lunedì 23 giugno 2008

E' confortante sapere che non hai tempo

Sembrerà quasi un parasosso, ma sono contenta di non riuscire a prepararmi in tempo per l'esame di Letteratura Inglese.
Non è per una questione di "liberazione", se così vogliamo chiamarla, visto anche l'arrivo della tanto agognata (?) estate, ma perchè so che a questo esame posso dare tutta me stessa, e magari (!) prendere anche 30, e sinceramente mi dispiace doverlo preparare in soli 15 giorni, che si ridurranno drasticamente per colpa dell'orale di Lingua Inglese (ovviamente slittato).

E' un esame a cui tengo. E' un argomento che mi piace. E' il motivo per cui ho deciso di laurearmi in Inglese (oltre che in Giapponese), e voglio farlo mio in tutto e per tutto. Non voglio arronzarlo per il puro "gusto" di massacrarmi per due settimane e presentarmi all'appello giusto per "togliermi da mezzo un altro esame".
Voglio studiarlo con calma. Leggere tutti i libri che il prof ha assegnato, tutte le dispense e tutti gli appunti.
Sono disposta a fare da sola l'analisi di tutti e 154 sonetti di Shakespeare, tradurre tutte le citazioni in latino del Doctor Faustus e imparare a memoria ogni singola frase pronunciata da Victor Frankenstein, Prince Manfred e Don Lorenzo, ma non voglio arronzare quest'esame.
Non questo.

Avrei tanto voluto farlo a luglio, e dedicare il resto dell'estate a Giapponese, ma la mia sete di letteratura mi spinge ad andare con calma. E così farò.

Ovviamente non sprecherò 15 giorni senza far nulla.
All'appello di luglio mi sono comunque prenotata. Sono 6^.
Se riuscirò a studiare, lo proverò. Se non andrà come spero, rifiuterò il voto.
Nel caso non mi presenterò, avrò già svolto una parte del programma per l'appello di settembre.

In fondo, il bello dell'università è questo, no?

1 commento:

orsella ha detto...

ammazza che grande!