mercoledì 21 settembre 2011
It's (not) the end of the world
martedì 6 settembre 2011
mercoledì 20 luglio 2011
Ciao Nouit
mercoledì 27 aprile 2011
Mp3 random music test: Adam's Song
giovedì 31 marzo 2011
Mezz'ora di autonomia
1. CERCO: di capirci qualcosa
2. BALLO: headbanging
3. CANTO: dovrei farlo più spesso
4. DOVREI: studiare (tanto per cambiare)
5. TIENI UN DIARIO: da anni
6. TI PIACE CUCINARE?: dipende da come sto con la testa
7. HAI UN SEGRETO CHE NON CONOSCE NESSUNO: sono peggio di un libro aperto, ma è ovvio che certe cose cerco di tenerle per me
8. TI MANGI LE UNGHIE: No
9. CREDI NELL'AMORE: non lo so
10. SCEGLI TRA AMORE E AMICIZIA: dipende
11. LA PERSONA PIU' INCASINATA CHE CONOSCI: ognuno ha le sue "tarantelle"
12. LA PERSONA PIU' SEXY CHE CONOSCI: ce ne sono parecchie xD
13. TI VUOI SPOSARE? forse in futuro
14. TI SEI MAI TATUATO? no, ma vorrei
15. TI SENTI BENE IN COMPAGNIA DEI TUOI GENITORI? Dipende. Ora come ora no
[A CHE PENSI SE VEDI QUESTO NOME?]
GIULIA: La siciliana xD
FEDERICA: Non conosco nessuno con questo nome
JUSTIN: mmh, Timberlake?? xD
ELISA: Beethoven
LORENZO: Guzzanti xD
SARA: conosco troppe ragazze con questo nome
ANDREA: troppe persone con questo nome xD
TOMMASO: nada
STEFANO: l'ex di una mia amica
GIANLUCA: un bulletto che stava in classe con me alle medie (per non dire altro)
MARIO: c'è un Mario in ognuno di noi (*calpesta un fungo*)
ANTONIO: un caro amico che vedo raramente
MARCO: il papunz xD
MASSIMO: compagno di cosplay
SERENA: passaparola xD
FRANCESCA: tante persone, ma non so perchè la prima che mi è venuta in mente è la mia collega di uni O.o
CHIARA: una voce a trombetta che ho imparato a voler bene xD
MATTEO: non lo vedo da anni <.<
RICCARDO: mio cugino
LUCA: mio cugino e un caro amico
NUMERO: 8... non so perchè...
GIORNATA: venerdì
CANZONE: mmmh... c'è l'imbarazzo della scelta... ok, vada per quella che sto sentendo ora: Alice Cooper "I am the sentinel"
CIOCCOLATO AL LATTE O CIOCCOLATA CALDA? Al latte
CIOCCOLATO AL LATTE, FONDENTE O BIANCO? Latte. Bianco dopo un po' disgusta
[NELLE ULTIME 24 ORE]
HAI PIANTO? No, ma forse avrei dovuto
HAI AIUTATO QUALCUNO? Mia madre
HAI COMPRATO QUALCOSA? acquisti frenetici e compulsivi in cartoleria.. per fortuna mi sono trattenuta
TI SEI AMMALATO? No
SEI ANDATO AL CINEMA? No
SEI ANDATO AL RISTORANTE? No
HAI SCRITTO UNA LETTERA? No
HAI SCRITTO IN UN GIORNALE? No
TI E' MANCATO QUALCUNO? Mi manca SEMPRE qualcuno
HAI ABBRACCIATO QUALCUNO? No, ma avrei voluto
HAI LITIGATO CON I TUOI GENITORI? Stranamente no
HAI SCOPERTO UN TRADIMENTO? Un altro??? E basta >.<
[VARIE ED EVENTUALI]
COSA VORRESTI SCRITTO SULLA TUA LAPIDE: Perkele
GUARDI LE STELLE? Quando riesco a vederle
SE TI UBRIACHI PERCHE' LO FAI? E' raro che succeda
ODI QUALCUNO? Faccio troppo emo se dico "me stessa"?
