giovedì 24 gennaio 2008

Ci avete fatto caso?

Lo so che si tratta dell'ennesima conferma del fatto che, invece di perdere tempo con queste cazzate, dovrei mettermi un po' (ma giusto un po') a studiare, in vista dell'esame di Letteratura Italiana, ma non potevo fare a meno di scriverlo da qualche parte.

Partiamo con un breve prologo, per farvi più o meno capire di cosa sto parlando.

Avete presente quei cavolo di messaggi promozionali (NB: non pubblicità, ma messaggi promozionali!) delle suonerie che rompono il cavolo ogni sacrosanto giorno tra un tempo e l'altro di OC o tra una puntata dei Simpson e una di Futurama?
Quelle che veramente non si possono proprio vedere, specialmente per quei cretini che vengono pagati per fare i cretini (altro che Grande Fratello!)?
Ma soprattutto, quelle che invece dell'mp3 "originale" ti spara una cover fatta male della canzone in proposito?

Ecco, è da un po' che ci pensavo...

Ci avete fatto caso che la cover di "Monsoon" dei Tokio Hotel è cantata da una donna?
Ci sarà un motivo, no?

mercoledì 9 gennaio 2008

Domanda del cazzo del giorno - 2

Riuscirò mai a prendermi una sbronza come si deve, una buona volta?

Mi sono scocciata di avere solo degli inutili giramenti di testa e degli atteggiamenti da deficiente (non che quando sia sobria cambi qualcosa...) ...

Voglio ubriacarmi!!! Voglio bere talmente tanto da dimenticare quello che ho fatto... E vomitare anche l'anima... E stare talmente male la mattina dopo da non voler fare nient'altro che non sia stare a letto a guardare il soffitto...


Cazzo, almeno una volta nella vita, voglio farlo!!!

mercoledì 2 gennaio 2008

...Buon anno nuovo...

Ora come ora non mi va' per niente di cedere alle mondanità da secondo giorno dell'anno. Considerando quello che è stato il primo giorno, tralaltro...
E non mi va' nemmeno di fare dei pronostici per l'anno nuovo ormai in corso, nè di scandagliare tra i ricordi cosa è andato bene e cosa male dell'anno vecchio.
Non mi va' di fare auguri a gente che non conosco, o anche che conosco.
Alla fine cos'è effettivamente cambiato? Un numero. Sia il 31 dicembre che il 1° gennaio non sono altro che la conferma di quanto in realtà sia ipocrita il nostro mondo. Alla fine sono solo due giorni come tutti gli altri 363, anzi, 364 dal momento che quest'anno è bisestile.
Ma a parte tutte le stronzate anti omologazione che mi possano venire in mente adesso (e anche molto emo), posso anche dire che questi due giorni alla fine qualcosa di bello ce l'hanno.
Il 31 dicembre i tuoi genitori non possono dirti niente né metterti in punizione per non aver rispettato il coprifuoco e hai tutte le scuse di questo mondo per aver alzato po' il gomito, mentre il 1° gennaio hai la scusa di aver fatto tardissimo la notte prima e dormire fino a 5 minuti prima che inizi il pranzo con la famiglia ed essere incavolato con il mondo per il pesantissimo mal di testa post-sbronza.
Tutte cose che a me non sono successe, ma voglio far finta che sia così.

Mi sono presa una pausa anche fin troppo lunga. Prendo la pillola per la tiroide e mi butto nuovamente sui libri.

domenica 23 dicembre 2007

Unico post

So che non ho scritto granchè nell'ultimo mese, ma almeno un piccolo messaggio è d'obbligo.

Kurisumasu omodetou!!!




Trad: Buon Natale

venerdì 30 novembre 2007

Primi 2 mesi

Eccomi qui. Sono quasi le 11 di sera, e sto guardando la replica di ieri sera dello spettacolo di Benigni (benedetto sia RaiSat e chi lo ha inventato), stesa sul letto, e in attesa di una telefonata.

