- Mi sveglio tardi.
Sono inutili le sveglie, mia madre, i cellulari, le radio, la tapparella un po' sollevata così che il sole mi rompa le scatole già alle 7 del mattino, gli urli della mia gatta (sì, urli), i mille bigliettini motivazionali che mi incollo alla mensola sopra la mia testa, l'andare a letto la sera prima alle 22 manco fossi alle elementari. E' tutto inutile. Amo dormire, e lo farei per tutta la vita.
E finchè ho un appuntamento con qualcuno per fare qualcosa, vabbè, mi faccio coraggio e mi alzo. Ma se devo stare a casa, nisba...
- I genitori.
Quando non sono in casa mi lasciano dei post-it in giro per la cucina con "fai questo-fai quello" scritto su. O, peggio, telefonano ogni 15 minuti perchè si sono ricordati di un'altra cosa che dovevo fare. O (nel caso di mia madre) per chiedermi di cercare una cosa su internet, quando in ufficio ha qualcosa come 3 computer da poter sfruttare nel giro di 3 mq.
Quando sono in casa, è anche peggio.
Nel caso di mio padre, se non sta martellando/perforando/trapanando/segando qualcosa, sta suonando il piano. E con tutto che gli ho momentaneamente prestato la mia tastiera elettronica a cui potrebbe benissimo collegare delle splendide cuffie, tiene in ogni caso ad altissimo volume la canzone che sta provando a suonicchiare in quel momento. E malgrado il volume delle casse del pc e della tastiera/del piano siano relativamente bassi (per lui), non conta il fatto che il suono si propaghi e che negli ambienti stretti (corridoio) si "dilati"; quindi, paradossalmente, sento più io quello che lui suona dalla mia stanza (dall'esatto lato opposto rispetto alla stanza in cui si trova lui), malgrado abbia le cuffie o le casse del pc a mezzo metro di distanza da me, che non lui stesso.
Nel caso di mia madre, i post-it lasciati durante la settimana si tramutano in urla, strilli e schiamazzi in cui mi chiede (gentilmente) di fare i servizi o qualche favore ogni tanto (sistemare qualcosa, prendere qualche altra cosa), senza tener minimamente conto del fatto che esistono altri due esseri viventi in questa casa dotati di pollice opponibile e della capacità di rispondere alle sue domande (inutile dire che non sto parlando della mia gatta).
Dire che ho un esame, che devo studiare, che non posso perdere tempo è una perdita di tempo (LoL), e guai a me se mi azzardo a mettere le cuffie per non sentirli, perchè altrimenti non so quando mi stanno chiamando per qualcosa di importante (in 25 anni della mia vita non è mai scoppiato un incendio in casa, ma, appunto, non si sa mai).
- Il fratello maggiore.
Sta nella stanza esattamente di fronte alla mia, e per questo sento qualunque cosa dica/faccia anche se abbiamo entrambi le porte delle rispettive stanze chiuse. E siccome è un giornalista/videomaker/cazzonesoquantealtrecosefa, ha sempre il volume delle casse del pc o della tv a livelli assurdi, anche se si trovano a meno di mezzo metro di distanza da lui (e se si uniscono al suono del pianoforte di mio padre.. COMBO!). E le cuffie "no perchè altrimenti non capisco come si propagano i suoni nello spazio". Gli vorrei dire che esiste un'equazione apposita, scoperta e calcolata un paio di centinaia di anni fa (anno più anno meno), ma preferisco starmi zitta.
- L'uso del bagno nei weekend.
A prescindere dal giorno della settimana, quando mi sveglio tardi l'uso del bagno diventa tipo guerra all'ultimo sangue. Ma durante la settimana è più "tranquilla". Mia madre non c'è (esce sempre verso le 7-8 del mattino), mio padre spesso entro le 10 ha già fatto tutto, mio fratello entro una certa ora deve uscire, ergo, ci si organizza di conseguenza, e risulta anche meno problematico da parte mia cedere il turno a chi ha più fretta di uscire.
Ma il weekend la guerra è inevitabile. Anche se hai conquistato per primo il bianco trono, c'è sempre qualcuno che ha questioni più urgenti da risolvere, o magari, sapendo che tu ci impiegherai più dei 10 minuti canonici per chissà quale assurdo motivo, ti chiede di cedergli gentilmente il tuo posto per qualche minuto, che ovviamente diventano più dei canonici 10.
Faccio un esempio: io sto seduta sulla tazza, si sveglia mio padre che mi chiede di entrare. Lui finisce, rientro io. Si sveglia mio fratello che mi chiede di entrare. Passano 15-20 minuti perchè deve fare "quella grossa", e nel frattempo non posso fare nient'altro perchè mia madre ha preso possesso della cucina e finchè non ha finito di cucinare/stirare/sistemare non mi posso nemmeno preparare un sacrosanto caffè. Non solo, ma nel frattempo sono entrata nell'arco visivo di mia madre, per cui comincerà a chiedermi di fare duemila cose che mi faranno perdere il turno in bagno (surclassato da mio padre o da mio fratello stesso, che, visto che sto facendo altro, hanno deciso di fare anche il resto delle loro cose). Aggiungeteci che quando ho finito di fare le cose sopra-citate, e finalmente mi siedo al tavolo a fare colazione (perchè non posso entrare in bagno), non faccio nemmeno in tempo a mettere in bocca la prima cucchiaiata di latte e cereali che già mia madre mi ha chiesto di fare altre cose. Finisco la colazione, lavo le stoviglie, faccio il favore a mia madre (dopo averla supplicata di farlo almeno dopo colazione; il più delle volte la risposta è "No"), conquisto finalmente il mio turno in bagno. E se decido di farmi lo shampoo succede veramente il finimondo. Non posso asciugarmi i capelli perchè c'è la lavatrice in funzione, e se accendo il phon scatta il contatore. "Potevi dirmelo prima che dovevi farti lo shampo, non la accendevo! Mò aspetta altri 5 minuti, sta centrifugando!" (e poi si domandano perchè ho sempre mal di testa, la domenica...) (NB: se mi va bene sono 5 minuti. Ma spegnerla un attimo è impossibile, perchè è una lavatrice più vecchia di me e se la si ferma deve ricominciare daccapo tutto il ciclo di lavaggio).