COSA PENSI DI FARE QUANDO SCOPRI CHE QUALCUNO TI SPUTTANA? Se dentro di me so che è tutto falso, prima o poi la verità verrà a galla e saranno *** suoi u.u
VAI IN DISCO? no
HAI PAURA DEL BUIO? No, mi piace
BIRRA O VINO? birra
STRACCHINO O PHILADELPHIA? entrambi
STORIA O MATEMATICA? storia
DOCCIA AL MATTINO O ALLA SERA? quando mi va
PISCINA O MARE? Mare..
SOLE O LUNA? Dipende dal contesto
INIZIO O FINE? Inizio, che spesso coincide con una fine
martedì 29 marzo 2011
La fine di un'era
giovedì 3 marzo 2011
"Black swan"
E la mano del regista si sente (è lo stesso di "Requiem for a dream" e "The wrestler").
Thriller psicologico, anche se è quasi al limite dell' "horror" psicologico, poichè resti letteralmente incollato alla poltrona per via dell'ansia che ti mette.
Natalie Portman è a dir poco eccezionale (oscar più che meritato). Tutta la storia è vista dalla sua prospettiva, le sue paure, le sue voglie, i suoi dolori e le sue passioni, e fino alla fine non si capisce cosa sia vero e cosa sia solo frutto della sua immaginazione.
Vincent Cassel è enigmatico: non si capisce quale sia il suo vero scopo, se sfruttare la sua nuova "principessina" per far soldi o farla realmente sbocciare come ballerina.
Anche tecnicamente parlando è fantastico: fotografia e regia sono a dir poco perfette, e non ci si potrebbe aspettare altro da quel regista (se avete visto i due film da me nominati prima avete capito di cosa parlo).
Raramente un film mi ha suscitato tante emozioni tutte insieme.
Lo consiglio vivissimamente, ma solo se siete abbastanza forti sia di stomaco che di fegato: non c'è un minuto tranquillo in tutto il film, nemmeno quando sembra che ci sia un po' di tregua dalle seghe mentali della protagonista, ma è questa la bellezza del film.
Qui potete vedere il trailer.
martedì 15 febbraio 2011
A buon intenditor
sabato 15 gennaio 2011
venerdì 14 gennaio 2011
"E' bellissimo!"
lunedì 27 dicembre 2010
Harry Potter test
...perchè nelle vacanze di Natale non si ha niente di meglio da fare.
1- Se fossi ammesso ad Hogwarts ,dove credi ti smisterebbe il cappello parlante?
Il capitano ovvio che è in me direbbe Grifondoro, ma non sono una fungirl così accanita, quindi direi Corvonero.
2- Perchè?
Non credo di esser così stronza da andare a Serpeverde, così tonta da andare a Tassorosso o così coraggiosa/pura di cuore da andare a Grifondoro.
3- Dimmi i nomi dei tuoi compagni di casa ,con cui vorresti stringere amicizia ?
Mi vengono in mente solo la gemella Patil e Cho Chang...
4-Se giocassi a Quiddich che ruolo sceglieresti ?
Battitore... Mi piace l'idea di potermi vendicare pur rispettando le regole.
5- La tua materia magica preferita?
Trasfigurazione e Divinazione
6-Secondo te che aspetto avrebbe il tuo patronus?
Un gatto?
7- Elenca 3 incantesimi che adori:
Wingardium Leviosa, Expecto Patronum e Accio (perdo spesso le cose xD)
8- Che animale porteresti con te ad Hogwarts? Come lo chiameresti?
Sicuramente un gufo. Oltre al fatto che sono utili ne ho sempre voluto uno fin da piccola (Harry Potter a parte). Come nome... Boh? Penso Howl xD
9- Chi è il tuo professore preferito ?
Lupin
10-Perchè?
Credo che sia l'unico che non sia ossessionato dalla materia, pur avendone a che fare costantemente (Piton e Moody ne sono ossessionati)
11- Cosa pensi di Harry Potter?
Nel quinto libro l'ho odiato pesantemente, ma nel complesso è un gran bel personaggio: ha una sua storia e un suo sviluppo completo. E' il classico eroe adolescenziale pur non rispettandone tutti i canoni
12-Cosa pensi di Hermione Granger?
Ha spesso il classico atteggiamento da secchiona so-tutto-io nei primi libri, ma anche lei come Harry finisce per diventare un personaggio molto ben sviluppato e spesso piacevole.
13-Cosa pensi di Ron Weasley?
Un nome, un perchè.. perchè Weasley è il nostro re! xD
14-Cosa pensi di Ginny Weasley?
