domenica 26 maggio 2013
Motivi per cui non posso studiare a casa
Sono inutili le sveglie, mia madre, i cellulari, le radio, la tapparella un po' sollevata così che il sole mi rompa le scatole già alle 7 del mattino, gli urli della mia gatta (sì, urli), i mille bigliettini motivazionali che mi incollo alla mensola sopra la mia testa, l'andare a letto la sera prima alle 22 manco fossi alle elementari. E' tutto inutile. Amo dormire, e lo farei per tutta la vita.
E finchè ho un appuntamento con qualcuno per fare qualcosa, vabbè, mi faccio coraggio e mi alzo. Ma se devo stare a casa, nisba...
- I genitori.
Quando non sono in casa mi lasciano dei post-it in giro per la cucina con "fai questo-fai quello" scritto su. O, peggio, telefonano ogni 15 minuti perchè si sono ricordati di un'altra cosa che dovevo fare. O (nel caso di mia madre) per chiedermi di cercare una cosa su internet, quando in ufficio ha qualcosa come 3 computer da poter sfruttare nel giro di 3 mq.
Quando sono in casa, è anche peggio.
Nel caso di mio padre, se non sta martellando/perforando/trapanando/segando qualcosa, sta suonando il piano. E con tutto che gli ho momentaneamente prestato la mia tastiera elettronica a cui potrebbe benissimo collegare delle splendide cuffie, tiene in ogni caso ad altissimo volume la canzone che sta provando a suonicchiare in quel momento. E malgrado il volume delle casse del pc e della tastiera/del piano siano relativamente bassi (per lui), non conta il fatto che il suono si propaghi e che negli ambienti stretti (corridoio) si "dilati"; quindi, paradossalmente, sento più io quello che lui suona dalla mia stanza (dall'esatto lato opposto rispetto alla stanza in cui si trova lui), malgrado abbia le cuffie o le casse del pc a mezzo metro di distanza da me, che non lui stesso.
Nel caso di mia madre, i post-it lasciati durante la settimana si tramutano in urla, strilli e schiamazzi in cui mi chiede (gentilmente) di fare i servizi o qualche favore ogni tanto (sistemare qualcosa, prendere qualche altra cosa), senza tener minimamente conto del fatto che esistono altri due esseri viventi in questa casa dotati di pollice opponibile e della capacità di rispondere alle sue domande (inutile dire che non sto parlando della mia gatta).
Dire che ho un esame, che devo studiare, che non posso perdere tempo è una perdita di tempo (LoL), e guai a me se mi azzardo a mettere le cuffie per non sentirli, perchè altrimenti non so quando mi stanno chiamando per qualcosa di importante (in 25 anni della mia vita non è mai scoppiato un incendio in casa, ma, appunto, non si sa mai).
- Il fratello maggiore.
Sta nella stanza esattamente di fronte alla mia, e per questo sento qualunque cosa dica/faccia anche se abbiamo entrambi le porte delle rispettive stanze chiuse. E siccome è un giornalista/videomaker/cazzonesoquantealtrecosefa, ha sempre il volume delle casse del pc o della tv a livelli assurdi, anche se si trovano a meno di mezzo metro di distanza da lui (e se si uniscono al suono del pianoforte di mio padre.. COMBO!). E le cuffie "no perchè altrimenti non capisco come si propagano i suoni nello spazio". Gli vorrei dire che esiste un'equazione apposita, scoperta e calcolata un paio di centinaia di anni fa (anno più anno meno), ma preferisco starmi zitta.
- L'uso del bagno nei weekend.
A prescindere dal giorno della settimana, quando mi sveglio tardi l'uso del bagno diventa tipo guerra all'ultimo sangue. Ma durante la settimana è più "tranquilla". Mia madre non c'è (esce sempre verso le 7-8 del mattino), mio padre spesso entro le 10 ha già fatto tutto, mio fratello entro una certa ora deve uscire, ergo, ci si organizza di conseguenza, e risulta anche meno problematico da parte mia cedere il turno a chi ha più fretta di uscire.
Ma il weekend la guerra è inevitabile. Anche se hai conquistato per primo il bianco trono, c'è sempre qualcuno che ha questioni più urgenti da risolvere, o magari, sapendo che tu ci impiegherai più dei 10 minuti canonici per chissà quale assurdo motivo, ti chiede di cedergli gentilmente il tuo posto per qualche minuto, che ovviamente diventano più dei canonici 10.
