Ripensando al film del precedente post, che ormai è diventato l'unico argomento all'ordine del giorno (per la serie "W l'originalità, NdR), l'altro ieri stavo pensando ad una cosa.
Io non ho mai goduto appieno di una vera e propria vita scolastica. Non ho mai avuto dei veri e propri amici all'interno delle classi che frequentavo, ma solo "compagni di scuola" con cui condividevo la vita di quelle quattro mura scolastiche per quelle 5 o 6 ore quotidiane, ma poi passavo il resto della giornata con altre persone, anche se magari erano della scuola stessa, ma che erano comunque di uno o anche due anni più avanti, o se erano del mio stesso anno erano di un'altra sezione.
Non so se lo facessi per snobberia o perché non ne avevo voglia, ma ripensandoci adesso quasi rimpiango non aver avuto legami più profondi con i miei compagni di classe. Non che rimpianga loro, certo, ma quelle situazioni che si vengono a creare solo quando i tuoi amici più cari sono nella tua classe, come filoni, o gruppi di studio, o cose simili. Cose che si possono fare solo con i tuoi compagni di classe.
Ripensando ai miei cinque anni di liceo, l'unica vera amicizia che ho avuto è stata con il mio attuale migliore amico e un altro paio di persone che se vedo un paio di volte all'anno è tanto (Papi/Zio e Ciokki a parte).
Nella vecchia classe, i gruppetti si erano già formati da tre anni, dato che tutti provenivano dalla stessa scuola media (alcuni addirittura dalla stessa classe), mentre in questa in cui dovrò l'esame sono entrata a far parte di un gruppo diciamo "d'elite" (11 persone in una classe.. fate un po' voi, NdR) in cui non mi ci ritrovavo per un motivo o per un altro; e in entrambe le scuole ho finito col far amicizia con persone di altre classi, addirittura a innamorarmi e fidanzarmi con una di queste, e a trovarmi inserita in un altro contesto a me quasi estraneo (la classe del mio ragazzo), in cui ho ritrovato la stessa identica situazione delle classi che ho frequentato. Non che mi sentissi esclusa o mi escludessero, questo mai, anzi, dovrei dire l'esatto opposto. Solo, che ogni volta mi sento come un'estranea. Loro hanno ben 5 anni di amicizia alle spalle, passioni e progetti in comune, serate passate a ridere e ubriacarsi, mentre io con loro condivido solo la "conoscenza" (lo metto tra virgolette perché non so in che altro modo esprimermi, NdR) di una persona, che con me condivide certe cose, mentre con loro altre. Non so se sarebbe stata la stessa cosa se per un fortuito caso mi avessero messa nella sua classe, quando ho fatto il trasferimento alla nuova scuola, ma quando ci penso, credo che molto probabilmente avrei legato molto di più con loro che con altre persone. Sono la classe che ho sempre desiderato, unita non solo dallo studio, ma anche dalle passioni, che sono le stesse che ho anche io.
So che ormai è inutile piangere sul latte versato, ma non posso fare a meno di pensarci.
Io non ho mai goduto appieno di una vera e propria vita scolastica. Non ho mai avuto dei veri e propri amici all'interno delle classi che frequentavo, ma solo "compagni di scuola" con cui condividevo la vita di quelle quattro mura scolastiche per quelle 5 o 6 ore quotidiane, ma poi passavo il resto della giornata con altre persone, anche se magari erano della scuola stessa, ma che erano comunque di uno o anche due anni più avanti, o se erano del mio stesso anno erano di un'altra sezione.
Non so se lo facessi per snobberia o perché non ne avevo voglia, ma ripensandoci adesso quasi rimpiango non aver avuto legami più profondi con i miei compagni di classe. Non che rimpianga loro, certo, ma quelle situazioni che si vengono a creare solo quando i tuoi amici più cari sono nella tua classe, come filoni, o gruppi di studio, o cose simili. Cose che si possono fare solo con i tuoi compagni di classe.
Ripensando ai miei cinque anni di liceo, l'unica vera amicizia che ho avuto è stata con il mio attuale migliore amico e un altro paio di persone che se vedo un paio di volte all'anno è tanto (Papi/Zio e Ciokki a parte).
Nella vecchia classe, i gruppetti si erano già formati da tre anni, dato che tutti provenivano dalla stessa scuola media (alcuni addirittura dalla stessa classe), mentre in questa in cui dovrò l'esame sono entrata a far parte di un gruppo diciamo "d'elite" (11 persone in una classe.. fate un po' voi, NdR) in cui non mi ci ritrovavo per un motivo o per un altro; e in entrambe le scuole ho finito col far amicizia con persone di altre classi, addirittura a innamorarmi e fidanzarmi con una di queste, e a trovarmi inserita in un altro contesto a me quasi estraneo (la classe del mio ragazzo), in cui ho ritrovato la stessa identica situazione delle classi che ho frequentato. Non che mi sentissi esclusa o mi escludessero, questo mai, anzi, dovrei dire l'esatto opposto. Solo, che ogni volta mi sento come un'estranea. Loro hanno ben 5 anni di amicizia alle spalle, passioni e progetti in comune, serate passate a ridere e ubriacarsi, mentre io con loro condivido solo la "conoscenza" (lo metto tra virgolette perché non so in che altro modo esprimermi, NdR) di una persona, che con me condivide certe cose, mentre con loro altre. Non so se sarebbe stata la stessa cosa se per un fortuito caso mi avessero messa nella sua classe, quando ho fatto il trasferimento alla nuova scuola, ma quando ci penso, credo che molto probabilmente avrei legato molto di più con loro che con altre persone. Sono la classe che ho sempre desiderato, unita non solo dallo studio, ma anche dalle passioni, che sono le stesse che ho anche io.
So che ormai è inutile piangere sul latte versato, ma non posso fare a meno di pensarci.
1 commento:
Beh, che dirti..fino a quest'anno nemmeno io avevo tanti rapporti con la classe..beh, Sery, non vivere di rimpianti..se ci pensi, quei tuoi amici della stessa classe, ma di corso diverso, un pò erano nelle tue stesse situazioni..e alla fine di tutto, credo che una cosa positiva sia il fatto che le classi in cui sei stata non ti hanno chiuso la porta in faccia..sarebbe stato molto, molto peggio..
Un bacione
Zio Gio
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