Una con le palle cubiche, non c'è che dire
15-Cosa pensi dei GEMELLI Weasley?
Due geni.
16- Cosa pensi di Draco Malfoy?
Che si è sempre trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato. Si veniva a trovare in situazioni più grandi di lui e che non sapeva o non riusciva a gestire.
17-Cosa pensi di Severus Piton?
Il miglior personaggio della saga in assoluto. Ti è indifferente al momento giusto, lo odi alla follia al momento giusto e lo adori al momento giusto. La Rowling è stata un genio quando lo ha creato
18-Cosa pensi di Bellatrix Lastrange?
Anche lei è un bel personaggio, nel senso di ben sviluppato. Pazza, ma con un suo perchè.
19-Cosa pensi di Luna Lovegood?
Un mito.
20-Pensi che zia Row sia stata troppo cattiva nei doni della morte?
Un po' sì, ma guardiamo in faccia la realtà: se non avesse scritto quelle cose si sarebbe caduti nella classica trama del bene contro il male, i personaggi "superstiti" non avrebbero avuto l'exploit finale (che serviva!) e tutta la saga ne avrebbe risentito per quelle ultime pagine.
21- Se Zia Row scrivesse un nuovo capitolo di harry potter cosa pensi succederebbe?
Llei non è stupida e sono convintissima che non lo farà mai, così come ha sempre detto. E il finale di HP è perfetto. Ma, detto tra noi, spero che ricominci a scrivere. Non di Harry Potter, ovviamente, ma qualcos'altro. Scrive bene, e sarebbe un vero peccato che smettesse. E diciamoci la verità: ora come ora, penso che voglia solo godersi i suoi soldi e vivere in pace con la sua famiglia.
sabato 25 dicembre 2010
Natale 2010

Linus: (scrive) "Caro Babbo Natale, ecco una lista di ciò che voglio.
Lucy: "Come credi che faccia Babbo Natale a sostenere le spese di tutti quei regali? Attività promozionale! Non volio farti delle illuzioni... Oggi tutto è attività promozionale! Scommetto che se venisse fuori la verità sopriresti che è finanziato da qualche grande catena commerciale"
Con questa perla di saggezza di Lucy Van Pelt, vi auguro un buon Saturialia.
martedì 21 dicembre 2010
Caro Babbo Natale
Spero solo che non sia troppo tardi per mandargliela e che la riceva quanto prima.
sabato 4 dicembre 2010
27 febbraio 2011
Più si avvicina la fatidica data, più ho voglia di rivederli. E non mi basta ascoltare le loro canzoni, rivedere le foto fatte l'anno scorso, guardare i loro video e leggere i loro blog.
Io voglio essere lì, sotto al palco, a urlare e strepitare come una posseduta e finire la serata con un rum e pera per salvare le corde vocali.
Mancano solo 85 giorni... Devo resistere!!!!
PS: Se ve lo state chiedendo, sono in lutto; e checchè se ne dica, per me Mike Portnoy sarà ancora un membro dei Dream Theater finchè non sarà reso pubblico il nome del nuovo batterista (e forse è per questo che non voglio sapere chi sia).
martedì 16 novembre 2010
The Twilight Saga



lunedì 15 novembre 2010
"Final Fantasy VII: Advent Children Complete"

- Grafica migliore (e fin qui...)
- 20 minuti di film in più, che hanno sicuramente giovato di molto alla storia (prima molto confusionaria) e che collegano meglio il film al gioco, oltre al fatto che si capisce meglio chi cacchio siano Kadaj e Denzel e del perchè Rufus Shinra abbia cercato di fare il doppio giochista all'inizio (cosa abbastanza scontata se conoscete il personaggio, ma almeno adesso la cosa ha un senso logico...)