Risultato: riesco a mettermi a sedermi alla scrivania ben 3 ORE dopo essermi svegliata. Ah, ovviamente a questo va aggiunto il primo punto, cioè la sveglia. Se mi alzo alle 10 mi siedo alle 13 (tanto, nel WE noi pranziamo sempre intorno alle 15...).
- La mia impossibilità di riuscire a concentrarmi dopo pranzo.
Finchè sto fuori casa, un panino leggero e un caffè e via, di nuovo sui libri. Se sto a casa, pastasciutta, insalata e caffè, per cui l'abbiocco è inevitabile.
Ora, finchè sono nella biblioteca dell'università, vuoi perchè ci sono altre persone attorno a me che studiano, vuoi perchè "sono scesa di casa apposta", bene o male riesco ad accocchiare qualcosa. Ma se sto a casa l'abbiocco ha la meglio. Posso anche evitare di dormire (altrimenti mi sveglio dopo secoli, vedi alla voce "Mi sveglio tardi"), ma non riesco in ogni caso a rimanere concentrata. E' una cosa che mi porto dietro da che ero piccola, e facendo il tempo pieno alle elementari non mi sono mai abituata a studiare a casa (anche alle medie e al liceo, figuriamoci all'università!).
Aggiungeteci che appunto, essendomi svegliata tardi, se prima di pranzo ho studiato 2-3 ore è record assoluto...
- Internet.
Studio lingue, e purtroppo ho necessità di usare dei traduttori online perchè anche le nozioni grammaticali sono spiegate nelle lingue che studio (studio giapponese da un libro IN giapponese, e finlandese da un libro IN finlandese...). E avere il pc acceso implica social network, gente che ti contatta per qualunque cavolo perchè ti sei dimenticato di disattivare la chat o di mettere Skype su Invisibile ("Ah scusa.. è che ti ho visto online..." e passarono le ore!).
E poi mi chiedono perchè non ho un abbonamento a internet sul cellulare.. Già perdo tempo al pc, se poi ci metto pure il cellulare avrei finito di vivere!
Ora, il mio accorato appello.
Perchè non ci sono biblioteche aperte anche nel weekend?
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domenica 26 maggio 2013
martedì 21 agosto 2012
To be or not to be... a nerd?
Ci sono momenti in cui mi sento sopraffatta dalle cose che vorrei fare.
Leggere nuovi libri; rileggerne di vecchi che mi sono piaciuti o che devo/vorrei rivalutare (a distanza di anni, i punti di vista si modificano non poco); guardare film e serie televisive di cui tutti parlano e di cui vorrei poter parlare anch'io; scrivere le ennesime fanfictions che non porterò mai a termine; finire quelle che non ho terminato per mancanza di tempo o di idee, o magari provare a scrivere qualcosa di veramente mio (tentativi sempre miseramente falliti nell'arco di 10 minuti); giocare a qualche nuovo videogame; leggere qualche altro fumetto che non sia il solito manga giapponese le cui trame sono ormai trite e ritrite (in effetti, non compro manga da Natale...); ascoltare nuova musica e sistemare quella che già ho in modo da non dovermi scervellare ogni sacrosanta volta che voglio ascoltare qualcosa per poi ridurmi a sentirla su Youtube spinta dalla disperazione.
E poi, gli ultimi ma non meno importanti doveri di ogni studente universitario che si rispetti: studiare e tenersi in forma.
E tra le millemila cose che vorrei fare, c'è sempre qualcos'altro che vorrei aggiungere all'elenco, tipo riprendere a suonare il piano, o praticare uno sport "assurdo" come il tiro con l'arco o ricominciare a giocare a pallavolo.
Mi lamento sempre che non riesco a fare mai nulla di tutto quello che vorrei fare, eppure non faccio mai nulla per farlo veramente. E voi direte di sicuro: devi organizzare il tuo tempo! Fare un elenco di quello che vuoi fare quando lo vuoi fare.
Vi rispondo: per prima cosa, odio dover organizzare il mio tempo. In secundis, credete che non ci abbia provato? C'è sempre, e sottolineo SEMPRE, qualcosa che mi impedirà a tale ora di tale giorno di fare quella determinata cosa (Murphy docet).
Esempio stupido: stamattina volevo lavare il bagno e fare una lavatrice prima di mettermi a studiare, così da potermi fare una doccia (siamo pur sempre nel giorno più caldo del 2012) e stare fresca e tranquilla sui libri senza dovermi lamentare del caldo ogni 30 secondi, e soprattutto per alimentare la mia autostima (sentirsi puliti e profumati aiuta non poco). Ho dovuto aspettare che Fratello Maggiore facesse ginnastica perchè altrimenti gli avrei occupato il bagno nel momento in cui avrebbe dovuto farsi la doccia, prima di scendere per andare a lavorare (sempre che sia effettivamente andato a lavorare...).
