domenica 8 gennaio 2012

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E' l'8 gennaio... Lasciate entrare Ascanio!!


sabato 7 gennaio 2012

"Game of Thrones"

"When you play the Game of Thrones you win or you die."


La prima stagione si è conclusa da qualche giorno in Italia (su Sky, ringraziando il cielo), ma, dopo aver visto la prima metà del primo episodio, ho comunque preferito vederlo in lingua originale, e a quanto ho capito ho fatto la cosa migliore.
L'adattamento italiano era pessimo già a partire dal titolo, "Il Trono di Spade", ma ciò è dovuto alla pessima traduzione italiana della saga di romanzi da cui è tratto ("Cronache del Ghiaccio e del Fuoco", di George R. R. Martin) .

Se vi è piaciuto "Il Signore degli Anelli", sia cinematografico che cartaceo, direi che potreste restare piacevolmente sorpresi da questa serie. E non lo dico perchè il protagonista, Eddar Stark, è interpretato da nientepopodimenoche Sean Bean (Boromir nella trilogia tolkeniana di Peter Jackson, per intenderci), ma perchè è un ottimo fantasy, anche se un po' "sui generis", visto che non ci sono hobbit o elfi e l'unico nano che troviamo è semplicemente un tipo simile a Brunetta (ma decisamente migliore del nostro ex-ministro).
Le ambientazioni sono molto realistiche, i castelli, le sale, le foreste e quant'altro sono degne del miglior film mai girato, il trucco e gli abiti sono splendidi e la computer grafica è ridotta al minimo, il che la dice lunga sul lavoro che è stato fatto.
Inoltre, gli attori sono bravissimi, Sean Bean e Peter Dinklage in primis: riescono a farci amare o odiare i personaggi da loro interpretati a seconda della situazione (vedi Tyrion Lannister), e i personaggi femminili sono stupendi (dire che hanno le palle è dir poco).
E poi la storia: intrighi politici, qualche scandalo che fa sempre bene, guerre, corruzione, vecchie leggende che tornano in vita, l'onore e gli amori che diventano più o meno importanti a seconda delle occasioni, alcool e sesso. Colpi di scena a morire, insomma.

Come già detto, l'adattamento italiano è pessimo. Non parlo del doppiaggio, perchè quello va abbastanza bene, ma parlo proprio a livello di dialoghi e traduzioni. In italiano i dialoghi sono meno "buzzurri" e hanno anche cambiato la pronuncia di qualche nome. La cosa positiva (???) è che hanno mantenuto le traduzioni dei libri (Winterfell è diventata Grande Inverno, giusto per fare un esempio stupido), anche se da "eretica" forse avrei preferito una traduzione diversa.

Sono 10 episodi, 10 ore in tutto che credo valga la pena di spendere, se uno ama il genere, se ne ha voglia e, ovviamente, se ha quelle 10 ore.
Non ho ancora letto i libri di George Martin, ma la visione della serie mi ha incuriosito moltissimo e credo che prima o poi lo farò. Ora devo "solo" aspettare aprile per vedere la seconda serie...