La situazione all'università sta davvero degenerando. Quasi mi dispiace il fatto che a dicembre finiscano le lezioni di Letteratura Giapponese. La ricerca di tutti i doppi sensi che la prof dice si fa sempre più minuziosa. Grazie a tutto questo, e in particolare all’analisi del Genji Monogatari (Storia di Genji), abbiamo intenzione di comporre il Rokko Monogatari, ossia la storia di Rocco Siffredi. Non potreste mai immaginare quante cose in comune hanno quei due. Non so se effettivamente la prima cosa che hanno in comune sia quella che si pensa immediatamente nello stesso momento in cui si sente parlare di Rocco (tralasciando i particolari, che potrebbero esserci i bambini su internet), quanto il fatto che entrambi erano dei grandissimi “amanti” (e qui le virgolette erano d’obbligo).
Insomma, il Genji Monogatari tratta della vita sessuale degli antichi giapponesi. Motivo per cui il Rokko Monogatari era obbligatorio stendere.

Tornando seria (anche se davvero ce ne vuole), ho notato che effettivamente questi miei primi due mesi di università sono passati come niente. E sto seriamente prendendo in considerazione il fatto che se anche i prossimi due mesi passeranno così velocemente, mi troverò a pochi giorni dagli esami senz’aver fatto un emerito cavolo. E’ giunto il momento che inizi seriamente a studiare. Ma la prospettiva non mi spaventa, né mi sconvolge e neppure mi deprime, come quando mi succedeva al liceo. Ho voglia di studiare, e soprattutto ho voglia di andare a seguire le lezioni, di qualunque lezione si tratti. Quelle di Giapponese in primis, ma anche le altre, anche perché sono interessantissime, e anche se la cosa che viene spiegata magari è “inutile” (parlando secondo l’etica liceale), è il professore stesso, quando te la spiega, a rendertela interessante, e ti appassiona, e tu ne vuoi sapere sempre di più. È questo il bello dell’università. L’approccio con le materie è completamente diverso.

Ma la vera diversità, che ho capito da poco, e mi ritengo alquanto fortunata per questo, è proprio l’ambiente che si vive alla mia università. A sentir parlare gli altri miei amici, l’università è peggio del liceo, in quanto ambiente. Nel senso che trovi una quantità immensa di ragazzi con la puzza sotto al naso, che sono lì solo grazie ad un qualche aiuto del parentado, che invece di aiutarsi tra di loro si sfidano a suon di voti agli esami. Invece, all’Orientale non è così. C’è un’atmosfera amichevole, che ti invita a stare lì anche solo a non fare niente, e che ti fa sentire bene anche se sei discriminato dalla “società”. Credo che l’Orientale sia l’università per eccellenza: aperta a tutto e a tutti nel vero senso della parola. Se di nome ti apre alle diverse culture del mondo, di fatto le accoglie e le raggruppa. Puoi davvero trovare tutti i tipi di persone, e nessuno che sia colto dai pregiudizi, anzi, l’esatto opposto. Tutti vogliono essere amici di tutti, dallo straniero al gay. Nessuno è discriminato, nessuno è giudicato, tutti sono accolti da tutti, indifferentemente. È questa per me l’università. Un ambiente aperto in tutti i sensi, e che ti invoglia ad aprirti al mondo e alle sue realtà.

Sono contenta della mia scelta. Sono davvero felicissima di essere capitata in questo ambiente e aver trovato il gruppo di colleghi con cui sto condividendo questa splendida esperienza, e non me ne pentirò mai.

lunedì 26 novembre 2007

Allegria...

Sulle note di una canzone della splendida canzone degli U2 ("In the name of love") che fa da colonna sonora a quello schifo di film che è "Elizabethtown", che è in questo preciso istante in onda su Sky, mi sta balenando in mente un pensiero alquanto emo, anche se non del tutto.

Stranamente, quel film rispecchia quasi del tutto quello che ho sempre immaginato per il mio funerale: un'accozzaglia di gente intenta a strafogarsi di qualsivoglia ben di Dio, un parente/amico che parla di tutto fuorchè di me alle altre persone presenti, aggiungendoci parecchie battute di sottofondo per rallegrare l'atmosfera (manco fosse un live di Zelig) e un concerto rock durante il quale si incendiano le tende della sala per colpa del calore dei riflettori, e quindi parte il sistema antincendio e tutti a ballare a ritmo di rock sotto l'acqua. Insomma, tutto fuorchè una cosa triste e strappalacrime. In più, niente sepoltura. Cremazione e spargimento delle ceneri nei luoghi che più ho amato, e perchè no? anche odiato. Insomma, i luoghi dove la mia vita si è formata a poco a poco.
E' una cosa assurda. Tutto nei minimi particolari. Ho immaginato il mio funerale talmente tante volte in quel pericolo in cui la morte era troppo comoda in un periodo di schifo totale, che vederlo vissuto da qualcun altro, anche se per finta in un film, è quasi allucinante.

