Un film con i controcoglioni.
E la mano del regista si sente (è lo stesso di "Requiem for a dream" e "The wrestler").
Thriller psicologico, anche se è quasi al limite dell' "horror" psicologico, poichè resti letteralmente incollato alla poltrona per via dell'ansia che ti mette.
Natalie Portman è a dir poco eccezionale (oscar più che meritato). Tutta la storia è vista dalla sua prospettiva, le sue paure, le sue voglie, i suoi dolori e le sue passioni, e fino alla fine non si capisce cosa sia vero e cosa sia solo frutto della sua immaginazione.
Vincent Cassel è enigmatico: non si capisce quale sia il suo vero scopo, se sfruttare la sua nuova "principessina" per far soldi o farla realmente sbocciare come ballerina.
Anche tecnicamente parlando è fantastico: fotografia e regia sono a dir poco perfette, e non ci si potrebbe aspettare altro da quel regista (se avete visto i due film da me nominati prima avete capito di cosa parlo).
Raramente un film mi ha suscitato tante emozioni tutte insieme.
Lo consiglio vivissimamente, ma solo se siete abbastanza forti sia di stomaco che di fegato: non c'è un minuto tranquillo in tutto il film, nemmeno quando sembra che ci sia un po' di tregua dalle seghe mentali della protagonista, ma è questa la bellezza del film.
Qui potete vedere il trailer.
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