Faccio un esempio: io sto seduta sulla tazza, si sveglia mio padre che mi chiede di entrare. Lui finisce, rientro io. Si sveglia mio fratello che mi chiede di entrare. Passano 15-20 minuti perchè deve fare "quella grossa", e nel frattempo non posso fare nient'altro perchè mia madre ha preso possesso della cucina e finchè non ha finito di cucinare/stirare/sistemare non mi posso nemmeno preparare un sacrosanto caffè. Non solo, ma nel frattempo sono entrata nell'arco visivo di mia madre, per cui comincerà a chiedermi di fare duemila cose che mi faranno perdere il turno in bagno (surclassato da mio padre o da mio fratello stesso, che, visto che sto facendo altro, hanno deciso di fare anche il resto delle loro cose). Aggiungeteci che quando ho finito di fare le cose sopra-citate, e finalmente mi siedo al tavolo a fare colazione (perchè non posso entrare in bagno), non faccio nemmeno in tempo a mettere in bocca la prima cucchiaiata di latte e cereali che già mia madre mi ha chiesto di fare altre cose. Finisco la colazione, lavo le stoviglie, faccio il favore a mia madre (dopo averla supplicata di farlo almeno dopo colazione; il più delle volte la risposta è "No"), conquisto finalmente il mio turno in bagno. E se decido di farmi lo shampoo succede veramente il finimondo. Non posso asciugarmi i capelli perchè c'è la lavatrice in funzione, e se accendo il phon scatta il contatore. "Potevi dirmelo prima che dovevi farti lo shampo, non la accendevo! Mò aspetta altri 5 minuti, sta centrifugando!" (e poi si domandano perchè ho sempre mal di testa, la domenica...) (NB: se mi va bene sono 5 minuti. Ma spegnerla un attimo è impossibile, perchè è una lavatrice più vecchia di me e se la si ferma deve ricominciare daccapo tutto il ciclo di lavaggio).
Risultato: riesco a mettermi a sedermi alla scrivania ben 3 ORE dopo essermi svegliata. Ah, ovviamente a questo va aggiunto il primo punto, cioè la sveglia. Se mi alzo alle 10 mi siedo alle 13 (tanto, nel WE noi pranziamo sempre intorno alle 15...).
- La mia impossibilità di riuscire a concentrarmi dopo pranzo.
Finchè sto fuori casa, un panino leggero e un caffè e via, di nuovo sui libri. Se sto a casa, pastasciutta, insalata e caffè, per cui l'abbiocco è inevitabile.
Ora, finchè sono nella biblioteca dell'università, vuoi perchè ci sono altre persone attorno a me che studiano, vuoi perchè "sono scesa di casa apposta", bene o male riesco ad accocchiare qualcosa. Ma se sto a casa l'abbiocco ha la meglio. Posso anche evitare di dormire (altrimenti mi sveglio dopo secoli, vedi alla voce "Mi sveglio tardi"), ma non riesco in ogni caso a rimanere concentrata. E' una cosa che mi porto dietro da che ero piccola, e facendo il tempo pieno alle elementari non mi sono mai abituata a studiare a casa (anche alle medie e al liceo, figuriamoci all'università!).
Aggiungeteci che appunto, essendomi svegliata tardi, se prima di pranzo ho studiato 2-3 ore è record assoluto...
- Internet.
Studio lingue, e purtroppo ho necessità di usare dei traduttori online perchè anche le nozioni grammaticali sono spiegate nelle lingue che studio (studio giapponese da un libro IN giapponese, e finlandese da un libro IN finlandese...). E avere il pc acceso implica social network, gente che ti contatta per qualunque cavolo perchè ti sei dimenticato di disattivare la chat o di mettere Skype su Invisibile ("Ah scusa.. è che ti ho visto online..." e passarono le ore!).
E poi mi chiedono perchè non ho un abbonamento a internet sul cellulare.. Già perdo tempo al pc, se poi ci metto pure il cellulare avrei finito di vivere!
Ora, il mio accorato appello.
Perchè non ci sono biblioteche aperte anche nel weekend?
venerdì 15 febbraio 2013
giovedì 20 dicembre 2012
lunedì 10 settembre 2012
Abbordaggi culturali
Lui: Buonasera Nienor
Io: 'sera
Lui: Piacere :) Sono XXX... Nienor sta per Eleonora?