Tralasciando il lato cinematografico della faccenda, il motivo per cui voglio così il mio funerale è quasi banale, e, se vogliamo, quasi egoistico.
Tutti i funerali a cui ho partecipato sono stati tragici. E quando dico tragici è dir poco.
Premettendo che sono stata seriamente male solo al primo a cui ho partecipato (sarà che agli altri sapevo cosa aspettarmi, o semplicemente che li ho presi con più filosofia), ho notato che durante la funzione vera e propria, tutto si fà fuorché consolare chi sta male. Non ne faccio solo una questione di ipocrisia generale, ma proprio dell'atmosfera. Sembra quasi che nessuno voglia in realtà rallegrare le persone che hanno appena perso qualcuno a loro caro. Cioè, quando io ho bisogno di rallegrarmi non mi va di sentire condoglianze qui e mi spiace lì e se-hai-bisogno-ci-sono là.
E' per questo che voglio un funerale allegro. Perché voglio che nessuno debba soffrire nè della mia dipartita nè di altro, e che il mio ultimo ricordo sia allegro. Insomma, due piccioni con una fava.
L'unica cosa che mi rattrista di tutto questo, è che non potrò parteciparvi.

mercoledì 21 novembre 2007

Tempo morto

Questo è un altro dei tanti tempi morti in cui la voglia di studiare viene meno e in cui la voglia di scrivere qualcosa prende piede, anche se, come sempre, riempirò questo post di cose talmente inutili da indurmi a chiedere: perché lo sto facendo?

Mi viene da pensare che a quest'ora, se fossi andata all'uni, starei duellando a colpi di grammatica inglese con una troietta che crede di essere chissacchì solo perché ha un 8° grado Trinity (che tralaltro ho anche io...), e un po' mi rincresce aver abbandonato tutti i miei collegucci (Lavi per prima) alla triste sorte che ci attanaglia tutti i mercoledì: 6 ore di spacco!!!
Tutte le settimane cerchiamo il modo migliore per occupare quell'arco di tempo così infinitamente lungo (e pensare che le 3 ore di venerdì ci sembravano infinite... finchè non è iniziato il corso di inglese...): una volta infiltrandoci a Letteratura Tedesca, un'altra cazzeggiando in aula "studio" cercando di capire perché la macchinetta del caffè sia diventata improvvisamente una distributrice di zucchero (per farvi capire: selezionavi "caffè espresso dolce" e usciva solo lo zucchero... Ingegnoso...), e un'altra andando in giro tra le varie sedi dell'uni sparse per il centro storico napoletano (grazie alla quale ho ripreso tutti i giorni in cui non sono andata in palestra). Sono quasi tentata di provare una volta a tornare a casa per poi ritornare all'uni, ma considerando il tempo che ci vuole, praticamente starei a casa solo un paio d'ore e per il resto starei bloccata nel traffico cittadino (aggiungendoci una buona dose di cazzeggio post-giapponese-pre-spacco-pre-inglese).

martedì 20 novembre 2007

Tunak Tunak Tun

Unitevi anche voi alla Tunak Mania!!!!

domenica 11 novembre 2007

Sonata Arctica



Stasera, i miei tessssori sono per la prima volta in Italia, in una lontana città del nord (Milano, tanto per cambiare...) a cui non mi è consentito accedere, un po' per la distanza, un po' per il costo del viaggio, un po' perchè mia madre tiene la Cazzimma nelle vene e non ha mai riferito a mio padre il mio folle desiderio di andare a vivere una serata come Dio comanda.
Stasera mi chiuderò in camera, con la loro discografia nelle orecchie, e chi si è visto si è visto.
Spero solo che sul sito del fanclub italiano mettano la scaletta. Non tanto per un attacco di masochismo nei miei confronti (il che è obbligatorio) quanto per poter fare una mini compilation e far finta di essere stata lì quando la sento...
E spero che diano il meglio di loro, di modo che che chiunque sarà lì potrà dire che è stato un gran bel concerto.

