domenica 19 ottobre 2008

Non riesco ancora a crederci!!!

Ebbene sì.
L'ho visto. L'HO VISTO!!!
HO IL SUO AUTOGRAFO!!!
GLI HO STRETTO LA MANO!!!
Ho ascoltato la sua voce, riso alle sue battute, l'ho guardato dritto negli occhi (azzurri tendenti al grigio).
L'unica cosa che non ho fatto, malgrado abbia ripromesso più e più volte di farlo, è stato leccargli le scarpe con tutta la suola, ma cavolo! Sono più che soddisfatta.

Ok, smetto di parlare a vanvera: ho visto Alessandro Baricco!


Era a Napoli per la presentazione del suo film, "Lezione Ventuno", che non ho potuto vedere ieri con lui (sarebbe andato al cinema Modernissimo, ma io ero andata da sola alla Feltrinelli, e non so nemmeno come sia riuscita a tornare a casa), ma è un errore a cui rimedierò al più presto.
Insomma, era un'occasione che non potevo minimamente lasciarmi sfuggire, poter incontrare il mio scrittore preferito.

Sono scesa di casa con 3 ore d'anticipo, arrivando alla Feltrinelli con più di due ore d'anticipo. Ho preso posto, lasciando la giacca in prima fila, e mi sono fatta un giro per i meandri della libreria, approfittando del fatto che ero lì per comprare i libri per Letteratura Inglese II (l' "Ulisse" di Joyce e il "Tristram Shandy" di Sterne) e "Twilight" della Meyer, che mi è stato consigliato da più e più persone, anche in vista della prossima uscita del film.
Arrivata l'ora e mezza di anticipo, decido di scendere di nuovo nella sala delle conferenze, e proseguire nella lettura di "Io uccido" nell'attesa, ma l'emozione è talmente forte che a stento riesco a finire un capitolo.
Comincia anche ad arrivare gente, e inizio a chiaccherare con qualcuno.
Poi trasmettono il trailer e il making of di "Lezione Ventuno" e infine arriva lui.
Credevo che il cuore mi si sarebbe fermato, ma per fortuna riesco a resistere all'attacco cardiaco (e anche all'emicrania dovuta alla troppa aria condizionata).
Baricco è gentile, disponibile, umile e anche molto simpatico. Ha una bella parlantina ed è una persona molto colta (cosa che si evince dal modo in cui usa le parole anche quando parla, non solo quando scrive).
Unico intoppo (oltre all'emicrania che mi ha massacrato durante gli ultimi 10 minuti di conferenza, per tutto il viaggio di ritorno e per tutta la partita del Napoli): ha messo tra le 141 opere sopravvalutate (di cui parla sia nel libro "City" che in "Lezione Ventuno") ha messo anche l' "Ulisse", che io avevo sulle gambe... Spero solo che non l'abbia visto, dato che ero in prima fila!
Mi sono anche fatta firmare "Novecento", il libro grazie al quale mi sono innamorata di lui.


Avrei voluto che mi firmasse "Omero, Iliade", il mio preferito, ma quel libro, anche se si trova in casa mia, è di mio fratello, e se gli avessi chiesto una dedica sarebbe stato alquanto strano. Così sono andata sul sicuro, portando con me un libro "suo" che fosse davvero "mio".
E vi dirò, sono a dir poco soddisfatta, oltre che estremamente felice.
Non vedo davvero l'ora di andare a vedere "Lezione Ventuno" e leggere "Questa storia", il suo ultimo libro.

Intanto vi faccio vedere il trailer e una breve intervista del tg1.

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