Morale della favola: nel tempo trascorso dalla pronuncia della frase "Aspetta che mi faccio la doccia" all'effettiva uscita di Fratello Maggiore dalla doccia avrei potuto lavare il bagno almeno 2 volte. Ah, non ho potuto nemmeno fare la lavatrice, perchè il signorino aveva bisogno dell'aria condizionata, altrimenti sarebbe schiattato a terra al primo piegamento.
Un minimo incentivo me l'hanno dato le Olimpiadi da poco finite.
Incentivo, però, è un parolone... Diciamo che sono stata preda dell'invidia del corpo perfetto, anche se, a dire il vero, non mi piace per niente il fisico delle atlete: non hanno un minimo di curve! Femminilità: questa sconosciuta... L'unica che si salva forse è la Sharapova... (appunto: l'utopia!)
Insomma, tra una gara e l'altra, e tra un capitolo di giapponese e mezzo di finlandese, ero anche riuscita, nel mio (molto!) piccolo, a far qualche esercizio fisico, pensando che se l'avessi fatto prima probabilmente sarei potuta essere anche io lì (quando ero giù di morale), o che non era troppo tardi per cominciare a darmi da fare (quando avevo il morale alle stelle); ma poi è subentrato Lucifero, o Caronte, o Minosse, o Ulisse, o qualche altro personaggio della Divina Commedia sotto forma di caldo allucinante a farmi perdere tutte le forze e la buona volontà (NB: per uno strano caso del destino, o per una legge della fisica che nemmeno Sheldon Cooper potrebbe spiegare, pur avendo due condizionatori in casa, sia che siano accesi, sia che siano spenti ma con tutte le finestre e le porte di casa aperte, e il ventilatore a meno di un metro dalla mia spalla, la mia camera è sempre un forno).
E, nel frattempo, invece di pensare a come potrei impiegare il mio tempo facendo qualcosa di costruttivo, passo le ore ad autocommiserarmi e a pensare ai miei coetanei (o, peggio, a qualche mio amico più giovane di me) che sono già laureati, o che riescono a fare mille cose malgrado tutto e tutti... Come in questo preciso istante, insomma...
Senza contare la sfiga che ho in fatto di uomini, che mi fa scendere l'autostima sotto lo zero assoluto... E poi mi chiedono perchè penso sempre e solo a belloni del cinema o della musica, o a personaggi fittizi dei libri o dei fumetti, diventando peggio di Madame Bovary. So già che farò la fine della gattara pazza dei Simpson, ma meglio non parlarne, va'...
Riassumendo il tutto, sono la quintessenza del nerd: ho mille interessi tra i più diversi, ma sono troppo "ritardata" (nel senso che sono "in ritardo", che non ho tempo) per poter dedicare a tutti il giusto tempo che meritano. E sono sfigata in amore. Leonard mi fa una pippa!!! (The Big Bang Theory, ndr)
Ok, la smetto di piangere su me stessa e cerco di mettermi a fare qualcosa di costruttivo.
Scusate lo sfogo, e abbiate pietà di me.
Leggere nuovi libri; rileggerne di vecchi che mi sono piaciuti o che devo/vorrei rivalutare (a distanza di anni, i punti di vista si modificano non poco); guardare film e serie televisive di cui tutti parlano e di cui vorrei poter parlare anch'io; scrivere le ennesime fanfictions che non porterò mai a termine; finire quelle che non ho terminato per mancanza di tempo o di idee, o magari provare a scrivere qualcosa di veramente mio (tentativi sempre miseramente falliti nell'arco di 10 minuti); giocare a qualche nuovo videogame; leggere qualche altro fumetto che non sia il solito manga giapponese le cui trame sono ormai trite e ritrite (in effetti, non compro manga da Natale...); ascoltare nuova musica e sistemare quella che già ho in modo da non dovermi scervellare ogni sacrosanta volta che voglio ascoltare qualcosa per poi ridurmi a sentirla su Youtube spinta dalla disperazione.
E poi, gli ultimi ma non meno importanti doveri di ogni studente universitario che si rispetti: studiare e tenersi in forma.
E tra le millemila cose che vorrei fare, c'è sempre qualcos'altro che vorrei aggiungere all'elenco, tipo riprendere a suonare il piano, o praticare uno sport "assurdo" come il tiro con l'arco o ricominciare a giocare a pallavolo.
Mi lamento sempre che non riesco a fare mai nulla di tutto quello che vorrei fare, eppure non faccio mai nulla per farlo veramente. E voi direte di sicuro: devi organizzare il tuo tempo! Fare un elenco di quello che vuoi fare quando lo vuoi fare.
Vi rispondo: per prima cosa, odio dover organizzare il mio tempo. In secundis, credete che non ci abbia provato? C'è sempre, e sottolineo SEMPRE, qualcosa che mi impedirà a tale ora di tale giorno di fare quella determinata cosa (Murphy docet).
Esempio stupido: stamattina volevo lavare il bagno e fare una lavatrice prima di mettermi a studiare, così da potermi fare una doccia (siamo pur sempre nel giorno più caldo del 2012) e stare fresca e tranquilla sui libri senza dovermi lamentare del caldo ogni 30 secondi, e soprattutto per alimentare la mia autostima (sentirsi puliti e profumati aiuta non poco). Ho dovuto aspettare che Fratello Maggiore facesse ginnastica perchè altrimenti gli avrei occupato il bagno nel momento in cui avrebbe dovuto farsi la doccia, prima di scendere per andare a lavorare (sempre che sia effettivamente andato a lavorare...).