Io: No, è il personaggio di un libro. Mi chiamo YYY
Lui: Cavolo! L'ho letto anche Il Resto di Niente...
Io: Ehm... Veramente quella è Lenòr...
Vabè.. Almeno ci ha provato...
martedì 21 agosto 2012
To be or not to be... a nerd?
Leggere nuovi libri; rileggerne di vecchi che mi sono piaciuti o che devo/vorrei rivalutare (a distanza di anni, i punti di vista si modificano non poco); guardare film e serie televisive di cui tutti parlano e di cui vorrei poter parlare anch'io; scrivere le ennesime fanfictions che non porterò mai a termine; finire quelle che non ho terminato per mancanza di tempo o di idee, o magari provare a scrivere qualcosa di veramente mio (tentativi sempre miseramente falliti nell'arco di 10 minuti); giocare a qualche nuovo videogame; leggere qualche altro fumetto che non sia il solito manga giapponese le cui trame sono ormai trite e ritrite (in effetti, non compro manga da Natale...); ascoltare nuova musica e sistemare quella che già ho in modo da non dovermi scervellare ogni sacrosanta volta che voglio ascoltare qualcosa per poi ridurmi a sentirla su Youtube spinta dalla disperazione.
E poi, gli ultimi ma non meno importanti doveri di ogni studente universitario che si rispetti: studiare e tenersi in forma.
E tra le millemila cose che vorrei fare, c'è sempre qualcos'altro che vorrei aggiungere all'elenco, tipo riprendere a suonare il piano, o praticare uno sport "assurdo" come il tiro con l'arco o ricominciare a giocare a pallavolo.
Mi lamento sempre che non riesco a fare mai nulla di tutto quello che vorrei fare, eppure non faccio mai nulla per farlo veramente. E voi direte di sicuro: devi organizzare il tuo tempo! Fare un elenco di quello che vuoi fare quando lo vuoi fare.
Vi rispondo: per prima cosa, odio dover organizzare il mio tempo. In secundis, credete che non ci abbia provato? C'è sempre, e sottolineo SEMPRE, qualcosa che mi impedirà a tale ora di tale giorno di fare quella determinata cosa (Murphy docet).
Esempio stupido: stamattina volevo lavare il bagno e fare una lavatrice prima di mettermi a studiare, così da potermi fare una doccia (siamo pur sempre nel giorno più caldo del 2012) e stare fresca e tranquilla sui libri senza dovermi lamentare del caldo ogni 30 secondi, e soprattutto per alimentare la mia autostima (sentirsi puliti e profumati aiuta non poco). Ho dovuto aspettare che Fratello Maggiore facesse ginnastica perchè altrimenti gli avrei occupato il bagno nel momento in cui avrebbe dovuto farsi la doccia, prima di scendere per andare a lavorare (sempre che sia effettivamente andato a lavorare...).
Morale della favola: nel tempo trascorso dalla pronuncia della frase "Aspetta che mi faccio la doccia" all'effettiva uscita di Fratello Maggiore dalla doccia avrei potuto lavare il bagno almeno 2 volte. Ah, non ho potuto nemmeno fare la lavatrice, perchè il signorino aveva bisogno dell'aria condizionata, altrimenti sarebbe schiattato a terra al primo piegamento.
Un minimo incentivo me l'hanno dato le Olimpiadi da poco finite.
Incentivo, però, è un parolone... Diciamo che sono stata preda dell'invidia del corpo perfetto, anche se, a dire il vero, non mi piace per niente il fisico delle atlete: non hanno un minimo di curve! Femminilità: questa sconosciuta... L'unica che si salva forse è la Sharapova... (appunto: l'utopia!)
Insomma, tra una gara e l'altra, e tra un capitolo di giapponese e mezzo di finlandese, ero anche riuscita, nel mio (molto!) piccolo, a far qualche esercizio fisico, pensando che se l'avessi fatto prima probabilmente sarei potuta essere anche io lì (quando ero giù di morale), o che non era troppo tardi per cominciare a darmi da fare (quando avevo il morale alle stelle); ma poi è subentrato Lucifero, o Caronte, o Minosse, o Ulisse, o qualche altro personaggio della Divina Commedia sotto forma di caldo allucinante a farmi perdere tutte le forze e la buona volontà (NB: per uno strano caso del destino, o per una legge della fisica che nemmeno Sheldon Cooper potrebbe spiegare, pur avendo due condizionatori in casa, sia che siano accesi, sia che siano spenti ma con tutte le finestre e le porte di casa aperte, e il ventilatore a meno di un metro dalla mia spalla, la mia camera è sempre un forno).
