tony ha una voce molto pulita).
"Replica", "Eighth commandment" e "Fullmoon" sono state letteralmente urlate da tutto il pubblico. Fantastico l'inizio mezzo improvvisato di "Fullmoon" in cui Tony si è concesso uno jodel e poi Henka ha suonato tutt'altro, per poi darsi alla pazza gioia con la canzone vera e propria, facendo (ovviamente) urlare al pubblico i "Run away, run away, run away" del ritornello.
Passiamo ora ai componenti: escludiamo Marko perchè l'ho visto poco, con mio sommo dispiacere, e Tony perchè già ne ho parlato (aggiungo solo che è un pazzo scatenato).
Tommy: dire che è una macchina nata per suonare la batteria è dir poco. Non ha smesso di calpestare quei pedali un solo secondo (tranne che negli spacchi tra una canzone e l'altra), ed ha suonato "Eighth commandment" dopo più di un'ora di concerto in maniera esemplare (si può dire che in quella canzone si senta solo la batteria).
Henka (sì, lo so che si chiama Henrik, ma lo chiamano così...) è pazzesco: nel suo minuto di assolo ha potuto fare qualunque cosa su quei tasti e la keytar viola e bianca era bellissima.
Elias: la new entry del gruppo che ha preso il posto di Jani. Premettendo che sono di parte, perchè Jani è al terzo posto della mia classifica personale dei chitarristi preferiti dopo Vai e Petrucci, devo dire che Elias è VERAMENTE bravo. Ero davanti a lui, e lo vedevo benissimo. Dico solo che se durante l'assolo di Henka tutti urlavamo come dei pazzi, quando poi è stato il turno di Elias c'è stato un silenzio tombale da parte del pubblico e credo che ci fossero anche circa 20.000 bocche spalancate e 40.000 occhi fuori dalle orbite: nessuno si aspettava che fosse a quei livelli (d'altra parte, ha sostituito un semi-dio come Jani). E devo anche dire che è un gran bel manzo...
Il finale con la "Vodkaa song" e l'outro di "Everything fades to grey" è stato un tocco di classe, malgrado alla domanda "Milano, is there anything you want?", il pubblico invece di urlare "Vodkaa" ha urlato "Tallulah", sperando inutilmente che la suonassero. 15 canzoni, cover di "We will rock you" dei Queen, e due assoli per un totale di circa un'ora e mezza. Un grandissimo concerto. Un sogno finalmente divenuto realtà. E ammetto che la tentazione di seguirli a Barcellona c'è stato. Speriamo in un bis, anche se ora come ora la priorità è per i Dream Theater. Dopo di loro, potrei anche morire... magari tra le braccia di Portnoy, eheh.

Tony, Henka e Marko

Tony e Marko

Elias, Tommy (nascosto dalla batteria) e Tony

Tony
Sì, finalmente, dopo ben 5 anni sono finalmente riuscita a vederli: i Sonata Arctica, miei compagni di sventure liceali (leggasi anche: filoni), momenti gioiosi, momenti tristi, cantate a squarciagola in macchina di Comet e film mentali sul perchè tutte le loro canzoni finiscono sempre male (spezzando una lancia in favore di "Flag in the ground", ma ho il timore che bisogni ascoltarla al contrario...).
La settimana precedente al concerto è stata un vero e proprio travaglio, in primis perchè si pensava che il concerto sarebbe saltato, visto che Tony Kakko ha avuto la brillante idea di prendersi un'infezione alle corde vocali a pochi giorni dal concerto di Milano, ma fortunatamente sono state annullate solo le date in Germania (alla faccia vostra, crucchi di merda!!!). Poi soliti problemi logistici dell'ultimo minuto, tra cui il cercare di capire perchè nel bagaglio a mano potevo portare un rasoio usa e getta e non l'eye-liner.