Morale della favola: nel tempo trascorso dalla pronuncia della frase "Aspetta che mi faccio la doccia" all'effettiva uscita di Fratello Maggiore dalla doccia avrei potuto lavare il bagno almeno 2 volte. Ah, non ho potuto nemmeno fare la lavatrice, perchè il signorino aveva bisogno dell'aria condizionata, altrimenti sarebbe schiattato a terra al primo piegamento.
Un minimo incentivo me l'hanno dato le Olimpiadi da poco finite.
Incentivo, però, è un parolone... Diciamo che sono stata preda dell'invidia del corpo perfetto, anche se, a dire il vero, non mi piace per niente il fisico delle atlete: non hanno un minimo di curve! Femminilità: questa sconosciuta... L'unica che si salva forse è la Sharapova... (appunto: l'utopia!)
Insomma, tra una gara e l'altra, e tra un capitolo di giapponese e mezzo di finlandese, ero anche riuscita, nel mio (molto!) piccolo, a far qualche esercizio fisico, pensando che se l'avessi fatto prima probabilmente sarei potuta essere anche io lì (quando ero giù di morale), o che non era troppo tardi per cominciare a darmi da fare (quando avevo il morale alle stelle); ma poi è subentrato Lucifero, o Caronte, o Minosse, o Ulisse, o qualche altro personaggio della Divina Commedia sotto forma di caldo allucinante a farmi perdere tutte le forze e la buona volontà (NB: per uno strano caso del destino, o per una legge della fisica che nemmeno Sheldon Cooper potrebbe spiegare, pur avendo due condizionatori in casa, sia che siano accesi, sia che siano spenti ma con tutte le finestre e le porte di casa aperte, e il ventilatore a meno di un metro dalla mia spalla, la mia camera è sempre un forno).
E, nel frattempo, invece di pensare a come potrei impiegare il mio tempo facendo qualcosa di costruttivo, passo le ore ad autocommiserarmi e a pensare ai miei coetanei (o, peggio, a qualche mio amico più giovane di me) che sono già laureati, o che riescono a fare mille cose malgrado tutto e tutti... Come in questo preciso istante, insomma...
Senza contare la sfiga che ho in fatto di uomini, che mi fa scendere l'autostima sotto lo zero assoluto... E poi mi chiedono perchè penso sempre e solo a belloni del cinema o della musica, o a personaggi fittizi dei libri o dei fumetti, diventando peggio di Madame Bovary. So già che farò la fine della gattara pazza dei Simpson, ma meglio non parlarne, va'...
Riassumendo il tutto, sono la quintessenza del nerd: ho mille interessi tra i più diversi, ma sono troppo "ritardata" (nel senso che sono "in ritardo", che non ho tempo) per poter dedicare a tutti il giusto tempo che meritano. E sono sfigata in amore. Leonard mi fa una pippa!!! (The Big Bang Theory, ndr)
Ok, la smetto di piangere su me stessa e cerco di mettermi a fare qualcosa di costruttivo.
Scusate lo sfogo, e abbiate pietà di me.
martedì 6 settembre 2011
mercoledì 20 luglio 2011
Ciao Nouit
martedì 21 dicembre 2010
Caro Babbo Natale
Sono anni che non scrivo una letterina a Babbo Natale. Non so nemmeno se ne ho mai veramente scritta una in tutta la mia vita. E forse questa è la volta buona per farlo.
Spero solo che non sia troppo tardi per mandargliela e che la riceva quanto prima.
Spero solo che non sia troppo tardi per mandargliela e che la riceva quanto prima.
Caro Babbo Natale,
Scusami se in questi anni non mi sono fatta viva, ma è da un po' che non sentivo effettivamente il bisogno di qualcosa per il Natale. Tutto quello che mi hai portato finora mi è effettivamente stato utile, e ti ringrazio, perchè significa che, malgrado tutto, mi sono comportata bene.
Ma quest'anno sono costretta a scriverti, perchè ho veramente bisogno che mi porti quel che desidero.
Come ben saprai, è da un paio di anni che le cose non mi stanno andando bene, o comunque non stanno andando nel modo che avevo previsto. Sono due anni che cerco di fare buoni propositi per l'anno nuovo, e non ne ho mantenuto nemmeno mezzo, vuoi perchè sono io che sono scema e vuoi perchè le cause di forza maggiore sono state davvero maggiori.
La mia richiesta magari non sarà delle più umili o delle più fattibili, ma se te lo chiedo è perchè veramente ne ho bisogno, e spero che nel 2011 questo mi aiuti a mantenere almeno uno dei tremila buoni propositi che mi prometterò di fare.
Ti prego, Babbo Natale, di portarmi per questo Santo Natale un cervello nuovo. Proprio nuovo di zecca, senza nulla di già inculcato. Se proprio non riesci a trovarlo nuovo, anche di seconda mano, ma che almeno al suo interno non ci siano le 700.000 cazzate che ho infilato nel mio in questi 22 anni (quasi 23) di vita. Ne vanno bene anche altre 700.000, ma che almeno non siano le mie.
Se questa richiesta ti sembra impossibile, magari riesci a trovarmi una persona che mi aiuti a ragionare meglio sulle cose che faccio e che non faccio, ma che non sia solo un'inculcatrice di belle parole e che agisca soprattutto (quella lo sono già io, e già mi basto e mi avanzo anche), e che mi aiuti anche sul piano materiale a fare quello che devo o che sento di dover fare. Proprio un personal trainer, o tutor, o come cavolo lo vuoi chiamare, ma che lo faccia "aggratiz", perchè, come ben sai, non ho soldi manco per comprarmi uno specchio per sputarmi in faccia, malgrado abbia la casa piena di specchi (il che è tutto dire...).