venerdì 9 novembre 2007

Novembre

Un po' di tempo fa ho detto di odiare il mese di maggio...
Rileggendo quelle poche righe che ho scritto 7 mesi fa, mi sono resa conto che, in realtà, il mese che odio di più è novembre.
Maggio è comunque messo bene. E' in un bel periodo. Giornata fresche, sole luminoso, atmosfera estiva in avvicinamento, premonizioni di giornate intere passate al mare, tra i bagni e la sabbia, poca voglia di tornare a casa anche se sono le 17...
Novembre è l'opposto.
Il giorno diventa notte troppo presto, così presto da farti perdere la voglia di fare tutto anche se sono solo le 17, e fa così tanto freddo che anche quel piccolo servizio che devi fare dall'altra parte della strada diventa un'impresa.
E' quasi inverno, ma non del tutto. Non c'è quell'aria per le strade che ti invoglia ad uscire solo per guardare nelle vetrine illuminate cosa desideri per Natale, o cosa farebbe piacere ricevere a chicchessia. E nemmeno quella dell'inverno che sta finendo, in cui si respira la primavera che sta per arrivare anche se si gira ancora con piumini e cappelli di lana.
Da questo punto di vista, poi, Napoli è una città strana... Fa' freddo, ci sono le nuvole grige che coprono il cielo, ma la neve non cade. Al massimo piove...
Sui libri di scienze ti dicono che se la temperatura esterna raggiunge gli 0°, le goccioline d'acqua che cadono, ghiacciano e diventano neve. D'inverno, la notte, qui la temperatura arriva anche al di sotto di quella temperatura (anche se il meteo solitamente dice che non si vada al di sotto dei 3-4°...), eppure la neve sembra che abbia paura di scendere. Vuole solo stare attorno al cratere del Vesuvio. Che poi dovrebbe fare molta più paura lui che le strade di Napoli... O no? Siamo sempre in una delle città più pericolose d'Italia...

E' novembre il mese che più odio. C'è un'atmosfera troppo cupa... Forse è per questo che hanno messo in questo mese la commemorazione dei morti, o come la vogliamo chiamare...

mercoledì 31 ottobre 2007

...e infine arrivò Dafne

Dopo che Comet mi ha fatto notare che avevo salvato il post senza averci scritto niente dentro (il che è tutto dire XD), eccomi qui a scrivere un nuovo capitolo della mia esistenza.

Oggi è stato l'ennesimo delirante giorno passato all'università, e vi dirò, non mi sono mai sentita meglio in vita mia. Finalmente posso assaporare la vita universitaria in tutte le sue sfumature, dal cazzeggio a lezione, al cazzeggio post lezione.
A parte il fatto che ormai le lezioni di Giapponese sono diventate "la caccia al doppio senso", ormai tutto si fa fuorchè seguire. O per meglio dire la lezione di una prof in particolare. Diciamo che a guardarla fa tenerezza. Già non parla bene italiano, poi ci fa rivivere le esperienze della scuola elementare, quando facevamo quei giochini idioti per imparare lettere, numeri e giorni della settimana. Però, appunto per questo, le sue lezioni sono di una noia stratosferica. Ma per fortuna, i miei cari e dolci colleghi di università sanno come rendere queste lezioni tutto fuorchè noiose.
Tra una cantata in cinese della pubblicità di Very Victoria, gli pseudonimi al femminile (Dafne pe l'appunto) di uomini alti 1.80m (veramente solo uno), cadute per le scale e quant'altro, ogni giorno all'università diventa un'avventura.

sabato 27 ottobre 2007

L'Orientale: un nome, un perchè

Ebbene sì: ho finalmente iniziato l'università, e mi sto divertendo da pazzi!
Le giornate universitarie sono assurde: si alternano giorni in cui si accavallano corsi su corsi, e altri in cui hai un'infinità di ore di spacco tra una lezione e l'altra.
Ma la compagnia è buona, e la voglia di fare (ma soprattutto quella di cazzeggiare) non ci manca.
E' un ambiente stupendo, anche se cambia a seconda della sede in cui devo andare. Ma Palazzo Corigliano è una reggia in tutto e per tutto, e per fortuna, la sede della mia facoltà è questa, quindi la maggior parte dei corsi che devo seguire si tengono qui.