E, nel frattempo, invece di pensare a come potrei impiegare il mio tempo facendo qualcosa di costruttivo, passo le ore ad autocommiserarmi e a pensare ai miei coetanei (o, peggio, a qualche mio amico più giovane di me) che sono già laureati, o che riescono a fare mille cose malgrado tutto e tutti... Come in questo preciso istante, insomma...
Senza contare la sfiga che ho in fatto di uomini, che mi fa scendere l'autostima sotto lo zero assoluto... E poi mi chiedono perchè penso sempre e solo a belloni del cinema o della musica, o a personaggi fittizi dei libri o dei fumetti, diventando peggio di Madame Bovary. So già che farò la fine della gattara pazza dei Simpson, ma meglio non parlarne, va'...
Riassumendo il tutto, sono la quintessenza del nerd: ho mille interessi tra i più diversi, ma sono troppo "ritardata" (nel senso che sono "in ritardo", che non ho tempo) per poter dedicare a tutti il giusto tempo che meritano. E sono sfigata in amore. Leonard mi fa una pippa!!! (The Big Bang Theory, ndr)
Ok, la smetto di piangere su me stessa e cerco di mettermi a fare qualcosa di costruttivo.
Scusate lo sfogo, e abbiate pietà di me.
mercoledì 8 agosto 2012
Cronache di uno studio matto e disperato (soprattutto disperato)
Verso mezzogiorno ho come un blocco: sbaglio gli esercizi (errori stupidissimi, tra l'altro), e sembra che mi sia dimenticata come si scrivono i kanji, anche quelli più elementari.
Decido, quindi, di prendermi una pausa e di ricominciare a studiare dopo pranzo, dicendomi che però dovevo almeno finire la pagina del libro (altri due esercizi, tipo...).
In quel preciso istante, dal mio lettore mp3, parte "Live to Rise" dei Soundgarden.
Ciao studio.
domenica 5 agosto 2012
30/07/2012: Sonata Arctica @ Rock in Roma
Io ancora non ci credo.
Ho i lividi sul braccio a furia di darmi pizzicotti (non sono proprio per i pizzicotti, ma facciamo finta che sia così).
Meno male che non volevo andarci..
Porca pupazza, li seguo da 10 anni!!!
Oddio, se non fosse stato per questo (vedi foto) avrei confermato che avrei fatto meglio a non andarci: setlist del cavolo e acustica pessima. Si sono concentrati sugli ultimi 3 album, ma era come se non avessero suonato proprio, visto che si sentiva solo la doppia grancassa di Portimo e ogni tanto i controcori di Henkka e di Viljanen... Ma hanno suonato Black Sheep, come ballad hanno fatto Breathing (con mia somma gioia, poichè credevo che avrebbero optato per Don't Be Mean o - peggio! - Tonight I Dance Alone) e, nel finale, Don't Say a Word e l'immancabile Vodka Song.
Un bel po' deludenti i loro soliti classici concertistici, FullMoon e Replica, siccome le hanno fatte a fine concerto e quindi rallentate di molto. E soprattutto, Viljanen è stato fortunato a non essersi portato il banjo dietro, altrimenti gliel'avrei spaccato in testa... Sì, Cinderblox è stata suonata, ma ne ho approfittato per fare le foto, così come tutte le volte che hanno suonato le canzoni dell'ultimo album.
PS: Questa è una recensione di una delle ragazze con cui sono andata, giusto per farvi avere un'idea un po' più precisa di quello che è successo.
PPS: gli occhi di Paasikoski sono leggenda, ma dopo un'attenta ed accurata analisi, devo sfatare un mito: i più belli sono quelli di Henkka.
giovedì 26 luglio 2012
...e tre
Perdonatemi.
Fate finta che non sia successo niente.. Anzi, fate finta che non abbia mai detto nulla al riguardo.