Scusami per il ritardo, spero che non sia troppo tardi. So che hai molto da fare in questo periodo, e che ci saranno richieste molto più urgenti della mia, ma se ti fosse possibile, ti pregherei di accontentarmi.
Con affetto,
SC
mercoledì 7 luglio 2010
Esami e mondiali
Tifare Germania sperando che mi porti fortuna domani all'esame di Filologia Germanica, o perseverare nel mio odio mortale verso tale materia (e di conseguenza verso il popolo germanico tutto) e tifare Spagna?
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Uni
martedì 25 maggio 2010
mercoledì 7 ottobre 2009
Shiny Happy Takochan
Primo giorno di corsi del terzo anno di università, leggasi anche: giornata della felicità.
Ingredienti:
Ingredienti:
- Incontrare Volver e Simone, con cui passerò le vacanze lucchessi, in cortile e cominciare a far cazzate con loro (un assaggio di quello che succederà tra 20 giorni)
- Il prof. Oue che fa' battute a tutto spiano (il "caso Nantoka-tivo" resterà negli annali)
- Incontrare quella persona, anche se solo per 5 minuti
- Vedere al cinema "Bastardi Senza Gloria" con i soli sottotitoli (nemmeno una parte doppiata) e ridere come una deficiente per il finto accento italiano di Brad Pitt (non godibile nella versione doppiata)
- Uscire dal cinema e sapere che il Lodo Alfano è incostituzionale
- Tornare a casa e trovarsi davanti una tavoletta di cioccolato artigianale aromatizzata all'arancia
- Il Romics imminente
- Il Luccacomics in arrivo
- I Sonata Arctica e i Dream Theater che diventano sempre più veri
Cosa posso volere di più dalla vita?
In realtà lo so, ma è meglio che non mi pronuncio in merito ;)
In realtà lo so, ma è meglio che non mi pronuncio in merito ;)
sabato 5 settembre 2009
Immaginazione e descrizione
Scrivere, quando è fatto come si deve, (come potete star certi che ritengo di fare io) è solo un modo diverso di conversare: Come nessuno, che sappia il fatto suo, in buona compagnia, si azzarderebbe a dire tutto; - così nessun autore, che comprenda i giusti confini del decoro e della buona educazione, pretenderebbe di pensare tutto: Il rispetto più autentico che possiate dimostrare all'intelligenza del lettore, consiste nel fare amichevolmente a metà, e lasciargli qualcosa da immaginare, a sua volta, al pari di voi.
Per parte mia, non faccio che rivolgergli complimenti di questo genere, e faccio tutto quanto è in mio potere per mantenere occupata la sua fantasia quanto la mia.
Citazione da "La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo" di Laurence Sterne, volume 2 capitolo 9.
Tralasciando il fatto che sia oggettivamente l'unica frase di senso compiuto comprensibile alla sola prima lettura (ogni capitolo lo devo rileggere due volte perchè è talmente complesso e le punteggiature messe così male che la sola prima lettura non basta a capirlo... mi chiedo come cavolo lo darò 'st'esame...), è una frase che mi è piaciuta tantissimo ed è esattamente quello che mi aspetto da un qualsiasi libro: il giusto dosaggio di descrizioni che però lasciano anche spazio all'immaginazione.
Ed ecco spiegato con parole scritte nel 1760 perchè in seconda liceo non sia riuscita a finire di leggere "La storia" di Elsa Morante: se avessi letto questa frase all'epoca forse sarei riuscita a giustificarmi invece di prendere l'unico 2 in Italiano della mia vita (non sapendo come finiva, per la prof non mi ero minimamente azzardata a leggerlo). Ci sono talmente tante descrizioni che diventa monotono e si perde tutto il gusto della lettura. Tanto valeva comprare un catalogo fotografico della Roma del ventennio fascista...
Per parte mia, non faccio che rivolgergli complimenti di questo genere, e faccio tutto quanto è in mio potere per mantenere occupata la sua fantasia quanto la mia.
Citazione da "La vita e le opinioni di Tristram Shandy, gentiluomo" di Laurence Sterne, volume 2 capitolo 9.
Tralasciando il fatto che sia oggettivamente l'unica frase di senso compiuto comprensibile alla sola prima lettura (ogni capitolo lo devo rileggere due volte perchè è talmente complesso e le punteggiature messe così male che la sola prima lettura non basta a capirlo... mi chiedo come cavolo lo darò 'st'esame...), è una frase che mi è piaciuta tantissimo ed è esattamente quello che mi aspetto da un qualsiasi libro: il giusto dosaggio di descrizioni che però lasciano anche spazio all'immaginazione.
Ed ecco spiegato con parole scritte nel 1760 perchè in seconda liceo non sia riuscita a finire di leggere "La storia" di Elsa Morante: se avessi letto questa frase all'epoca forse sarei riuscita a giustificarmi invece di prendere l'unico 2 in Italiano della mia vita (non sapendo come finiva, per la prof non mi ero minimamente azzardata a leggerlo). Ci sono talmente tante descrizioni che diventa monotono e si perde tutto il gusto della lettura. Tanto valeva comprare un catalogo fotografico della Roma del ventennio fascista...
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mercoledì 18 febbraio 2009
Ligabue ha torto
Non è vero che la neve se ne frega.
Quei pochi fiocchi che sono caduti oggi pomeriggio mi hanno fatto dimenticare per qualche istante tutti i miei problemi.