Viaggio in aereo e permanenza a Milano a dir poco perfetti, senza contare le strafogate a casa di Sergio e il tutto-a-volontà al ristorante giapponese. Abbiamo girovagato per il capoluogo lombardo da cui mancavo da circa 10 anni e visitato qualche altro posticino carino. La mattina del concerto andiamo a visitare Monza (davvero moooolto carina) e poi, dopo cena, ci muoviamo in direzione PalaSharp.
Il caso vuole che il suddetto PalaSharp si trovi letteralmente attaccato allo stadio S. Siro, dove quella sera giocava il Milan in casa: un traffico assurdo per tutto il tragitto, ma per fortuna arriviamo in tempo, parcheggiamo, raggiungiamo il mio amico Andrea e ci fiondiamo nel tendone, che a 30 minuti dall'inizio del concerto era ancora quasi vuoto e ne approfittiamo per andare il più possibile sotto il palco.
Alle 21 spaccate il concerto inizia, ed è subito delirio. Partono con "Flag in the ground" e "Paid in full" per poi continuare spaziando tra qualche canzone degli ultimi due album e i vecchi successi. La voce di Tony si sentiva che non era nelle migliori condizioni, ma è riuscito a cavarsela egreggiamente, arrivando fino alla fine di "Don't say a word" (l'ultima canzone), che non è delle loro più facili, per poi urlare con il pubblico l'onnipresente "Vodkaa song".
"Last drop falls" è stata cantata dalla cantante dei Delain (il gruppo spalla), credo anche perchè lui non ce la facesse (ci sono un bel po' di acuti), ma è stata una buona scelta, anche perchè è una canzone davvero splendida, e la voce femminile la valorizzava particolarmente (contando che Tony ha una voce molto pulita).
"Replica", "Eighth commandment" e "Fullmoon" sono state letteralmente urlate da tutto il pubblico. Fantastico l'inizio mezzo improvvisato di "Fullmoon" in cui Tony si è concesso uno jodel e poi Henka ha suonato tutt'altro, per poi darsi alla pazza gioia con la canzone vera e propria, facendo (ovviamente) urlare al pubblico i "Run away, run away, run away" del ritornello.
Passiamo ora ai componenti: escludiamo Marko perchè l'ho visto poco, con mio sommo dispiacere, e Tony perchè già ne ho parlato (aggiungo solo che è un pazzo scatenato).
Tommy: dire che è una macchina nata per suonare la batteria è dir poco. Non ha smesso di calpestare quei pedali un solo secondo (tranne che negli spacchi tra una canzone e l'altra), ed ha suonato "Eighth commandment" dopo più di un'ora di concerto in maniera esemplare (si può dire che in quella canzone si senta solo la batteria).
Henka (sì, lo so che si chiama Henrik, ma lo chiamano così...) è pazzesco: nel suo minuto di assolo ha potuto fare qualunque cosa su quei tasti e la keytar viola e bianca era bellissima.
Elias: la new entry del gruppo che ha preso il posto di Jani. Premettendo che sono di parte, perchè Jani è al terzo posto della mia classifica personale dei chitarristi preferiti dopo Vai e Petrucci, devo dire che Elias è VERAMENTE bravo. Ero davanti a lui, e lo vedevo benissimo. Dico solo che se durante l'assolo di Henka tutti urlavamo come dei pazzi, quando poi è stato il turno di Elias c'è stato un silenzio tombale da parte del pubblico e credo che ci fossero anche circa 20.000 bocche spalancate e 40.000 occhi fuori dalle orbite: nessuno si aspettava che fosse a quei livelli (d'altra parte, ha sostituito un semi-dio come Jani). E devo anche dire che è un gran bel manzo...
Il finale con la "Vodkaa song" e l'outro di "Everything fades to grey" è stato un tocco di classe, malgrado alla domanda "Milano, is there anything you want?", il pubblico invece di urlare "Vodkaa" ha urlato "Tallulah", sperando inutilmente che la suonassero. 15 canzoni, cover di "We will rock you" dei Queen, e due assoli per un totale di circa un'ora e mezza. Un grandissimo concerto. Un sogno finalmente divenuto realtà. E ammetto che la tentazione di seguirli a Barcellona c'è stato. Speriamo in un bis, anche se ora come ora la priorità è per i Dream Theater. Dopo di loro, potrei anche morire... magari tra le braccia di Portnoy, eheh.
