lunedì 12 agosto 2013

Cose belle, parte 2


Diciamo che non mi posso lamentare :)

(NB: gli Stratovarius li ho visti a Helsinki il 30 aprile scorso. E sì, ho pagato solo 20 euro. E sì, sono finalmente stata in Finlandia. E sì, ci voglio tornare.)

domenica 26 maggio 2013

Motivi per cui non posso studiare a casa

- Mi sveglio tardi.
Sono inutili le sveglie, mia madre, i cellulari, le radio, la tapparella un po' sollevata così che il sole mi rompa le scatole già alle 7 del mattino, gli urli della mia gatta (sì, urli), i mille bigliettini motivazionali che mi incollo alla mensola sopra la mia testa, l'andare a letto la sera prima alle 22 manco fossi alle elementari. E' tutto inutile. Amo dormire, e lo farei per tutta la vita.
E finchè ho un appuntamento con qualcuno per fare qualcosa, vabbè, mi faccio coraggio e mi alzo. Ma se devo stare a casa, nisba...

- I genitori.
Quando non sono in casa mi lasciano dei post-it in giro per la cucina con "fai questo-fai quello" scritto su. O, peggio, telefonano ogni 15 minuti perchè si sono ricordati di un'altra cosa che dovevo fare. O (nel caso di mia madre) per chiedermi di cercare una cosa su internet, quando in ufficio ha qualcosa come 3 computer da poter sfruttare nel giro di 3 mq.
Quando sono in casa, è anche peggio.
Nel caso di mio padre, se non sta martellando/perforando/trapanando/segando qualcosa, sta suonando il piano. E con tutto che gli ho momentaneamente prestato la mia tastiera elettronica a cui potrebbe benissimo collegare delle splendide cuffie, tiene in ogni caso ad altissimo volume la canzone che sta provando a suonicchiare in quel momento. E malgrado il volume delle casse del pc e della tastiera/del piano siano relativamente bassi (per lui), non conta il fatto che il suono si propaghi e che negli ambienti stretti (corridoio) si "dilati"; quindi, paradossalmente, sento più io quello che lui suona dalla mia stanza (dall'esatto lato opposto rispetto alla stanza in cui si trova lui), malgrado abbia le cuffie o le casse del pc a mezzo metro di distanza da me, che non lui stesso.
Nel caso di mia madre, i post-it lasciati durante la settimana si tramutano in urla, strilli e schiamazzi in cui mi chiede (gentilmente) di fare i servizi o qualche favore ogni tanto (sistemare qualcosa, prendere qualche altra cosa), senza tener minimamente conto del fatto che esistono altri due esseri viventi in questa casa dotati di pollice opponibile e della capacità di rispondere alle sue domande (inutile dire che non sto parlando della mia gatta).
Dire che ho un esame, che devo studiare, che non posso perdere tempo è una perdita di tempo (LoL), e guai a me se mi azzardo a mettere le cuffie per non sentirli, perchè altrimenti non so quando mi stanno chiamando per qualcosa di importante (in 25 anni della mia vita non è mai scoppiato un incendio in casa, ma, appunto, non si sa mai).

- Il fratello maggiore.
Sta nella stanza esattamente di fronte alla mia, e per questo sento qualunque cosa dica/faccia anche se abbiamo entrambi le porte delle rispettive stanze chiuse. E siccome è un giornalista/videomaker/cazzonesoquantealtrecosefa, ha sempre il volume delle casse del pc o della tv a livelli assurdi, anche se si trovano a meno di mezzo metro di distanza da lui (e se si uniscono al suono del pianoforte di mio padre.. COMBO!). E le cuffie "no perchè altrimenti non capisco come si propagano i suoni nello spazio". Gli vorrei dire che esiste un'equazione apposita, scoperta e calcolata un paio di centinaia di anni fa (anno più anno meno), ma preferisco starmi zitta.