NB: Io vivo a Napoli.
Quei pochi fiocchi che sono caduti oggi pomeriggio mi hanno fatto dimenticare per qualche istante tutti i miei problemi.
NB: Io vivo a Napoli.
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giovedì 29 gennaio 2009
"Paid in full"
It's hard for me to love myself right now
I've waited, hated, blamed it all on you
It's hard for me to love your face right now
I'm waiting, hating, needing being me
I need you less and less
Every day leads us further away
From that moment
It's hard for me to hate myself right now
Finally I understand me
One day we may have a new me and you
But first I need to learn to love me too
I've waited, hated, blamed it all on you
It's hard for me to love your face right now
I'm waiting, hating, needing being me
I need you less and less
Every day leads us further away
From that moment
It's hard for me to hate myself right now
Finally I understand me
One day we may have a new me and you
But first I need to learn to love me too
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lunedì 26 gennaio 2009
A volte...
...mi chiedo perchè alcune persone si divertano così tanto a scherzare con i sentimenti altrui.
Soprattutto sotto esami.
Non so nemmeno se mandarti a fanculo o no...
Soprattutto sotto esami.
Non so nemmeno se mandarti a fanculo o no...
domenica 28 dicembre 2008
Rivelazioni
Ho appena scoperto che questo blog si vede meglio su Explorer che su Firefox.
Il che mi inquieta alquanto...
Il che mi inquieta alquanto...
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martedì 9 dicembre 2008
Il mondo mi dice che mi devo creare un profilo su Facebook. Il mondo mi dice che è un modo carino di ritrovare gli amici di un tempo, i compagni di scuola, gli amici delle estati passate...
Ma io che non voglio avere NESSUN CONTATTO nè con gli amici di un tempo, nè con i compagni di scuola, nè con gli amici delle estati passate (tranne qualche eccezione, ovviamente), che me lo faccio a fare un profilo su Facebook?
Mah, prima o poi succederà come quando inizialmente mi rifiutai di creare un blog. Aspetterò un po' di tempo, poi rinuncerò anche io.
Attualmente di blog ne ho ben 2, ed è in progetto anche il terzo (ma solo in progetto). Chi mi dice che non creerò anche più profili con Facebook? (sempre se è possibile...)
Ma io che non voglio avere NESSUN CONTATTO nè con gli amici di un tempo, nè con i compagni di scuola, nè con gli amici delle estati passate (tranne qualche eccezione, ovviamente), che me lo faccio a fare un profilo su Facebook?
Mah, prima o poi succederà come quando inizialmente mi rifiutai di creare un blog. Aspetterò un po' di tempo, poi rinuncerò anche io.
Attualmente di blog ne ho ben 2, ed è in progetto anche il terzo (ma solo in progetto). Chi mi dice che non creerò anche più profili con Facebook? (sempre se è possibile...)
domenica 9 novembre 2008
Soluzione!
Adoro ascoltare musica, in qualunque momento e in qualunque luogo. Anche (e direi soprattutto) quando navigo nel web, in particolare quando "sbircio" nei vari blog. Purtroppo, però, ho la pessima abitudine di aprirne almeno una decina contemporaneamente, nelle diverse schede di Firefox.
Capita, quindi, che i suddetti blog abbiano un iPod o similia incorporati, e parta una canzone in automatico con l'apertura del blog stesso. Il problema non è tanto il singolo iPod virtuale che parte, quanto TUTTI gli iPod virtuali che si aprono contemporaneamente, mandando in stereofonia 7-8 canzoni diverse, oltre a quella che stavo ascoltando io. E quindi devo partire in quarta a cercare il blog che ha acceso questo iPod e "spegnerlo". Il più delle volte, però, è impossibile, e non riesco a capire il perchè...
Dato che non sopporto l'ascoltare una canzone che non mi va' (non che abbia qualcosa contro i gusti degli autori dei blog, anzi, il più delle volte sono in sintonia con i miei. Solo che quando non mi va' di sentire una canzone, anche se mi piace, non mi va' e basta), il più delle volte sono costretta a spegnere le casse, e rinunciare a sentire anche la "mia" canzone.
Oggi ho finalmente risolto tutti i problemi della mia vita, e non riesco ancora a capacitarmi del fatto che non abbia mai pensato ad una cosa così semplice finora (demenza senile che ritorna...): ho collegato il mio Zen alle casse e disattivato l'audio del pc!!!
Di solito, è una cosa che faccio quando ho bisogno di sentire la musica mentre studio e il pc è spento. Sì, ho uno stereo in camera, a cui potrei sia collegare lo Zen sia ascoltare cd in formato mp3, ma ha certe casse che anche a volume bassissimo si sentono i bassi per tutto il condominio (eh sì... un Signor stereo), e non posso mettere le cuffie perchè se mia madre urla e strepita dall'altra parte della casa non la sento (cosa che effettivamente non mi dispiacerebbe, ma poi dovrei stare a sentire le sue cazziate per 20 minuti buoni). Le casse del mio pc sono piccole, il che mi permette di tenere la musica ad un volume ideale, sia per mantenere la concentrazione sia per ascoltare eventuali voci.
E adesso, finalmente, posso sentire la mia musica mentre navigo su internet... Per me è davvero una conquista!