Tony, Henka e Marko
Tony e Marko
Elias, Tommy (nascosto dalla batteria) e Tony
Tony
mercoledì 7 ottobre 2009
Shiny Happy Takochan
Primo giorno di corsi del terzo anno di università, leggasi anche: giornata della felicità.
Ingredienti:
Ingredienti:
- Incontrare Volver e Simone, con cui passerò le vacanze lucchessi, in cortile e cominciare a far cazzate con loro (un assaggio di quello che succederà tra 20 giorni)
- Il prof. Oue che fa' battute a tutto spiano (il "caso Nantoka-tivo" resterà negli annali)
- Incontrare quella persona, anche se solo per 5 minuti
- Vedere al cinema "Bastardi Senza Gloria" con i soli sottotitoli (nemmeno una parte doppiata) e ridere come una deficiente per il finto accento italiano di Brad Pitt (non godibile nella versione doppiata)
- Uscire dal cinema e sapere che il Lodo Alfano è incostituzionale
- Tornare a casa e trovarsi davanti una tavoletta di cioccolato artigianale aromatizzata all'arancia
- Il Romics imminente
- Il Luccacomics in arrivo
- I Sonata Arctica e i Dream Theater che diventano sempre più veri
Cosa posso volere di più dalla vita?
In realtà lo so, ma è meglio che non mi pronuncio in merito ;)
In realtà lo so, ma è meglio che non mi pronuncio in merito ;)
martedì 12 agosto 2008
Cose che puoi fare SOLO quando hai casa libera
- Ascoltare musica metal ad alto volume
- Stare 3 ore sotto la doccia
- Occupare il bagno per più di 20 minuti
- Girare nudo/a per casa
- Comprare la Nutella senza dover pensare: E ora, dove la nascondo?
- Mangiare quello che vuoi, quando vuoi
- Poter parlare di cose sconce al cell con il/la tuo/a ragazzo/a, senza doverti preoccupare che ti possa sentire qualcuno
- Guardare film porno senza dover togliere l'audio
- Tenere il condizionatore acceso per tutto il giorno
- Detenere il controllo assoluto del telecomando di Sky
- Rutto libero
ma soprattutto...
- Poter studiare in sacrosantissima pace, senza avere tua madre che gufa in camera tua ogni 5 minuti
- Stare 3 ore sotto la doccia
- Occupare il bagno per più di 20 minuti
- Girare nudo/a per casa
- Comprare la Nutella senza dover pensare: E ora, dove la nascondo?
- Mangiare quello che vuoi, quando vuoi
- Poter parlare di cose sconce al cell con il/la tuo/a ragazzo/a, senza doverti preoccupare che ti possa sentire qualcuno
- Guardare film porno senza dover togliere l'audio
- Tenere il condizionatore acceso per tutto il giorno
- Detenere il controllo assoluto del telecomando di Sky
- Rutto libero
ma soprattutto...
- Poter studiare in sacrosantissima pace, senza avere tua madre che gufa in camera tua ogni 5 minuti
A volte mi chiedo: perchè i miei non vanno in vacanza da soli più spesso?
mercoledì 25 giugno 2008
...e per la seconda volta...
lunedì 26 maggio 2008
E' quasi fatta
MILANO,
ARRIVOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
(forse..)
ARRIVOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
(forse..)
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Vacanze
sabato 26 aprile 2008
Troppo grande.. o no?
Nella puntata 7x07 di "Una mamma per amica", Lorelai e Christopher vanno a Parigi.
Come ogni serie che si rispetti, quando la scena si svolge in una città diversa da quella "d'origine", viene fatto un escursus generale della città, con qualche fotogramma, che in tutto dura dai 5 ai 10 secondi.
E, caso strano, in uno di quei fotogrammi c'era il carosello che sta sotto la Tour Eiffel su cui io sarei tanto voluta andare due anni fa', ma non mi ci hanno fanno salire perchè ero troppo grande.