Ma tanto già lo so che me ne pentirò.
lunedì 9 luglio 2012
Sì, esatto. Non ho un emerito ca** da fare u.u
martedì 19 giugno 2012
鼠先輩 / 「六本木~GIROPPON~」(Nezumi Senpai "Roppongi - Giroppon")
E la risposta è lì, su youtube, proprio davanti ai miei occhi.
Grazie di cuore, Nezumi Senpai :)
(Vi metto anche la traduzione in inglese, giusto per farvi avere un'idea)
Those dumplings that you gave me in a box tied up in bows
Now scattered on the platform being picked at by the crows
The train is in the station and it's leaving you behind
Po-Po-Po The cigarette smoke is a cloud Po-Po
Please forget and live without me - Senpai
Find somebody else to be with - Senpai
I used to be a man who fell in love too slow but with you I fell too fast into Po-Po
Giroppon is around me but now I'm finding that my nights are just so so
I'm not a man who can live in this city alone: you broke my heart
Now Giroppon will be lonely, so many promises are washed up on these streets
Drink fine bourbon whiskey: don't think about dumplings or her tonight
You don't have a heart inside you - Senpai
All your words are way too easy - Senpai
Alone and afraid my heart begins to float away out into the neon lights my heart
To Giroppon he is coming, but now he's become the old man from your past
You're looking this way and you're looking that way with your cold narrow eyes
Giroppon is a memory, would you tell me why you're trying to be so cool with those sexy clothes on
You really should take the train home Po-Po
Po-Po-Po-Po-Po-Po-Po...
venerdì 18 maggio 2012
"Stones grow her name"
Partiamo dal principio.
Io amo i Sonata Arctica, e direi che si è capito, visto che ho fatto i debiti per andarli a vedere dal vivo non una, ma ben due volte (la seconda non l'ho recensita, pardon). Amo la voce di Tony Kakko, e il suo modo di scrivere le canzoni, anche se odio il fatto che più e più volte mi sia ritrovata in quei testi quando mi mancavano le parole per spiegare il mio stato d'animo in determinate situazioni (se conoscete le loro canzoni più famose, credo che possiate avere un'idea generale di quello che sto dicendo). Amo gli assoli di chitarra di Jani Liimatainen prima e di Elias Viljanen poi (per Elias parlo degli assoli nei concerti, visto che negli album non ce n'è quasi traccia), le instancabili gambe di Tommi Portimo sui pedali della doppia grancassa, i plettri rotti sulle corde del basso di Marko Paasikoski (oltre che i suoi occhi del colore del ghiaccio, ma è un dettaglio) (sì, usa il plettro... E' uno schifo, per un bassista, ma non ci posso fare niente, lo adoro lo stesso) e le stupide improvvisazioni di Henrik Klingenberg con la sua coloratissima keytar. Ed è colpa loro se mi sono avvicinata al metal nordico, e ho deciso di intraprendere la (triste) carriera della studentessa di lingua e cultura finlandese (katso merta!*).
Insomma, quando si tratta dei Sonata Arctica sono dannatamente di parte, e anche quando hanno pubblicato i due obbrobri post-Jani ("Unia" e "The Days of Grays") li ho giustificati, dicendo che magari volevano sperimentare, dopo quasi 10 anni di power/epic metal, più adatto agli adolescenti incazzati che ai giovani adulti incazzati. Ed ho pure speso un puzzo di soldi per comprarli, quei due obbrobri. Ed ammetto che qualche canzone mi piace, e a qualcun altra mi sono "affezionata", malgrado tutto.
Adesso l'unica cosa che mi viene in mente è: ma che cavolo è successo?
Mi sono bastate le prime note di "I Have A Right" (il primo singolo dell'album, ndr) per capire che c'era qualcosa che non andava. Tralasciando il video, in cui l'unica cosa buona sono i disegni, e in cui il nuovo stile (parlo di look, non di musica) di Kakko la fa da padrone (ha abbandonato lo stile "lumberjack" dei camicioni di flanella per lo stile "fravecatore"** della canotta "inzevata" [unta, sporca] e del caschetto alla Nino d'Angelo.. Gli mancava solo il panino "sasicce e fiarielli"**...), la canzone è effettivamente brutta: un misto tra una sigla di Cristina d'Avena e una ninna nanna suonata da un carillon (che pure per una canzone sui diritti dell'infanzia è una cosa orrenda), per intenderci; ma (cercando un minimo di giustificazione alla cosa) ho comunque pensato: "Vabè, è il primo singolo. Deve essere più commerciale per ragioni di marketing..."