(Per la cronaca, ora come ora sto ascoltando "Fields of gold" dei Police)
Capita, quindi, che i suddetti blog abbiano un iPod o similia incorporati, e parta una canzone in automatico con l'apertura del blog stesso. Il problema non è tanto il singolo iPod virtuale che parte, quanto TUTTI gli iPod virtuali che si aprono contemporaneamente, mandando in stereofonia 7-8 canzoni diverse, oltre a quella che stavo ascoltando io. E quindi devo partire in quarta a cercare il blog che ha acceso questo iPod e "spegnerlo". Il più delle volte, però, è impossibile, e non riesco a capire il perchè...
Dato che non sopporto l'ascoltare una canzone che non mi va' (non che abbia qualcosa contro i gusti degli autori dei blog, anzi, il più delle volte sono in sintonia con i miei. Solo che quando non mi va' di sentire una canzone, anche se mi piace, non mi va' e basta), il più delle volte sono costretta a spegnere le casse, e rinunciare a sentire anche la "mia" canzone.
Oggi ho finalmente risolto tutti i problemi della mia vita, e non riesco ancora a capacitarmi del fatto che non abbia mai pensato ad una cosa così semplice finora (demenza senile che ritorna...): ho collegato il mio Zen alle casse e disattivato l'audio del pc!!!
Di solito, è una cosa che faccio quando ho bisogno di sentire la musica mentre studio e il pc è spento. Sì, ho uno stereo in camera, a cui potrei sia collegare lo Zen sia ascoltare cd in formato mp3, ma ha certe casse che anche a volume bassissimo si sentono i bassi per tutto il condominio (eh sì... un Signor stereo), e non posso mettere le cuffie perchè se mia madre urla e strepita dall'altra parte della casa non la sento (cosa che effettivamente non mi dispiacerebbe, ma poi dovrei stare a sentire le sue cazziate per 20 minuti buoni). Le casse del mio pc sono piccole, il che mi permette di tenere la musica ad un volume ideale, sia per mantenere la concentrazione sia per ascoltare eventuali voci.
E adesso, finalmente, posso sentire la mia musica mentre navigo su internet... Per me è davvero una conquista!
(Per la cronaca, ora come ora sto ascoltando "Fields of gold" dei Police)
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venerdì 24 ottobre 2008
Sento
Sento le lacrime che vorrebbero uscire dai miei occhi. Sento il mio cuore che vorrebbe esplodere. Sento la mia mente richiamare ricordi lontani. Sento le mie dita tremare mentre cerco di scrivere quello che sento. Sento il sapore di caffè sulle mie labbra. Sento che il rapporto con mia madre sta peggiorando, e non mi sento per niente felice per questo. Sento la musica dal mio mp3, anche se sentire troppa musica dalle cuffiette fa' male. Ma sento lo stesso il bisogno di perdermi nella musica. Sento l'aria fredda della prima sera entrare nella mia stanza e penetrarmi la pelle, ma non sento il bisogno di chiudere la finestra né di mettermi una felpa. Sento la necessità di dover cominciare a studiare. Ogni volta che sento la sua voce, lo sento sempre più distante, e sento che un pezzo di me se ne va' via con lui. Mi sento insicura e fragile. Mi sento stanca. Ma soprattutto, domani sera non me la sento proprio di subirmi la riunione familiare con 30 persone in casa... L'avete capito perfettamente: non è un bel momento. E non chiedetemi né cosa ho scritto, né il motivo, perchè non lo so nemmeno io. Me lo sentivo e basta.
giovedì 16 ottobre 2008
500 euro
Il secondo anno di università è cominciato, con tutti i suoi pro e contro (più contro che pro, tra l'occupazione contro la riforma Gelmini e corsi che si accavallano...), e a meno di una settimana dal suo inizio già sono stremata dalla stanchezza.
Ma la cosa che mi fa' andare in bestia non sono tanto i prof idioti (quello di Letteratura Inglese II in primis), i corsi che non riesco a seguire (perchè si accavallano PUNTUALMENTE con Lingua Giapponese II) o gli orari al limite dell'umano (inizio alle 9, finisco alle 17 - se mi va bene - o alle 19, SENZA PAUSA PRANZO).
Mi fa' imbestialire il fatto che per fare un corso di un mese dovrei spendere più o meno la stessa cifra che spendo per un anno di università!!!
Mi spiego: sto frequentando il mio corso di laurea per poter sperare un giorno di intraprendere la carriera di traduttrice letteraria.
A dicembre a Napoli inizierà un corso che tratta proprio di questo, che di solito si tiene a Roma, e che durerà circa un mesetto (in realtà 2, ma se si contano le vacanze di Natale e il fatto che, dopo le prime 4 lezioni, il corso di divide in 3 parti per 3 diverse lingue e che per ogni lingua il corso dura circa 3 settimane il tempo si restringe notevolmente).
L'unico problema è che è organizzato da una casa editrice, quindi è "privato". Il costo è esattamente di 500 euro. Io per un anno di studi all'università (esclusi i libri) ne spendo (o meglio, i miei spendono) 750 ALL'ANNO!!!
Non ho nemmeno il coraggio di chiederglieli questi 500 euro. E purtroppo non riesco nemmeno a trovare un quarto di lavoro (nemmeno mezzo: un quarto) per poter almeno sovvenzionare in parte le spese.
Ma perchè per poter realizzare i propri desideri si deve essere milionari??
Ma la cosa che mi fa' andare in bestia non sono tanto i prof idioti (quello di Letteratura Inglese II in primis), i corsi che non riesco a seguire (perchè si accavallano PUNTUALMENTE con Lingua Giapponese II) o gli orari al limite dell'umano (inizio alle 9, finisco alle 17 - se mi va bene - o alle 19, SENZA PAUSA PRANZO).