In più, ho ritrovato il mio amore perduto per il venerdì.
Da quando ero piccola non sono quasi mai andata a sucola il sabato (non bigiavo, era semplicemente chiusa la scuola), tranne che nei tre anni delle medie e l'ultimo anno di liceo, in cui il sabato, a lezione, ero tutto meno che sveglia.
Il venerdì universitario si articola in questo modo:

dalle 8 alle 9.50: Letteratura Italiana: prima ora di lezione appunti, seconda lettura della Gerusalemme Liberata, cioè si dorme;
dalle 9.50 alle 10: Show di Lotta libera per prendere i posti per la lezione di Lingua Giapponese;
dalle 10 alle 12: Lingua Giapponese con il terrore di essere presi dalla prof e interrogati;
dalle 12 alle 15: Cazzeggio (e in queste tre ore accade davvero di tutto... dall'imitazione del papa e di Mussolini dalle balconate alla trascrizione di termini assurdi in giapponese alla lettura delle carte in "aula studio");
dalle 15 alle 17: Letteratura Giapponese classica, ossia dormita colossale causata dalla monotonia della voce della prof, e l'unico modo per rimandere svegli è cercare di trovare più doppi sensi possibili nelle poesie e nelle parole della stessa prof, e, in assenza dei quali, trovare argomenti inutili per passare il tempo (ad esempio il fatto che la prof non abbia i due denti incisivi superiori).
Insomma, tutto si fa meno che studiare.

mercoledì 24 ottobre 2007

Domanda del cazzo del giorno

Perchè un anglofono rinuncia a imparare l'italiano alla prima lezione?

Perchè ha scoperto che esistono 6 modi diversi per dire "the".

lunedì 22 ottobre 2007

Munchkin, I love you!



Dico solo che amo questo gioco.
La presa per il culo per eccellenza dei gdr da tavolo esistenti (credo che tutti voi conosciate Magic almeno epr sentito dire...)

Per farvi avere un'idea, vi dico solo che l'arma più potente è la Spada dello Sporco Bastardo, che gli Avvocati sono i mostri più potenti, ma non attaccano i Ladri per affinità professionale, e che il fine ultimo di questo gioco è barare il più possibile.

giovedì 18 ottobre 2007

Aggiornamento test del 16/04/07

Siccome non ho un cavolo da fare (anche se dovrei cucinare... lo stomaco brontoleggia :-S, NdR), aggiorno il test fatto sei mesi fa...

1. ULTIMA SIGARETTA: mai fumato sigarette
2. ULTIMO BACIO: domenica sera
3. ULTIMO BUON PIANTO: boh? e chi se lo ricorda??
4. ULTIMO LIBRO DI BIBLIOTECA RESTITUITO: mai preso libri in biblioteca (o meglio non ancora...)
5. ULTIMO FILM VISTO: "Shark Tale"
6. ULTIMO LIBRO LETTO: "Dracula" di Bram Stocker
7. ULTIMA PAROLACCIA: Fanculo
8. ULTIMA BIRRA ALCOLICA BEVUTA: Birra e un sorso di vino
9. ULTIMO CIBO CONSUMATO: Caffellatte con i corn flakes
10. ULTIMA COTTA: quel ficone di cosplay di Sephiroth al Romics *___*
11. ULTIMA TELEFONATA: pochi minuti fa a mia madre
12. ULTIMO SQUILLO: ieri sera a Maya
13. ULTIMO MESSAGGIO: a Maya ieri pomeriggio, per avvisarla che avrei fato un po' tardi
14. ULTIMO PROGRAMMA TV GUARDATO: I Simpson in questo momento
15. ULTIMA DOCCIA FATTA: stamattina
16. ULTIME SCARPE INDOSSATE: oltre alle pantofole, le Converse All Star
17. ULTIMO CD ASCOLTATO: "Diabolos" di Gackt
18. ULTIMO ACQUISTO: McFlurry agli smarties
19. ULTIMO DOWNLOAD: l'immagine per l'avatar
20. ULTIMA SECCATURA: mio padre che non capiva che come andava pagata la rata dell'uni...
21. ULTIMA DELUSIONE: ripeto la stessa risposta dell'ultima volta: Posso fare un elenco che dura tutti i miei 19 anni
22. ULTIMA COSA SCRITTA: un promemoria
23. ULTIMO PULSANTE USATO: quello dell'accendino per accendere la candela
24. ULTIMA FANTASIA SESSUALE: e chi ne ha bisogno? XD
25. ULTIMO STRANO INCONTRO: sul treno di ritorno da Roma, la settimana scorsa... Per 2 ore non c'è stato (e ovviamente io e Aranhart ne abbiamo approfittato per pulirci le mani sulla sua giacca XD), ma per l'ultima mezz'ora ha cominciato a parlare di cose assurde e non la finiva più...
26. ULTIMO GELATO MANGIATO: un McFlurry agli smarties ieri pomeriggio
27. ULTIMA VOLTA CHE TI SEI INNAMORATA: lo sono...
28. ULTIMA VOLTA CHE SEI STATA SGRIDATA: non me lo ricordo...
29. ULTIMA SEDIA IN CUI TI SEI SEDUTA: quella della cucina per fare colazione
30. ULTIMO REGGISENO INDOSSATO: bianco panna
31. ULTIMA MAGLIETTA INDOSSATA: quella che uso come pigiama, con un'immagine di Slam Dunk
32. ULTIMA VOLTA CHE HAI BALLATO: ieri pomeriggio, mentre facevo il cambio di stagione, ascoltando musica a tutto volume