Ho pazientemente aspettato un mese, tentando inutilmente di dimenticare il motivetto della canzone (che, da brava canzone commerciale, mi è entrata in testa e non ne è più uscita) per poter giudicare l'album nella sua integrità.
Bene, il mese è passato. Oggi c'è la release ufficiale (in Europa, almeno), ma le canzoni già sono online, su youtube e altre piattaforme più o meno ufficiali; e io, ovviamente, ho colto la palla al balzo e l'ho ascoltato.
Non solo "I Have A Right" è pietosa, ma l'intero "Stones Grow Her Name" fa schifo.
Non c'è una sola canzone che si salvi: i testi sono stupidi, le ballads sono banalissime (e tanti saluti a "Shy", "The Misery", "Last Drop Falls" e compagnia bella...), le due nuove "Wildfire" non c'entrano nulla con la precedente (dall'album "Reckoning Night", 2004), e ci sono degli assoli di banjo che non hanno né capo né coda... Sì, avete capito benissimo: assoli di banjo. Quella specie di chitarra usata nei film western dove la gente balla e si ubriaca e sparano colpi a cavolo come se fosse la cosa più normale del mondo (sempre che ci siano veramente scene del genere nei film western.. Non ne ho mai visto uno in vita mia..).
Una cosa è evidente: avendo finito la sfilza di ragazze morte, o che lo hanno tradito, o che non lo cagano manco di striscio, o che lo hanno deluso o che hanno tentato la carriera delle public relationers per non dire altro (molte delle quali coincidono), di audaci guerrieri morti in guerre strane, o esiliati, o troppo shockati per continuare a vivere una normale esistenza, ed essendo ormai il lupo una specie in via d'estinzione (non a caso, l'ultima canzone su tale argomento si chiama "The Last Amazing Grays"), Kakko ha perso gran parte della sua verve creativa.
Citando Maccio Capatonda, "c'è delusione in me".
Negli anni passati ho anche imparato ad apprezzare canzoni stupide, tipo "Black sheep", cercando di vederle in toto, e che quindi tutt'oggi apprezzo, ma quest'album non riesco proprio a farmelo piacere in nessuna salsa.
No, quest'anno il concerto me lo salto. Poco importa se è a Roma. Non mi va di spendere soldi per ascoltare quella roba, né dal vivo, né nel mio stereo. Anche se la carica che mi hanno dato (sia dal vivo che nel mio stereo) difficilmente me l'hanno data altri gruppi. E lo dico pur essendo consapevole del fatto che, non appena le finanze me lo permetteranno, comprerò lo stesso quell'album. Ma per il momento, la mia copia prenderà polvere sullo scaffale del negozio, e non sulla mia mensola.
Ritenta, Tony. Sarai più fortunato (spero).
* "katso merta" significa "guarda il mare".
La lingua neo-finnica, oltre a questa splendida perla, ci regala altri magnifici esempi, come "katso minkia" (guarda il montone, o la pelliccia, a seconda della frase) e "katso sukkia" (guarda le calze).
** Salsicce e friarielli.
Il "friariello" è il fiore del broccolo, che noi napoletani amiamo quasi quanto la squadra del Napoli, specialmente soffritto con un po' di peperoncino e abbinato al suddetto tipo di carne. Il "panino sasicce e friarielli" è il tipico pasto del lavoratore (fravecatore) napoletano (con fravecatore si intende "persona dedita a lavori pesanti", come muratore o contadino), che col tempo è diventato anche un ottimo pasto da picnic o da braciata in compagnia. Se non siete napoletani, non potete capire.
domenica 8 gennaio 2012
Today is the day!!