Mi fa' imbestialire il fatto che per fare un corso di un mese dovrei spendere più o meno la stessa cifra che spendo per un anno di università!!!
Mi spiego: sto frequentando il mio corso di laurea per poter sperare un giorno di intraprendere la carriera di traduttrice letteraria.
A dicembre a Napoli inizierà un corso che tratta proprio di questo, che di solito si tiene a Roma, e che durerà circa un mesetto (in realtà 2, ma se si contano le vacanze di Natale e il fatto che, dopo le prime 4 lezioni, il corso di divide in 3 parti per 3 diverse lingue e che per ogni lingua il corso dura circa 3 settimane il tempo si restringe notevolmente).
L'unico problema è che è organizzato da una casa editrice, quindi è "privato". Il costo è esattamente di 500 euro. Io per un anno di studi all'università (esclusi i libri) ne spendo (o meglio, i miei spendono) 750 ALL'ANNO!!!
Non ho nemmeno il coraggio di chiederglieli questi 500 euro. E purtroppo non riesco nemmeno a trovare un quarto di lavoro (nemmeno mezzo: un quarto) per poter almeno sovvenzionare in parte le spese.
Ma perchè per poter realizzare i propri desideri si deve essere milionari??
giovedì 18 settembre 2008
Decisione blogghistica
Ho notato che questo mio blogghino è un po' "vuoto".
Non nel senso di post, ma nel senso proprio di contenuti... Cioè, a parte qualche delirio momentaneo da vita universitaria, qualche video, innumerevoli test e demenza senile (a 20 anni!!!) a più non posso, non ci ho messo niente di effettivamente "costruttivo"...
Ok, al di là del promemoria che ho scritto (dimenticandomene completamente, tralaltro...) (vedi alla voce: "Demenza senile"), ho deciso che comincerò a parlare anche di film, libri e fumetti. Magari facendo una sottospecie di recensione, o comunque qualcosa di simile. Magari stimolerò la vostra curiosità, e vi deciderete anche a leggere qualche manga (Mente Malvagia Mode: ON!).
Vabè, vado a vedere la partita del Napoli per la Uefa... Stanotte leggerò l'ultimo numero di "Death Note" e domani per la prima volta da luglio non mi sveglierò prima delle 11.
Non nel senso di post, ma nel senso proprio di contenuti... Cioè, a parte qualche delirio momentaneo da vita universitaria, qualche video, innumerevoli test e demenza senile (a 20 anni!!!) a più non posso, non ci ho messo niente di effettivamente "costruttivo"...
Ok, al di là del promemoria che ho scritto (dimenticandomene completamente, tralaltro...) (vedi alla voce: "Demenza senile"), ho deciso che comincerò a parlare anche di film, libri e fumetti. Magari facendo una sottospecie di recensione, o comunque qualcosa di simile. Magari stimolerò la vostra curiosità, e vi deciderete anche a leggere qualche manga (Mente Malvagia Mode: ON!).
Vabè, vado a vedere la partita del Napoli per la Uefa... Stanotte leggerò l'ultimo numero di "Death Note" e domani per la prima volta da luglio non mi sveglierò prima delle 11.
martedì 16 settembre 2008
Goodbye Blue Sky
(Sì, lo so che non l'ha scritta lui, ma è l'unica citazione Pink-Floyd-iana che mi viene in mente per esprimere quello che provo ora).
Ieri è morto Richard Wright, una parte importante della musica, che non tornerà mai più.
Forse sarò un po' ipocrita, visto che sono relativamente da poco una fan dei Pink Floyd, anche se li conosco da quando avevo 6 o 7 anni (avere la stanza accando a quella di un chitarrista/tastierista - mio fratello - ha dato i suoi frutti...), ma sento di dover interrompere per qualche istante il mio studio, anche se domani ho un esame importante, e dedicargli un piccolo angolo del mio blog.
And I am not frightened of dying. Any time will do, I don't mind
Why should I be frightened of dying? There's no reason for it, you've gotta go sometime
I never said I was frightened of dying
(The Great Gig in the Sky)
Remember when you were young,
You shone like the sun
Shine on, you crazy diamond!
Now there's a look in your eyes,
Like black holes in the sky
Shine on, you crazy diamond!
(Shine on, you crazy diamond)
And if the band you're in starts playing different tunes,
I'll see you on the dark side of the moon
(Brain Damage)
Ieri è morto Richard Wright, una parte importante della musica, che non tornerà mai più.
Forse sarò un po' ipocrita, visto che sono relativamente da poco una fan dei Pink Floyd, anche se li conosco da quando avevo 6 o 7 anni (avere la stanza accando a quella di un chitarrista/tastierista - mio fratello - ha dato i suoi frutti...), ma sento di dover interrompere per qualche istante il mio studio, anche se domani ho un esame importante, e dedicargli un piccolo angolo del mio blog.
And I am not frightened of dying. Any time will do, I don't mind
Why should I be frightened of dying? There's no reason for it, you've gotta go sometime
I never said I was frightened of dying
(The Great Gig in the Sky)
Remember when you were young,
You shone like the sun
Shine on, you crazy diamond!
Now there's a look in your eyes,
Like black holes in the sky
Shine on, you crazy diamond!
(Shine on, you crazy diamond)
And if the band you're in starts playing different tunes,
I'll see you on the dark side of the moon
(Brain Damage)
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domenica 3 agosto 2008
Promemoria
Parlare dei film che ho visto di recente e del concerto dei REM.
Scusate, ma se non me lo segno me lo scordo...
Scusate, ma se non me lo segno me lo scordo...
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