- L'uso del bagno nei weekend.
A prescindere dal giorno della settimana, quando mi sveglio tardi l'uso del bagno diventa tipo guerra all'ultimo sangue. Ma durante la settimana è più "tranquilla". Mia madre non c'è (esce sempre verso le 7-8 del mattino), mio padre spesso entro le 10 ha già fatto tutto, mio fratello entro una certa ora deve uscire, ergo, ci si organizza di conseguenza, e risulta anche meno problematico da parte mia cedere il turno a chi ha più fretta di uscire.
Ma il weekend la guerra è inevitabile. Anche se hai conquistato per primo il bianco trono, c'è sempre qualcuno che ha questioni più urgenti da risolvere, o magari, sapendo che tu ci impiegherai più dei 10 minuti canonici per chissà quale assurdo motivo, ti chiede di cedergli gentilmente il tuo posto per qualche minuto, che ovviamente diventano più dei canonici 10.
Faccio un esempio: io sto seduta sulla tazza, si sveglia mio padre che mi chiede di entrare. Lui finisce, rientro io. Si sveglia mio fratello che mi chiede di entrare. Passano 15-20 minuti perchè deve fare "quella grossa", e nel frattempo non posso fare nient'altro perchè mia madre ha preso possesso della cucina e finchè non ha finito di cucinare/stirare/sistemare non mi posso nemmeno preparare un sacrosanto caffè. Non solo, ma nel frattempo sono entrata nell'arco visivo di mia madre, per cui comincerà a chiedermi di fare duemila cose che mi faranno perdere il turno in bagno (surclassato da mio padre o da mio fratello stesso, che, visto che sto facendo altro, hanno deciso di fare anche il resto delle loro cose). Aggiungeteci che quando ho finito di fare le cose sopra-citate, e finalmente mi siedo al tavolo a fare colazione (perchè non posso entrare in bagno), non faccio nemmeno in tempo a mettere in bocca la prima cucchiaiata di latte e cereali che già mia madre mi ha chiesto di fare altre cose. Finisco la colazione, lavo le stoviglie, faccio il favore a mia madre (dopo averla supplicata di farlo almeno dopo colazione; il più delle volte la risposta è "No"), conquisto finalmente il mio turno in bagno. E se decido di farmi lo shampoo succede veramente il finimondo. Non posso asciugarmi i capelli perchè c'è la lavatrice in funzione, e se accendo il phon scatta il contatore. "Potevi dirmelo prima che dovevi farti lo shampo, non la accendevo! Mò aspetta altri 5 minuti, sta centrifugando!" (e poi si domandano perchè ho sempre mal di testa, la domenica...) (NB: se mi va bene sono 5 minuti. Ma spegnerla un attimo è impossibile, perchè è una lavatrice più vecchia di me e se la si ferma deve ricominciare daccapo tutto il ciclo di lavaggio).
Risultato: riesco a mettermi a sedermi alla scrivania ben 3 ORE dopo essermi svegliata. Ah, ovviamente a questo va aggiunto il primo punto, cioè la sveglia. Se mi alzo alle 10 mi siedo alle 13 (tanto, nel WE noi pranziamo sempre intorno alle 15...).

- La mia impossibilità di riuscire a concentrarmi dopo pranzo.
Finchè sto fuori casa, un panino leggero e un caffè e via, di nuovo sui libri. Se sto a casa, pastasciutta, insalata e caffè, per cui l'abbiocco è inevitabile.
Ora, finchè sono nella biblioteca dell'università, vuoi perchè ci sono altre persone attorno a me che studiano, vuoi perchè "sono scesa di casa apposta", bene o male riesco ad accocchiare qualcosa. Ma se sto a casa l'abbiocco ha la meglio. Posso anche evitare di dormire (altrimenti mi sveglio dopo secoli, vedi alla voce "Mi sveglio tardi"), ma non riesco in ogni caso a rimanere concentrata. E' una cosa che mi porto dietro da che ero piccola, e facendo il tempo pieno alle elementari non mi sono mai abituata a studiare a casa (anche alle medie e al liceo, figuriamoci all'università!).
Aggiungeteci che appunto, essendomi svegliata tardi, se prima di pranzo ho studiato 2-3 ore è record assoluto...

- Internet.
Studio lingue, e purtroppo ho necessità di usare dei traduttori online perchè anche le nozioni grammaticali sono spiegate nelle lingue che studio (studio giapponese da un libro IN giapponese, e finlandese da un libro IN finlandese...). E avere il pc acceso implica social network, gente che ti contatta per qualunque cavolo perchè ti sei dimenticato di disattivare la chat o di mettere Skype su Invisibile ("Ah scusa.. è che ti ho visto online..." e passarono le ore!).
E poi mi chiedono perchè non ho un abbonamento a internet sul cellulare.. Già perdo tempo al pc, se poi ci metto pure il cellulare avrei finito di vivere!


Ora, il mio accorato appello.
Perchè non ci sono biblioteche aperte anche nel weekend?

venerdì 15 febbraio 2013

Cose belle

 


Non credo ci sia altro da aggiungere... :D