sabato 7 gennaio 2012
"Game of Thrones"
giovedì 17 novembre 2011
C'è differenza
domenica 13 novembre 2011
La nuova liberazione italiana
mercoledì 21 settembre 2011
It's (not) the end of the world
martedì 6 settembre 2011
mercoledì 20 luglio 2011
Ciao Nouit
mercoledì 27 aprile 2011
Mp3 random music test: Adam's Song
giovedì 31 marzo 2011
Mezz'ora di autonomia
1. CERCO: di capirci qualcosa
2. BALLO: headbanging
3. CANTO: dovrei farlo più spesso
4. DOVREI: studiare (tanto per cambiare)
5. TIENI UN DIARIO: da anni
6. TI PIACE CUCINARE?: dipende da come sto con la testa
7. HAI UN SEGRETO CHE NON CONOSCE NESSUNO: sono peggio di un libro aperto, ma è ovvio che certe cose cerco di tenerle per me
8. TI MANGI LE UNGHIE: No
9. CREDI NELL'AMORE: non lo so
10. SCEGLI TRA AMORE E AMICIZIA: dipende
11. LA PERSONA PIU' INCASINATA CHE CONOSCI: ognuno ha le sue "tarantelle"
12. LA PERSONA PIU' SEXY CHE CONOSCI: ce ne sono parecchie xD
13. TI VUOI SPOSARE? forse in futuro
14. TI SEI MAI TATUATO? no, ma vorrei
15. TI SENTI BENE IN COMPAGNIA DEI TUOI GENITORI? Dipende. Ora come ora no
[A CHE PENSI SE VEDI QUESTO NOME?]
GIULIA: La siciliana xD
FEDERICA: Non conosco nessuno con questo nome
JUSTIN: mmh, Timberlake?? xD
ELISA: Beethoven
LORENZO: Guzzanti xD
SARA: conosco troppe ragazze con questo nome
ANDREA: troppe persone con questo nome xD
TOMMASO: nada
STEFANO: l'ex di una mia amica
GIANLUCA: un bulletto che stava in classe con me alle medie (per non dire altro)
MARIO: c'è un Mario in ognuno di noi (*calpesta un fungo*)
ANTONIO: un caro amico che vedo raramente
MARCO: il papunz xD
MASSIMO: compagno di cosplay
SERENA: passaparola xD
FRANCESCA: tante persone, ma non so perchè la prima che mi è venuta in mente è la mia collega di uni O.o
CHIARA: una voce a trombetta che ho imparato a voler bene xD
MATTEO: non lo vedo da anni <.<
RICCARDO: mio cugino
LUCA: mio cugino e un caro amico
NUMERO: 8... non so perchè...
GIORNATA: venerdì
CANZONE: mmmh... c'è l'imbarazzo della scelta... ok, vada per quella che sto sentendo ora: Alice Cooper "I am the sentinel"
CIOCCOLATO AL LATTE O CIOCCOLATA CALDA? Al latte
CIOCCOLATO AL LATTE, FONDENTE O BIANCO? Latte. Bianco dopo un po' disgusta
[NELLE ULTIME 24 ORE]
HAI PIANTO? No, ma forse avrei dovuto
HAI AIUTATO QUALCUNO? Mia madre
HAI COMPRATO QUALCOSA? acquisti frenetici e compulsivi in cartoleria.. per fortuna mi sono trattenuta
TI SEI AMMALATO? No
SEI ANDATO AL CINEMA? No
SEI ANDATO AL RISTORANTE? No
HAI SCRITTO UNA LETTERA? No
HAI SCRITTO IN UN GIORNALE? No
TI E' MANCATO QUALCUNO? Mi manca SEMPRE qualcuno
HAI ABBRACCIATO QUALCUNO? No, ma avrei voluto
HAI LITIGATO CON I TUOI GENITORI? Stranamente no
HAI SCOPERTO UN TRADIMENTO? Un altro??? E basta >.<
[VARIE ED EVENTUALI]
COSA VORRESTI SCRITTO SULLA TUA LAPIDE: Perkele
GUARDI LE STELLE? Quando riesco a vederle
SE TI UBRIACHI PERCHE' LO FAI? E' raro che succeda
ODI QUALCUNO? Faccio troppo emo se dico "me stessa"?
COSA PENSI DI FARE QUANDO SCOPRI CHE QUALCUNO TI SPUTTANA? Se dentro di me so che è tutto falso, prima o poi la verità verrà a galla e saranno *** suoi u.u
VAI IN DISCO? no
HAI PAURA DEL BUIO? No, mi piace
BIRRA O VINO? birra
STRACCHINO O PHILADELPHIA? entrambi
STORIA O MATEMATICA? storia
DOCCIA AL MATTINO O ALLA SERA? quando mi va
PISCINA O MARE? Mare..
SOLE O LUNA? Dipende dal contesto
INIZIO O FINE? Inizio, che spesso coincide con una fine