Ma almeno, a Disneyland, nessuno è troppo grande per andare sul carosello. Ed è pur sempre a Parigi.
Come ogni serie che si rispetti, quando la scena si svolge in una città diversa da quella "d'origine", viene fatto un escursus generale della città, con qualche fotogramma, che in tutto dura dai 5 ai 10 secondi.
E, caso strano, in uno di quei fotogrammi c'era il carosello che sta sotto la Tour Eiffel su cui io sarei tanto voluta andare due anni fa', ma non mi ci hanno fanno salire perchè ero troppo grande.
Ma almeno, a Disneyland, nessuno è troppo grande per andare sul carosello. Ed è pur sempre a Parigi.
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Vacanze
giovedì 28 febbraio 2008
Idee
Il nuovo titolo del blog è in procinto di arrivare. Solo oggi sono riuscita ad ipotizzare ben 7 titoli. Sperando in qualche altra epifania in questi giorni.
Il Santuario degli Angeli sta per chiudere i battenti.
E nel frattempo, devo fare l'elenco delle cose da portare a Disneyland.
In più, mi è venuta voglia di rileggere "Angel Sanctuary"...
Il Santuario degli Angeli sta per chiudere i battenti.
E nel frattempo, devo fare l'elenco delle cose da portare a Disneyland.
In più, mi è venuta voglia di rileggere "Angel Sanctuary"...
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Vacanze
domenica 23 dicembre 2007
Unico post
So che non ho scritto granchè nell'ultimo mese, ma almeno un piccolo messaggio è d'obbligo.
Kurisumasu omodetou!!!
Trad: Buon Natale
mercoledì 22 agosto 2007
Shine on me
Non fate caso al titolo... E' solo un modo come un altro per evidenziare quelli che sono stati i 15 giorni più assurdi della mia vita.
Come avrete ben notato, sono finalmente tornata dalle vacanze, anche se non sono del tutto finite (non ho ancora finito di lavare i panni che già li devo rimettere in valigia, NdR). Mi toccano gli ultimi giorni della settimana da passare con la famiglia nella tanto sperata (e affittata) casetta al mare, con probabilità pari a meno dello 0,002% (manco fossi una particella di sodio nell'acqua Vitasnella, NdR) di vedere il mio ragazzo, il quale sta subendo la mia stessa medesima sorte, ma da un'altra parte della costiera casertana.
Che dire di questi giorni? Sono stati strani... La maggior parte delle persone con cui sono stata le avevo viste sì e no 3 volte in tutto.
Sono stati giorni di luuuuuunghe passeggiate notturne, di cantate stonate con le chitarre, di pseudo-dormite in tende rotte montate su piazzole oblique (nel senso che erano in pendenza, NdR), di scarpe rotte e camminate a piedi nudi sull'asfalto), di partite a biliardino e soldi sprecati al coso dove si cerca di catturare i peluches, di mezze rapine ai bar di sedie e tavolini (restituiti)... E di pasta scotta al sugo pronto!!! Se vedo anche solo in lontananza un barattolo da mezza porzione di sughi pronti giuro che mi taglio le vene...
A dir la verità non so se mi sono divertita o meno... A parte quando stavo sola col mio ragazzo, non mi sono sentita molto a mio agio. Certo, in alcuni momenti mi sono divertita da matti, ma in altri avrei preferito mille volte essere di nuovo a Napoli nella solita routine... Non sapevo cosa dire, cosa fare, come comportarmi... Loro erano già un gruppo consolidato da mesi di amicizia, mentre io ero l'ultima arrivata e molte delle cose di cui parlavano non riuscivo a capirle, e quasi mi vergognavo di chiedere "Potrei capire anche io perché state ridendo?", e nell'esatta altra metà delle volte mi vergognavo ad essere l'unica che non parlava, che non rideva, che non fumava, o che non beveva (o quasi). Ero intimorita, anche se questo non è propriamente il termine più adatto, ma è l'unico che riesca a dare un senso a quello che ho provato. E mi chiedevo: perché L. che sta così sul cazzo a tutti alla fine viene sempre accettata (e portata in vacanza, NdR), e tutti le devono dare ascolto, mentre io ho dovuto subire le angherie di "tutti" perché volevo risparmiare i soldi per comprarmi qualcosa, e alla fine ho rischiato anche di fare debiti per comprare il biglietto di ritorno, e passavo dalla parte del torto?