- Reno e Rude: due personaggi secondari sia nel gioco che nel film, ma che se non ci fossero stati, entrambi ne avrebbero perso parecchio. Intendiamoci, sono due coglioni matricolati, ma non si possono non adorare per questo; e nella versione Complete di AC rendono molto ma molto di più (ed è divertente sentire Elena chiamare Reno "Senpai!" quando lei è centomila volte più valida di lui, come Turk. Ma si sa, in Giappone - ed evidentemente anche a Midgar - l'anzianità è fondamentale)
- La ending: "Safe and sound" rispetto a "Calling" è più bella e il testo (tralasciando il fatto che è in inglese e non in giapponese come la seconda) rende meglio, forse anche perchè nel frattempo è uscito anche Crisis Core e si è capito meglio il ruolo di Zack, che ha un ruolo leggermente più importante nel film (e non più come semplice lupo-che-ogni-tanto-compare-per-poi-svanire-nel-nulla)
- Il sangue. Sembrerà una cretinata, ma finchè è un combattimento in un videogioco ci sta anche che non si veda il sangue, anche perchè capisci che i personaggi si fanno più o meno male in base agli HP che perdono. Ma nel film Tifa, Reno, Rude, Tseng e soprattutto Cloud durante il combattimento contro Sephiroth le prendono di santissima ragione (Cloud viene addirittura sfilettato e infilzato manco fosse un pezzo di prosciutto). E finalmente nella versione Complete compaiono i graffi, colano le ferite, le "comparse" con il Geo-Stigma vomitano e Cloud (detto alla napoletana) si scomma di sangue, rendendo anche un tantino più plausibile il fatto che non ce la fa a combattere contro Sephiroth finchè non si incavola di brutto e va tipo in Status Berserk (considerando anche che la "pioggia miracolosa" di 10 minuti prima l'ha guarito dal Geo-Stigma, a cui quindi non si può più attribuire la sua mancanza di forze).
- Avendo constatato l'effettivo miglioramento dalla versione del 2005 a quella del 2009, la mia domanda è la seguente: ma Nomura ha effettivamente capito che la versione del 2005 era una cagata immane e ha voluto migliorarla o teneva già bell'e pronta la versione Complete e ha aspettato ben 4 anni per farla uscire per il puro gusto di farci un botto di soldi con entrambe le versioni? (Senza contare che la seconda edizione è in Blu Ray, quindi visibile praticamente solo con la PlayStation 3, il che comporta anche il fatto che "tanto vale che compriamo anche Final Fantasy XIII")
domenica 12 settembre 2010
Dream Theater - Stream of Consciousness (Live at Budokan)
mercoledì 7 luglio 2010
Esami e mondiali
martedì 25 maggio 2010
martedì 23 marzo 2010
"I fiori blu", capitolo primo
Il Duca d'Auge sospirò pur senza interrompere l'attento esame di quei fenomeni consunti.
Gli Unni cucinavano bistecche alla tartara, i Gaulois fumavano gitanes, i Romani disegnavano greche, i Franchi suonavano lire, i Saracineschi chiudevano persiane. I Normanni bevevano calvadòs.
- Tutta questa storia, - disse il Duca d'Auge al Duca d'Auge, - tutta questa storia per un po' di giochi di parole, per un po' d'anacronismi: una miseria. Non si troverà mai via d'uscita?
Affascinato, continuò per alcune ore a osservare quei rimasugli che resistevano allo sbriciolamento; poi, senz'alcuna ragione apparente, lasciò il suo posto di vedetta e scese ai piani inferiori del castello, dando di passata sfogo al suo umore cioè alla voglia che aveva di picchiare qualcuno.
Picchiò, non la moglie, inquantoché defunta, bensì le figlie, in numero di tre; batté servi, tappeti, qualche ferro ancora caldo, la campagna, moneta, e, alla fin fine, la testa sul muro. Ciò fatto, gli venne voglia d'un viaggetto, e decise di recarsi nella Città Capitale in umile arnese, accompagnato solo dal paggio Muscalliot.
Scelse tra i palafreni il suo roano favorito, chiamato Demostene perché parlava, pur col morso tra i denti.
- Ah, mio buon Demò, - disse il Duca d'Auge con voce lamentosa, - quanta tristezza, quanta melanconia m'opprimono!
- Sempre la storia? - domandò Sten.
- Non c'è gaudio che in me lei non dissecchi, - rispose il Duca.
- Coraggio! Vossignoria si metta in sella, e andiamo a spasso!
- La mia intenzione era ben questa, e altra ancora.
- Qual mai?
- Andar via per qualche giorno.
- Così sì che mi piace! Dove vuole che la porti, signoria?
- Lontano! Qui il fango è fatto dei nostri fiori.
- ...dei nostri fiori blu, lo so. E allora?
- Scegli.