mercoledì 22 agosto 2007

Shine on me

Non fate caso al titolo... E' solo un modo come un altro per evidenziare quelli che sono stati i 15 giorni più assurdi della mia vita.
Come avrete ben notato, sono finalmente tornata dalle vacanze, anche se non sono del tutto finite (non ho ancora finito di lavare i panni che già li devo rimettere in valigia, NdR). Mi toccano gli ultimi giorni della settimana da passare con la famiglia nella tanto sperata (e affittata) casetta al mare, con probabilità pari a meno dello 0,002% (manco fossi una particella di sodio nell'acqua Vitasnella, NdR) di vedere il mio ragazzo, il quale sta subendo la mia stessa medesima sorte, ma da un'altra parte della costiera casertana.

Che dire di questi giorni? Sono stati strani... La maggior parte delle persone con cui sono stata le avevo viste sì e no 3 volte in tutto.
Sono stati giorni di luuuuuunghe passeggiate notturne, di cantate stonate con le chitarre, di pseudo-dormite in tende rotte montate su piazzole oblique (nel senso che erano in pendenza, NdR), di scarpe rotte e camminate a piedi nudi sull'asfalto), di partite a biliardino e soldi sprecati al coso dove si cerca di catturare i peluches, di mezze rapine ai bar di sedie e tavolini (restituiti)... E di pasta scotta al sugo pronto!!! Se vedo anche solo in lontananza un barattolo da mezza porzione di sughi pronti giuro che mi taglio le vene...

A dir la verità non so se mi sono divertita o meno... A parte quando stavo sola col mio ragazzo, non mi sono sentita molto a mio agio. Certo, in alcuni momenti mi sono divertita da matti, ma in altri avrei preferito mille volte essere di nuovo a Napoli nella solita routine... Non sapevo cosa dire, cosa fare, come comportarmi... Loro erano già un gruppo consolidato da mesi di amicizia, mentre io ero l'ultima arrivata e molte delle cose di cui parlavano non riuscivo a capirle, e quasi mi vergognavo di chiedere "Potrei capire anche io perché state ridendo?", e nell'esatta altra metà delle volte mi vergognavo ad essere l'unica che non parlava, che non rideva, che non fumava, o che non beveva (o quasi). Ero intimorita, anche se questo non è propriamente il termine più adatto, ma è l'unico che riesca a dare un senso a quello che ho provato. E mi chiedevo: perché L. che sta così sul cazzo a tutti alla fine viene sempre accettata
(e portata in vacanza, NdR), e tutti le devono dare ascolto, mentre io ho dovuto subire le angherie di "tutti" perché volevo risparmiare i soldi per comprarmi qualcosa, e alla fine ho rischiato anche di fare debiti per comprare il biglietto di ritorno, e passavo dalla parte del torto?
Come sempre, faccio un miliardo di sforzi per farmi accettare, ma resto sempre mezzo passo indietro rispetto agli altri...
Di una cosa sono sicura: le prossime vacanze saranno con i miei amicici. Non mi importa dove, come, né quando. So solo che voglio stare con loro.
Comet, Maela, Mire, Zio, Maya, Dego, Pas... Non immaginate minimamente quanto mi siete mancati!!!

martedì 31 luglio 2007

Pausa estiva

Chiudo i battenti per un po'. Ci si becca dopo il 15 agosto (se tutto va bene).
Buone vacanze a tutti!

domenica 8 luglio 2007

Come alimentare la mia personalità emo...