Come sempre, faccio un miliardo di sforzi per farmi accettare, ma resto sempre mezzo passo indietro rispetto agli altri...
Di una cosa sono sicura: le prossime vacanze saranno con i miei amicici. Non mi importa dove, come, né quando. So solo che voglio stare con loro.
Comet, Maela, Mire, Zio, Maya, Dego, Pas... Non immaginate minimamente quanto mi siete mancati!!!
Come avrete ben notato, sono finalmente tornata dalle vacanze, anche se non sono del tutto finite (non ho ancora finito di lavare i panni che già li devo rimettere in valigia, NdR). Mi toccano gli ultimi giorni della settimana da passare con la famiglia nella tanto sperata (e affittata) casetta al mare, con probabilità pari a meno dello 0,002% (manco fossi una particella di sodio nell'acqua Vitasnella, NdR) di vedere il mio ragazzo, il quale sta subendo la mia stessa medesima sorte, ma da un'altra parte della costiera casertana.
Che dire di questi giorni? Sono stati strani... La maggior parte delle persone con cui sono stata le avevo viste sì e no 3 volte in tutto.
Sono stati giorni di luuuuuunghe passeggiate notturne, di cantate stonate con le chitarre, di pseudo-dormite in tende rotte montate su piazzole oblique (nel senso che erano in pendenza, NdR), di scarpe rotte e camminate a piedi nudi sull'asfalto), di partite a biliardino e soldi sprecati al coso dove si cerca di catturare i peluches, di mezze rapine ai bar di sedie e tavolini (restituiti)... E di pasta scotta al sugo pronto!!! Se vedo anche solo in lontananza un barattolo da mezza porzione di sughi pronti giuro che mi taglio le vene...
A dir la verità non so se mi sono divertita o meno... A parte quando stavo sola col mio ragazzo, non mi sono sentita molto a mio agio. Certo, in alcuni momenti mi sono divertita da matti, ma in altri avrei preferito mille volte essere di nuovo a Napoli nella solita routine... Non sapevo cosa dire, cosa fare, come comportarmi... Loro erano già un gruppo consolidato da mesi di amicizia, mentre io ero l'ultima arrivata e molte delle cose di cui parlavano non riuscivo a capirle, e quasi mi vergognavo di chiedere "Potrei capire anche io perché state ridendo?", e nell'esatta altra metà delle volte mi vergognavo ad essere l'unica che non parlava, che non rideva, che non fumava, o che non beveva (o quasi). Ero intimorita, anche se questo non è propriamente il termine più adatto, ma è l'unico che riesca a dare un senso a quello che ho provato. E mi chiedevo: perché L. che sta così sul cazzo a tutti alla fine viene sempre accettata (e portata in vacanza, NdR), e tutti le devono dare ascolto, mentre io ho dovuto subire le angherie di "tutti" perché volevo risparmiare i soldi per comprarmi qualcosa, e alla fine ho rischiato anche di fare debiti per comprare il biglietto di ritorno, e passavo dalla parte del torto?
Come sempre, faccio un miliardo di sforzi per farmi accettare, ma resto sempre mezzo passo indietro rispetto agli altri...
Di una cosa sono sicura: le prossime vacanze saranno con i miei amicici. Non mi importa dove, come, né quando. So solo che voglio stare con loro.
Comet, Maela, Mire, Zio, Maya, Dego, Pas... Non immaginate minimamente quanto mi siete mancati!!!
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martedì 31 luglio 2007
Pausa estiva
Chiudo i battenti per un po'. Ci si becca dopo il 15 agosto (se tutto va bene).
Buone vacanze a tutti!
Buone vacanze a tutti!
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