Il Duca d'Auge montò in groppa a Sten che fece la seguente proposta:
- Che ne direbbe vostra signoria d'andare a vedere a che punto sono i lavori della chiesa di Notre-Dame?
- Come? - esclamò il Duca, - non sono ancora terminati?
- E' quel che andremo a controllare.
- Se la tirano tanto in lungo, quei franchi muratori finiranno per metter su una mahomeria.
- Perchè non un buddisterio? o un batti-lao-tsero? o un confucionale? Non bisogna veder tutto così nero, signoria! In strada! Coglieremo l'occasione per porgere il nostro feudal omaggio al santo Re Luigi nono del suo nome.
Senz'attendere risposta dal padrone, Sten si mise a trottare verso il ponte levatoio che s'abbassò funzionalmente. Muscalliot, che non proferiva verbo per paura di prendersi un rovescio di manopola sulle gengive, veniva appresso, montato su Stéphane, così chiamato perchè di poche parole. Dato che il Duca rimasticava la sua amarezza e che Muscalliot, seguendo la sua politica prudente, perseverava nel silenzio, solo Sten continuava a ciarlare allegramente e lanciava ameni frizzi a quelli che lo guardavano passare, i Celti con aria gallicana, i Romani con aria cesaera, i Saraceni con aria cerealicola, gli Unni con aria univoca, i Franchi con aria sorniona, i Vandali con aria vigile e urbana. I Normanni bevevan calvadòs.
Nell'inchinarsi al passaggio del loro ben amato signore, i villici bofonchiavano oscure minacce, ma sapendo che sarebbero rimaste senza seguito non le spingevano più lontano dei propi baffi, chi li aveva.
Sulla strada maestra, Sten andava di buon passo e stava zitto: non c'era traffico e lui non trovava più interlocutori; non voleva importunare il suo cavaliere, che sentiva sonnecchiare; dato che Stef e Muscalliot condividevano tale riserbo, il Duca d'Auge finì per l'addormentarsi.
Abitava una chiatta ormeggiata nei paragi d'una grande città e si chiamava Cidrolin. gli si serviva in tavola un'aragosta non troppo fresca con una glauca maionese. Scorticando le zampe della bestia con lo schiaccianoci, Cidrolin disse a Cidrolin:
- Mica gran che, mica gran che; a far da cucina Lamelia non imparerà mai.
Soggiunse, sempre rivolto a se stesso:
- Ma dove diavolo andavo, addosso a quel cavallo? Non mi ricordo più. Del resto, vedi i sogni come sono: mai in vita mia sono montato su un cavallo. In bicicletta neanche: mai in vita mia sono montato su una bicicletta, ma in sogno, in bicicletta non ci vado mai, a cavallo sì. Una spiegazione ci dev'essere, questo è poco ma sicuro. Certo quest'aragosta non è gran che, e questa maionese neanche, e se imparassi ad andare a cavallo? Al Bois, per esempio. Oppure in bicicletta.
- Non avresti neanche bisogno di patente, - gli si fa osservare.
- Lascia perdere.
Gli si porta il formaggio.
Gesso.
La frutta.
Piena di vermi.
Cidrolin si pulisce la bocca e mormora:
- Anche questa l'ho in quel posto.
- Non t'impedirà di farti la tua siesta, - gli si dice.
Non risponde; la sedia a sdraio l'attende sul ponte. Si copre la faccia con un fazzoletto ed eccolo già in vista delle mura della capitale, in quante tappe non importa.
- Càspita! - esclamò Sten, - ci siamo.
Il Duca d'Auge si stava svegliando con l'ompressione di aver mangiato male. Fu allora che Stef, il quale non aveva detto nulla da quand'erano partiti, sentì il bisogno di prnedere la parola, in questi termini:
- Alma ed inclita città...
- Silenzio! - disse Sten. - Se ci sentissero parlare, il nostro buon padrione sarebbe accusato di stregoneria.
- Brr, - fece il Duca.
- E il suo paggio, idem.
- Brr, - fece Muscalliot.
E per mostrare in che modo conveniva a un cavallo esprimersi, Sten nitrì.
Il Duca d'Auge discese alla Sirena Storta, che gli era stata racomandata da un trovatore di passaggio.
- Cognome, nome, titoli? - domandò Martin, il locandiere.