Siccome ormai il cazzeggio dilaga da tutte le sponde del mio mondo (anche se in quello immaginario già aveva raggiunto le dimensioni dell'universo, NdR), anche la ricerca dei test ha raggiunto proporzioni inimmaginabili (a dire il vero l'ho trovato per caso XD, NdR).
Ringrazio la nipotina Sayori per il test!!!

1. Hai mai visto sacchi dell'immondizia lungo l'autostrada e ti sei domandato se c'erano umani dentro? Sinceramente ho perso più tempo a pensare a tutta la merda che sta in giro per Napoli che pensare a 'ste cose alla C.S.I.
2. Se avessi la possibilità preaticheresti il cannibalismo? Se la carne è già bell'e pronta sì
3. Se obbligato a morire di oversose che droga sceglieresti? Direi cocaina o un qualche allucinogeno.. Sai che bello credere di essere tra le braccia di Sephiroth poco prima della tua morte???? *____*
Preferiresti
4. Essere ucciso da un'arma da fuoco o accoltellato? Arma da fuoco.
5. Morire soffocato o dissanguato? Dissanguato.
6. Morire affogato o sepolto vivo? Sepolto vivo.
7. Un colpo deciso e letale in testa o picchiato a sangue? Colpo deciso in testa.
8. Avvelenato o overdose? Overdose
9. Virus letael o topi/formiche che ti mangiano lentamente? Virus
10. Tra tutte le cose dette prima quale preferiresti? Overdose
11. ...E quale sarebbe la peggiore? Se la battono a pari merito i topi e il soffocamento.
12. Essere ucciso da una persona o per un incidente? Credo che in un incidente sia banale, ma la sofferenza (sia fisica che mentale) credo sia minore. Non è bello scoprire che una persona ti odia al punto di ucciderti.
13. Da un serial killer (per puro piacere) o da un sicario (per soldi)? Sicario. Almeno la mia morte avrà giovato qualcuno.
14. Incidente in macchina o aereo? Aereo. Tra le nuvole rosa e arancioni del tramonto o quelle scure della notte.
15. Ucciso in casa o lontano da casa? Lontano. Non credo che a mia madre farebbe piacere dover pulire anche il mio sangue.
16. Mentre dormi o mentre guardi la tv? Mentre dormo.
17. Ucciso da un conoscente o da uno sconosciuto? Uno sconosciuto forse sarebbe meglio, per lo stesso motivo della domanda 12.
18. Cosa vorresti fosse fatto del tuo corpo una volta morto? Cremato e buttato a mare.
19. Dove vorresti fosse fatto il tuo funerale? Una strafogata generale di pizza, brioches alla nutella e panzarotti fritti
20. Che canzone vorresti fosse suonata al tuo funerale? La sparo a caso: Anarchy in the UK, o comunque una canzone allegra.
21. Che cosa vorresti fosse sotterrato insieme a te? Il mio megaposter di Advent Children e il cuscino di Nightmare Before Christmas
22. Chi vorresti facesse il tuo elogio funebre? Nessuno, perchè è solo ipocrisia.
23. Qualcos'altro da aggiungere rigurardo il tuo funerale? Sì: se proprio dovete piangere, non fatelo davanti alla mia urna cineraria.
24. Preferiresti essere dimenticato o ricordato ma odiato? Non si vive di soli ricordi. Life goes on!
25. Preferiresti morire solo o lasciare il tuo partner col cuore distrutto? Scelta sua, non mia.

mercoledì 4 luglio 2007

A new chapter

E anche questo capitolo è chiuso.
Ho finalmente finito. La scuola ormai è un capitolo chiuso della mia vita, anche se lascia qualche spiraglio su quella che sono e su quella che sarò da adesso in poi.
E' stato meglio di qualunque aspettativa, anche se, come tutte le previsioni annunciavano già da settembre, alle domande di matematica e fisica ho letteralmente fatto scena muta. Poco male. Dovevo fare scena muta per apparare quel minimo di punteggio che mi avrebbe permesso di arrivare al tanto ambito 61/100.