- Duca d'Auge, - rispose il Duca d'Auge, - Joachim di nome. Sono accompagnato dal mio devoto paggio Mouscalliot, figlio del Conte d'Empoigne. Il mio cavallo ha nome Sten e l'altro si chiama Stef.
- Domicilio?
- Larche, vicino al ponte.
- Tutto molto cattolico, mi pare, - disse Martin.
- Spero bene, - disse il Duca, - perchè con le tue domande cominci a rompermi le tasche.
- Che sua signoria mi perdoni, è per ordine del Re.
- Non vorrai mica domandarmi cosa vengo a fare nella capitale?
- Non c'è bisogno! Sua signoria viene a visitare le nostre sgualdrine che sono le più belle di tutta la cristianità. Il nostro santo Re non le può soffrire; ma esse partecipano con ardore al finanziamento della prossima crociata.
- Mal t'apponi, locandiere. Vengo a vedere a che puinto siamo coi lavori della chiesa di Notre-Dame.
- La torre a sud è parecchio avanti e adesso si comincia quella a nord e la alleria che le congiunge. si rifanno pure le parti in alto per dare più luce.
- Basta! - urlò il Duca. - Se mi racconti tutto, non mi restrerà che tornarmene a casa, il che non mi si confà.
- Non confà neanche a me, quindi porto da cena immantimenti.
Il Duca mangià copiosamente , andò a dormire, dormì di buon appetito.
Non aveva ancora terminato la siesta, quando lo svegliarono duo nomadi interpellandolo dall'alto della riva. Cidrolin rispose a segni, ma loro certo non capivano quel linguaggio, dato che discesero la scarpata fino alla passerella e salirono a bordo della chiatta. Erano in campeggiatore maschio e un campeggiatore femmina.
- Skiuzate euss, - disse il campeggiatore maschio, - nostros sind lost.
- Cominciate bene, - replicò Cidrolin.
- Comprì? Egaràti... Lostati.
- Triste destino.
- Campinghe? Lùen? Euss... smarriti.
- Chiacchierare chiacchiera, - mormorò Cidrolin, - ma parlerà in europeo vernacolare o in neo-babelico?
- Ah, ah, - fece l'altro con segni manifesti di soddisfazione, - Voi fersteate l'iuropìo?
- Un poco, - rispose Cidrolin, - ma mettete giù lo zaino, nobili stranieri, e prendete un glass con me prima di ripartire.
- Ah, ah, comprì: glass.
Radioso, il nobile straniero posò lo zaino, poi, disegnando i mobili destinati alla bisogna, s'accoccolò sull'impiantito, incrociando agilmente le fambe sotto di sé. La signorina che lo accompagnava lo imitò.
- Saranno giapponesi? - si domandò Cidrolin a mezza voce. - Però hanno i capelli buondi. Che siano degli aino?
E rivolto al giovane:
- Non sarà mica aino, lei?
- I? No. Io: piccolo amico di tutot il mondo.
- Capito: pacifista?
- Jawohl. E quel glass?
- O europeo, tienti pur calmo!
Cidrolin battè le mani e chiamò:
- Lamelia! Lamelia!
Si apparve.
- Lamelia, da bere per questi nobili stranieri.
- Da bere che?
- Quella bevanda alcolica che si ottiene dalla fermentazione dellessenza di finocchio, e viene versata nel bicchiere in piccola dose e poi diluita con acqua naturale.
Ci si eclissò.
Cidrolin si sporse verso i nomadi.
- Allora, uccellini miei, vi siete ferloren?
- Sperduti, - disse la ragazza. - Complètement paumés.
- Dolcezza mia, saresti tu francese?
- Non ancora: canadese.
- E questo glass? - domandò l'accoccolato. - Schnell, da trincare!
- Un po' rompiballe, - disse Cidrolin.
- Oh, non è mica cattivo.
- E naturalmente ve ne andate tutti e due al campo da campinghe per campisti.
- Lo stiamo cercando.
- Siete quasi arrivati. E' lungo il fiume, a meno di cinquecento metri a monde da qua.
- We sind arrivés! - esclamò il giovane rimettendosi in piedi d'unzolo movimento. - Sri hundred yards? Allons!
Si rimise lo zaino in spalla, uno zaino che doveva essere sulla tonnellata.
- Stiamo aspettando l'essenza di finocchio, - disse la ragazza senza muoversi.
- Uell, uell.
Tornò a calare la tonnellata delle sue impedimenta e a sedersi sull'impiantito con la stessa naturalezza che su un fior di loto.
Cidrolin sorrise alla ragazza e le sidde con aria complimentosa:
- Ammaestrato!
- Ammaestrato? Non capito.
- Eh sì, basta muovere un dito e ubbidisce.
La ragazza alzò le spalle.
- Metta in moto le meningi, - disse. - Resta perchè è libero, non perchè è ammaestrato. Fosse ammaestrato andrebbe dritto filato al campo da campinghe per campisti. Resta perchè è libero.
- Ce ne sta, di pensiero, dentro una testa così piccola, - mormorò Cidrolin guardando con pioù attenzione la canadese che metteva in mostra la bionda peluria delle cosce e la suola delle scarpe. - Eh sì che ce ne sta...
In quella, venne servita l'essenza di finocchio e l'acqua naturale. Bevvero.
- E com'è che nomadate? - domandò Cidrolin. - A piedi, a cavallo, in machina? in bici, moto, auto, elico?
- In stop, - rispose la ragazza.
- Autostop?
- Certo, icciaìking.
- Io l'autostop lo faccio coi tassì. E' più caro.
- Il denaro me ne frego.
- D'accordo. E la mia essenza di finocchio?
- Mica male. Io, meglio l'acqua pura.
- Qui non è mai pura. Il fiume è fogna e il rubinetto cloro.
- Vuole che lui le canti qualcosa?
- Per fare?
- Per ringraziarla.
- Dell'essenza di finocchio?
- Dell'accoglienza.
- Molto gentile. Grazie.
La ragazza si voltò verso il giovane e gli disse:
- Canta.
Lui scavò nel suo bagaglio, ne trasse un banjo di dimensioni minime e prese a grattarne le corde. Dopo alcuni accordi preliminari, aperse la bocca e si intesero queste parole:
- J'aime Paimpol et sa falaise, son clocher et son vieux pardon...
- Dove l'hai imparata? - domandò Cidrolin quando fu finita, dopo aver ringraziato il virtuoso.
- A Paimpol, naturalmente, - rispose la Canadese.
- Atupido che sono, - disse Cidrolin dandosi la mano sulla fronte. - Non ci avevo pensato.
Il minibanjo venne reintegrato nel rucksack. Il giovane riprese la posizione eretta e tese la mano a Cidrolin.
- Sanx, - disse, - è riverertchi.
E alla ragazza:
- Schnell! Cisivà o nosivapyou?
La ragazza si alza con grazia e s'imbasta del suo basto.
- Ammaestrata, - disse Cidrolin a mezza voce.
Il nomade protestò:
- Nein! Nein! No maestrata: lìpera. Sie iz lìpera. Andato the campus bicòs sie iz Lìpera de allé to the campus.
- Ma sì, ma sì.
- Ciao, - disse la ragazza tenendo a sua volta la mano a Cidrolin. - Grazie ancora e forse torneremo a vederla, se si ha il tempo.
- Ecco, - disse Cidrolin.
Li guardò arrampicarsi per la scarpata con tutti i loro bagagli.
- Ci vuole schiena, per quel mestiere lì, - mormorò.
- Torneranno? - domandò Lamelia.
- Credo di no. No, non torneranno più. Che me ne viene? Sono appena partiti ed è tanto se mi ricordo di loro. eppure esistono, meritano d'esistere, non c'è dubbio. Non torneranno più a smarrirsi nel labirinto della mia memoria. E' stato un incidente senza importanza. Ci sono sogni che si snodano come incidenti senza importanza, cose che nella vita a occhi aperti neppure se ne riterrebbe il ricordo, eppure ti occupano al mattino quandi li afferri mentre si spingono in disordine contro la porta delle palpebre. Avrò sognato?
Lamelia non aveva da dirglì nè di sì nè di no; e del resto non aveva nemmeno atteso la fine del discorso.
Cidrolin consultà l'orologio del quadrato e constatò non senza soddisfazione che l'episodio dei nomadi non era stato che un intermezzo molto breve nel tempo ch'egli accordava alla siesta, e che essa siesta poteva venire degnamente prolungata per qualche minuto ancora. Si distete quindi sulla sedia a sdraio e riuscì a riaddormentarsi.