Intanto, tutte le prospettive di vita si stanno aprendo davanti a me. Già mia madre mi ha detto di fare domanda per il servizio civile (anche se non ne sono ancora convintissima, NdR), poi i discorsi con i miei amici un po' più "vecchiotti" che mi aiutano con l'iscrizione all'università... Sono tutt'un fremito!!!
La previsione di un'estate passata a fare quello che voglio senza sentirmi oppressa dall'incombere della scuola e dei debiti da saldare si è finalmente avverata... LIBERTA'!!!!
Ho già inaugurato con la mia buona dose di manga, leggendomi anche gli ultimi numeri di Dragon Ball per evitare di perdere qualche punto saliente della serie TV (non si sa mai, con l'estate in corso, NdR).
Mi manca solo una bella giornata passata davanti alla play e sto a posto.
Ora voglio solo godermi questi tre mesi di pura anarchia, con chi voglio e (spero, NdR) dove voglio.

lunedì 18 giugno 2007

Tanti ricordi...

Ripensando al film del precedente post, che ormai è diventato l'unico argomento all'ordine del giorno (per la serie "W l'originalità, NdR), l'altro ieri stavo pensando ad una cosa.
Io non ho mai goduto appieno di una vera e propria vita scolastica. Non ho mai avuto dei veri e propri amici all'interno delle classi che frequentavo, ma solo "compagni di scuola" con cui condividevo la vita di quelle quattro mura scolastiche per quelle 5 o 6 ore quotidiane, ma poi passavo il resto della giornata con altre persone, anche se magari erano della scuola stessa, ma che erano comunque di uno o anche due anni più avanti, o se erano del mio stesso anno erano di un'altra sezione.
Non so se lo facessi per snobberia o perché non ne avevo voglia, ma ripensandoci adesso quasi rimpiango non aver avuto legami più profondi con i miei compagni di classe. Non che rimpianga loro, certo, ma quelle situazioni che si vengono a creare solo quando i tuoi amici più cari sono nella tua classe, come filoni, o gruppi di studio, o cose simili. Cose che si possono fare solo con i tuoi compagni di classe.
Ripensando ai miei cinque anni di liceo, l'unica vera amicizia che ho avuto è stata con il mio attuale migliore amico e un altro paio di persone che se vedo un paio di volte all'anno è tanto (Papi/Zio e Ciokki a parte).
Nella vecchia classe, i gruppetti si erano già formati da tre anni, dato che tutti provenivano dalla stessa scuola media (alcuni addirittura dalla stessa classe), mentre in questa in cui dovrò l'esame sono entrata a far parte di un gruppo diciamo "d'elite" (11 persone in una classe.. fate un po' voi, NdR) in cui non mi ci ritrovavo per un motivo o per un altro; e in entrambe le scuole ho finito col far amicizia con persone di altre classi, addirittura a innamorarmi e fidanzarmi con una di queste, e a trovarmi inserita in un altro contesto a me quasi estraneo (la classe del mio ragazzo), in cui ho ritrovato la stessa identica situazione delle classi che ho frequentato. Non che mi sentissi esclusa o mi escludessero, questo mai, anzi, dovrei dire l'esatto opposto. Solo, che ogni volta mi sento come un'estranea. Loro hanno ben 5 anni di amicizia alle spalle, passioni e progetti in comune, serate passate a ridere e ubriacarsi, mentre io con loro condivido solo la "conoscenza" (lo metto tra virgolette perché non so in che altro modo esprimermi, NdR) di una persona, che con me condivide certe cose, mentre con loro altre. Non so se sarebbe stata la stessa cosa se per un fortuito caso mi avessero messa nella sua classe, quando ho fatto il trasferimento alla nuova scuola, ma quando ci penso, credo che molto probabilmente avrei legato molto di più con loro che con altre persone. Sono la classe che ho sempre desiderato, unita non solo dallo studio, ma anche dalle passioni, che sono le stesse che ho anche io.
So che ormai è inutile piangere sul latte versato, ma non posso fare a meno di pensarci.